Il Pilastro di Sgarbaz e la miniera del torrente Valfredda - Massiccio della Martica


Publiziert von Antonio59 ! , 26. Mai 2021 um 22:12.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:25 Mai 2021
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:00
Aufstieg: 1114 m
Abstieg: 1114 m
Strecke:14,9 km Tracce sentieri e costoni e valli senza tracce
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Varese verso nord a Rasa e al Passo della Motta Rossa
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Idem
Kartennummer:Carta Parco Campo dei Fiori

Altra uscita iniziata stancamente quasi alle 11. Ormai non si capisce più dove andare a ravanare per mettere un pò di pepe ai giretti casalinghi. Marco propone la risalita della Valfredda. Non mi convince molto, la notte ha anche piovuto. Ma si va lo stesso poi si vedrà per strada.

Partenza dal Passo della Motta Rossa. Si costeggia la recinzione del ristorante per salire sul sentiero degli Ometti, così diamo anche una controllata alla percorribilità del sentiero e tiriamo su qualche ometto. Arrivati a Cima Gallina si va a destra fin ulla strada militare che attraversiamo per salire subito il Munt dul Bagiò, scendendo dal versante opposto ancora sulla SM al Passo del Chiusarella, saliamo da nord la ripida costa del Chiusrella per poi scendere la sua costa sud fin sulla S.Militare ancora , che percorriamo a sinistra in discesa solo fino al primo tornante, dove andiamo via dritto scendendo verso Sgarbaz. Scesi fino alla selletta, mi viene un lampo ( avevo visto un bel pinnacolo dal costone Valfredda, era poco sotto la costa Sgarbaz ), quindi scendo nella boscaglia a sinistra fin sopra il ciglio della bastionata, qui niente, ma ricordavo che era un pò più in alto della sella. Provo a costeggiare la bastionata su tracce cinghialesche e tac mi compare il Pilastro ( quasi troppo facile ). Dalla parte a monte non è poi così alto, ma verso valle la parete è ben più imponente, con un pò di cautela salgo in cima. Ora invece che tornare sul Costone Sgarbaz, vediamo un antico sentiero che si è conservato nella zona rocciosa vicino al Pilastro, lo seguiamo e finisce in alta Valfredda dove in una zona fangosa lo perdiamo ( siamo nella zona delle sorgenti del torrente Valfredda che a ben vedere sono le sorgente dell'Olona ramo Valganna ). Scendiamo lungo il torrentello un pò troppo fango argilloso ci fa propendere per una risalita sulla costina opposta, con rocce molto particolari che non riesco a classificare nè Dolomia del Chiusarella nè Porfido della Martica, sembra roccia sedimentaria, quasi arenaria ma a strati come i calcari e tra gli strati quasi piccole grotte. Discendiamo questa piccola Costa ( che si dirama dalla Costa Valfredda ), fino alla sua fine dove precipita in Valfredda. Attraversiamo a sinistra una vallecola e saliamo su di un altra costina laterale boscosa, infine decidiamo per una veloce risalita fino a prendere la Costa principale della Valfredda.  La percorriamo tutta in discesa prima della sua fine troviamo già una piccola miniera poi più giù un altra molto corta e infine siamo proprio sopra al promontorio dove si uniscono i 2 rami del torrente. Sotto c'è l'ingresso della miniera da cui esce un torrente. Già la volta scorsa ero incuriosito da questo fenomeno, forse  molto più probabile in una grotta. Mentre sono ancora sopra mi soffermo a guardare la valle sotto e penso che magari il torrente entra in un buco a monte. Infatti facciamo una breve ricerca e vediamo il torrente di sinistra entrare in un buco, cavoli era vero allora, la miniera inghiotte l'acqua e il buco a valle lo restituisce. Vorrei fare la traversata ma 20 centimetri di acqua mi fanno desistere. Interessante comunque il fenomeno. Visitiamo anche gli ingressi minerari ( in tutto 5 ne abbiamo visti ). Dopo la giunzione idrica, saliamo la prima costola a destra ( ovest ) che arriva in un interessante zona con scavi superficiale molto antichi ( magari un filone di minerale superficiale ) qui la costola cambia leggermente direzione per arrivare finalmente in salita sul sentiero in piano delle crocette ( costruito ometto . A sinistra in piano arriviamo sulla Costa di Sgarbaz che attraversiamo e andando in direzione A. Ravetta passiamo dallo strapiombante Sass du la Scigueta  e dopo aver guadato il torrente Pissavacca saliamo a destra sul Costone Roccette o delle 2 Pisse, fino ad arrivare sulla Strada Militare sugli 800 metri di quota, preso a sinistra in discesa, fino al tornante per la Val del Des. Preso a scendere per il sentiero del Des. Ma a 700 metri svoltiamo a destra in traversata nella Val Des ad attraversare il torrente dove questo si biforca, per arrivare al bivio dei Tre Ometti, sul sentiero della direttissima. Ora risaliamo con questo fino ad arrivare ancora in cima al Chiusarella 915m. Qui prendiamo il largo canale erboso che scende a nord tra il palo di cima e la croce, in basso stiamo un pò sotto parete e poi giù nel bosco fino ad arrivare al sassoso sentiero che in discesa a sinistra ci fà passare dal Grop dul Faè e scende sulla mulattiera Cava-Cava ( tra cava Donati e cava Soffientini ). Andiamo ora a destra in leggera salita passiamo subito da una roccia a picco sulla Motta Rossa, guadiamo il Torrente Buragona e incrociamo il sentiero degli Ometti, proseguiamo il letto del torrente Gallina e arriviamo alla zona co sorgive e alluvionata di Pian di Galin, qui bisogna osare un pò. La traccia più evidente sembra andare in piano e si infrange però su un tratto dirupato della gran Cava, mentre se si scene un pò si trova la multtira che scende a un pianoro boscato, qui a destra e dopo un pò diventa sempre più evidente una stradina che ci porta in cava proprio dove c'è una grande spianata, ma è a sinistra di questa spianata che bisogna scendere con una stradina per arrivare alla base del fronte principale di scavo e proprio alla parte superiore dello scivolo/vaglio dove scaricavano il pietrame. Costeggiando il vaglio, parte a sinistra la stradina che in discesa ci porterà fuori. Dopo una curva a destra si vede l'ometto che ci fà scendere a sinistra nel pendio franoso e aiutandosi con gli ometti si scende sulla mulattiera che quasi in piano ci porta verso sud al Passo della Motta Rossa.
Giro molto incasinato, 2 volte abbiamo incrociato la via dell'andata, ma alla fine non abbiamo mai fatto un metro uguale.

Tourengänger: Antonio59 !


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