Rio Valfredda, Boeuc dul Alabastro, Forre della Valganna e Chiusarella

Stamattina, forte delle indicazioni fornite su Hikr da antonio59 sono deciso ad andare a ritrovare il sentiero che conduce al Boeuc dul Alabastro così parto da casa e seguo il solito percorso fino al costone dello Sgarbazz, girovago un po' sul pianoro situato alla sua base poi, ricordandomi più o meno la descrizione, prendo il sentiero che sale ma lo abbandono subito per prendere una traccia che avevo seguito qualche tempo fa, rispetto alla volta scorsa ci sono un po' di rovi in meno e dei bolli rossi allora assenti.
Arrivo al punto in cui mi ero fermato e vedo dei segnavia che mi invitano al proseguio, il sentiero, poco più di una traccia in alcuni punti, si abbassa gradualmente, passa, abbastanza esposto, nei pressi di alcuni monoliti rocciosi, supera diversi alberi caduti e scende ad un impluvio, prosegue con belle viste sulle sottostanti marmitte del Rio Valfredda ed infine con un'ultima discesina in costa raggiunge il greto del torrente.
Il sentiero sale sul versante opposto ma, visto che il letto del Rio Valfredda è in secca e sembra non essere ingombro di tronchi, decido di risalirlo. Avanzo senza problemi superando una prima strettoia poi una cascatella da cui scende solo un rivolo, mano a mano che avanzo però l'acqua diviene sempre di più formando delle pozze comunque aggirabili, arrivo ad una vasca abbastanza profonda che oltrepasso sulla destra creando un passaggio con qualche sasso, la cascatella successiva però mi risulta invalicabile: la pozza è profonda mezzo metro e lo scivolo è ricoperto da una patina viscida che non permette la minima aderenza, di passare sui lati verticali non se ne parla... vabbè, torno sui miei passi e raggiungo il sentiero per la grotta dove l'avevo abbandonato.
In breve mi trovo sull'ampio sentiero che sale dalla statale della Valganna, c'è anche un cartello che indica il Buco dell'Alabastro che da qui si trova a poche decine di metri. Eccolo finalmente, sono anni che non tornavo qui, è sempre impressionante. Torno indietro e seguo il sentiero che va verso Sud, ad un bivio non scendo verso la strada ma prendo un sentierino sulla destra che mantenendosi in quota porta alla Forra della Valganna, anche qui si trova un cartello indicatore, scendo a destra per un sentiero protetto da un corrimano, la forra oggi non è molto spettacolare: l'acqua non è molta.
Risalgo e proseguo seguendo una traccia che però finisce poco dopo su uno sperone a picco sulla sottostante strada statale.
Ritorno sui miei passi e questa volta raggiungo l'asfalto, seguo la strada in direzione delle Grotte della Valganna, fortunatamente si può camminare protetti dal guardrail, raggiungo la galleria e prendo il sentierino che percorre la forra al suo lato, la cascata ha molta più acqua di quella della Forra, il sentiero prosegue ed esce a fianco dello sbocco della galleria, pochi metri di asfalto e sono alle Grotte, da qui risalgo alle Sorgenti Pietrificanti.
Guardo l'ora: sono appena le 9,30...decido che non è il caso di rientrare ma di salire invece al Chiusarella, raggiungo la mulattiera dove incontro un terzetto di amici del CAI Varese, faccio un tratto di strada con loro fino al grande rudere, loro proseguono mentre io prendo il Sentiero delle Roccette e raggiungo la cima del Chiusarella, la vista non è eccezionale vista la bruma. Scendo ed alle 11,30 sono a casa.

Finalmente sono riuscito a tornare al Buco dell'Alabastro, grazie ad antonio59 per le indicazioni, la pulizia dai rovi e i segnavia.
Difficoltà: nonostante le indicazioni e la recente pulizia il sentierino che scende in Valfredda non è proprio un'autostrada e presenta qualche tratto esposto, da farsi solo con tempo asciutto a mio avviso.