Monticello di Pugazzano e Alpe Cuseglio e altri percorsi in zona Martica
Dal parcheggio del cimitero di Bregazzana col suo bell'elefante. Entrato in piano per le strade del paese per uscire su via Motta verso nord che poi diventa sentiero, a un bivio stò alto a sinistra (a destra si scendeva alle grotte di Valganna) ma poi al bivio successivo cambio idea e scendo a destra per riguardare dopo anni la parte a monte della cascatella, nel praticello sbarrato non si può scendere nella grotta che ha la finestra sulla parete. Risalgo passo dai casotti dell'acquedotto e riconfluisco sul sentiero alto, che verso destra mi porta a guadare il Torrente Ravetta , il Torrente Pissabò/Pedana e il Torrente Pissavacca, arrivato al bel pianoro/promontorio detto Mont dul Brug 514 m. Qui decido di scendere nella Forra della Bassa Valfredda con uno stretto sentierino esposto che arriva alla base della cascata ( quando c'è acqua ). Risalito dalla parte opposta in direzione della Valganna, al culmine del costone percorro un sentierino verso sinistra che stà sotto la linea elettrica verso nord-est fino a raccordarsi con la mulattiera e ritornare in Valfredda sul versante sinistro orografico, passato davanti alla Grotta dell'Alabastro, e ancora ripercorro la mulattiera verso nord risalendo la valle fino a che giunge da destra la stradina dall'Alpe Cuseglio. Piego a destra risalendola fino al bivio, prendo anche stavolta la diramazione sinistra che passa da una tettoia/bacheca e poi si restringe, preso al primo bivio la traccia alta e al secondo la traccia che torna verso sud a destra in leggera salita che ritorna verso la casa più a nord dell'Alpe Cuseglio ( quella sconsigliata ) in vista della casa si vede già la sterrata soprastante, quindi salgo nel boschetto pochi metri, come riferimento si può prendere il coperchio della vaschetta dell'acqua di una stufa economica buttato lì nel bosco, almeno è utile come segnavia, alla faccia di Mac Strunz. Approdato sulla stradina sterrata vedo sopra di me la massima elevazione della collina : il mitico Monticello di Pugazzano 644 m. Noto altresì come Dosso o Colle Cuseglio; bel panorama sulla Valganna, un simile montarozzo merita proprio un ometto, prontamente costruito. Dopo una simile conquista, ormai in brodo di giuggiole, (come si suol dire) scendo la PugazzanoGrat verso nord e in pochi centesimi di secondo ritorno sulla sterrata, Piacevolmente la percorro passando trovando subito una valvola di una tubazione che ricordo essere l'arrivo di un sentiero diretto dalla Valganna, oltre sulla strada , quasi alla sua fine salto un paio di metri su a destra ( costruito ometto ) e oltre il culmine parte una bella mulattiera che va in traverso al fondo della Val Castellera, dove guado e risalgo sul versante opposto sulla mulattiera di fondovalle, a sinistra per poco in direzione miniera, ma ancora prima salgo sul Costone della Muraglia ( più dolce del costone sopra la miniera e ad esso parallelo ), ma arrivato alla prima traccetta che interseca il sentiero ( meglio la seconda ) decido di fare un salto alla voragine del costone a sinistra e con la traccia vado a sinistra, peccato che muore prima della vallecola, risalgo qualche metro nel paglione e prendo la traccia soprastante, già conosciuta e passando sotto una colata di sfasciume arrivo al mio costone. Scendo qualche decina di metri e voilà la voragine ( che non è nientraltro che un grande pozzo di miniera a cielo aperto ). Da lontano si scorge un foruncolo di roccia alto come una persona e proprio vicino c'è il buco in questione. Dopo la scatoletta pranzo, continuo a salire il costone, appoggiandomi in alto più a sinistra per potere da più vicino i torrioni rossi del costone più a sinistra ancora. Arrivato infine sul sentiero della cresta Sud-Est, in breve con questo arrivo ai Menhir rossi e alla vicina Anticima Sud-Est della Martica verso nord al Passo del Diavolo e poco dopo preso la mulattiera in discesa che poi procede in piano e va alla Forcella della Martica/ Passo del Baracun ( che quet'inverno abbiamo un pò sramato per renderlo minimamente transitabile almeno ai bipedi ). Arrivato sulla militare dopo alcune ore di solitudine assoluta , mi preparo al bagno di folla. Vado a sinistra in discesa per salire subito sul sentiero di cresta che passa sulla Cima Gallina 903 e ridiscende sulla Strada MIlitare più giù. Risalgo oltre la strada al Munt dul Bagiò / Chiusarelletta che attraverso da nord a sud, poi con la stradina e gli opportuni tagli , (tra cui quello dove sparavano i militari e anni fà si trovavano i resti di pallottole ) arrivo al Pian Valdes che oggi sembra una piccola Rimini. Passato dal tabellone scendo verso Ravetta, che evito per poco, poi sulla strada prendo a destra la bivio andando verso il Roccolo e col sentiero che lo costeggia giù al rudere della Cascina Montallegro, qui a sinistra transito veloce dalla Tagliata e con la stradina a sinistra verso Cascina Radaelli , poi lasciata per un sentiero a sinistra che porta a Molinetto. Ma ho la macchina al cimitero e prendo un sentiero che piega più a sinistra ancora e scende sulla strada asfaltata nella curva in Val Boscaccio 440 punto più basso del lunatico giro. Da qui con l'asfalto in breve a Bregazzana. Allego la traccia altrimenti ....
Le foto tra qualche giorno.
Le foto tra qualche giorno.
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Antonio59 !

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