Hike 'n Run n.7 - Anello al Monte Martica
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Mi sento come color che son sospesi: la neve è arrivata. Poca voglia di fare chilometri. Quella nel circondario sarà di sicuro fresca e molliccia. Che fare allora? Decido di combinare corsetta e montagna standomene vicino casa: Monte Martica. Salito una infinità di volte e da tutte le direzioni ma non ne ho mai fatto il periplo o meglio un percorso anulare. Così parcheggio a Bregazzana l’auto, salgo la scalinata adiacente la Chiesa di San Sebastiano e percorro un sentiero che sale nel bosco fino ad intercettare nei pressi dell’Alpe Ravetta il sentiero 14 alias strada militare del solito Generale Cadorna. Il percorso diventa più agevole e permette di corricchiare; non a caso è molto frequentato da runner e biker nei giorni di festa. Si sale con pendenza costante fino a Pian Valdes dove il pianoro consente sia una pausa riposante che il godimento degli scorci panoramici vicini e lontani. Dopo poco riparto e seguo la militare con i suoi tornanti (si può tagliarli tramite scorciatoie però non corribili) fino ad arrivare dove sulla sx si diparte un sentiero che sale lungo il crinale Sud del Monte Chiusarella. Qui l’impegno è maggiore e più che correre si cammina. Arrivo alla Croce col suo strano basamento; foto a tutto tondo poi per farla completa arrivo anche alla cima secondaria, però più alta ma senza croci né ometti. Piccola sosta e poi a capofitto (senza uccidersi) giù per il ripido crinale NE fino a tornare sul sentiero 14 che seguo per gli ultimi km (ca. 7 da Bregazzana) fino alla vetta della Martica, per nulla panoramica essendo costellata di piante che limitano di molto la visuale. Le foto fatele prima e dopo! Ora il programma prevede di scendere lungo un percorso che abbraccia la Valle Castellera ad Est mentre quello di salita la delimita ad Ovest. Diversamente dalla “militare” alias sentiero 14 questa traccia è una single track per dirla col linguaggio dei biker e da scendere con una certa circospezione specie nella parte alta dove ci sono tranelli tesi da un po’ di nevetta e dal “paglione”. Ad onor del vero c’è gente “bravina” che ha fatto questo giro in MTB…ma è classificato “impegnativo”. Scendo fino ai ruderi della vecchia miniera dove inizia anche la ciclabile della Valganna e arrivo sulla SS233 che…mi tocca. Sapevo già che i restanti 5 km sarebbero stati su asfalto e anche su strada trafficata ma correre in falsopiano non è male a questo punto. Senonché, poco prima della prima galleria vedo un sentiero sulla dx che si inerpica e poco dopo appare un cartello che recita “Forra della Valganna”. In cuor mio spero che si allacci al sentiero che inizia dalle Grotte della Valganna e lo seguo per un po’ fin quando da selvaggio e da seguire con attenzione si trasforma in…niente e muore su un pianoretto. Da lì solo vaghe tracce di animali ma nulla che lasci pensare alla Grotte. A malincuore torno sulla statale, la seguo gallerie comprese e finalmente a dx appare la stradina che taglia la Fabbrica della Birra (Poretti et altre) per inerpicarsi poi con diversi tornanti fino a Bregazzana dove ritrovo la mia auto.
Giornata splendida, corridore stranamente in forma, alle 13 a pranzo…what else per dirla con Clooney?
Pillole….della giornata:
Dislivello 805m
Lunghezza totale 15,1 km
Tempo netto 3h37’
(Bregazzana-Vetta 1h26’ netti)

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