Gambarogno con variazioni...
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Dopo la fugace salita al Devero del giorno prima, tradottasi incredibilmente in più ore passate in auto che su sentieri (!), io e Ale (
froloccone) ci accordiamo per "rifarci" il giorno dopo mettendo sul piatto una ricca scelta di percorsi "ciaspolabili": ma ripensando appunto alle troppe ore d'auto del giorno prima decidiamo per una meta più vicina... l'intenzione iniziale era ben più "ambiziosa" e impegnativa di quella odierna, ma il pericolo valanghe unito a una non perfetta condizione da parte mia lo sconsiglia portandoci a qualcosa di più tranquillo, sicuro e conosciuto.
Vada dunque per il Gambarogno, senza ammazzarci troppo col dislivello: ammetto che ancora fatico ad abituarmi alle ciaspole, dunque meglio andare per gradi, per ciò che mi riguarda. Un bell'anello da Indemini è ciò che ci vuole: la giornata è splendida, la sommità del Gambarogno generosissima a livello panoramico, quindi il massimo con relativa poca fatica, ma... partiti da Indemini e superato il bivio per l'Alpe di Neggia (percorso da evitare assolutamente per il forte rischio slavine) cominciamo a fissare gli occhi sulla cosiddetta cresta dei Sassi Gialli. "Dove si passerà?" "Tanto oggi non ci andiamo senz'altro, ancora troppa neve in alto, poi non la conosciamo, dovremmo documentarci un po'...", "Si sale sicuramente per quella ganna, poi si traversa a sinistra e per cenge arrivi in cresta", "Sì, sì, fra due settimane torniamo qui senza neve..."
Due settimane? :()
Tempo cinque minuti e una bella traccia di sentiero ancora più a sinistra della cresta "ci convince" che due settimane son già passate. Vola il tempo, eh? ;)
Il resto ve lo lascio "immaginare con le immagini"... Pendii erti ed esposti, terreno misto, cengie, canalini, finchè intorno ai 1430 metri - dovendo evitare un'ultimo zoccolo roccioso apparentemente molto più arduo dei precedenti - ci ciaspoliamo aggirando a ovest con un lungo traverso abbastanza esposto sopra la conca dell'oratorio di Sant'Anna, finchè con alcune ripide serpentine ci portiamo proprio alla Cima dei Sassi Gialli (m.1521). Non resta che congiungerci col sentiero di cresta, da qui in poi tutto tracciato, che superati tre pendii non lunghi ma discretamente ripidi e con scorci meravigliosi a est e ovest (Tamaro for President da qui) arriva sull'anticima, da cui con breve traversata pianeggiante su cornici in breve porta in vetta dopo quattro ore esatte. Tempo davvero eccessivo, ma se contiamo il divertente "ravano" di cresta può benissimo starci... Qui ce la godiamo per quasi un'oretta consumando il nostro pasto, ma ci rendiamo conto che il nostro "anellino" di Sant'Anna è infattibile sia per il rischio slavine, sia perchè interamente da battere: notiamo difatti solo la scia di uno skialper. Che si fa? Non rimane che desistere, utilizzando il solitamente odiato asfalto una volta giunti al Passo, dove ci liberiamo degli "arnesi".
In un'oretta siamo a Indemini indugiando spesso con lo sguardo verso il lato "oscuro" (W) del Tamaro, bello, bellissimo, invitante ma "mostruosamente impossibile" (almeno per noi).
Un'altra splendida domenica: grazie ad Ale per la solita compagnia e simpatia... avanti così.
froloccone
Bella gita con bella variante come piace a noi!!!! Così ci siamo gustati un assaggio di primavera e di roccia!!!!!Sarà anche una cima modesta il Gambarogno,ma il suo versante sud è molto interessante........e soprattutto arrivati in cima si gode di un" super panorama"! .
NB. Per la valutazione WT4,ho seguito la Guida CAS (Escursione con racchette da neve/Ticino e Mesolcina) Roger Welti. Il tratto della nostra "variante" potrebbe essere T5/Wt5)

Vada dunque per il Gambarogno, senza ammazzarci troppo col dislivello: ammetto che ancora fatico ad abituarmi alle ciaspole, dunque meglio andare per gradi, per ciò che mi riguarda. Un bell'anello da Indemini è ciò che ci vuole: la giornata è splendida, la sommità del Gambarogno generosissima a livello panoramico, quindi il massimo con relativa poca fatica, ma... partiti da Indemini e superato il bivio per l'Alpe di Neggia (percorso da evitare assolutamente per il forte rischio slavine) cominciamo a fissare gli occhi sulla cosiddetta cresta dei Sassi Gialli. "Dove si passerà?" "Tanto oggi non ci andiamo senz'altro, ancora troppa neve in alto, poi non la conosciamo, dovremmo documentarci un po'...", "Si sale sicuramente per quella ganna, poi si traversa a sinistra e per cenge arrivi in cresta", "Sì, sì, fra due settimane torniamo qui senza neve..."
Due settimane? :()
Tempo cinque minuti e una bella traccia di sentiero ancora più a sinistra della cresta "ci convince" che due settimane son già passate. Vola il tempo, eh? ;)
Il resto ve lo lascio "immaginare con le immagini"... Pendii erti ed esposti, terreno misto, cengie, canalini, finchè intorno ai 1430 metri - dovendo evitare un'ultimo zoccolo roccioso apparentemente molto più arduo dei precedenti - ci ciaspoliamo aggirando a ovest con un lungo traverso abbastanza esposto sopra la conca dell'oratorio di Sant'Anna, finchè con alcune ripide serpentine ci portiamo proprio alla Cima dei Sassi Gialli (m.1521). Non resta che congiungerci col sentiero di cresta, da qui in poi tutto tracciato, che superati tre pendii non lunghi ma discretamente ripidi e con scorci meravigliosi a est e ovest (Tamaro for President da qui) arriva sull'anticima, da cui con breve traversata pianeggiante su cornici in breve porta in vetta dopo quattro ore esatte. Tempo davvero eccessivo, ma se contiamo il divertente "ravano" di cresta può benissimo starci... Qui ce la godiamo per quasi un'oretta consumando il nostro pasto, ma ci rendiamo conto che il nostro "anellino" di Sant'Anna è infattibile sia per il rischio slavine, sia perchè interamente da battere: notiamo difatti solo la scia di uno skialper. Che si fa? Non rimane che desistere, utilizzando il solitamente odiato asfalto una volta giunti al Passo, dove ci liberiamo degli "arnesi".
In un'oretta siamo a Indemini indugiando spesso con lo sguardo verso il lato "oscuro" (W) del Tamaro, bello, bellissimo, invitante ma "mostruosamente impossibile" (almeno per noi).
Un'altra splendida domenica: grazie ad Ale per la solita compagnia e simpatia... avanti così.

Bella gita con bella variante come piace a noi!!!! Così ci siamo gustati un assaggio di primavera e di roccia!!!!!Sarà anche una cima modesta il Gambarogno,ma il suo versante sud è molto interessante........e soprattutto arrivati in cima si gode di un" super panorama"! .
NB. Per la valutazione WT4,ho seguito la Guida CAS (Escursione con racchette da neve/Ticino e Mesolcina) Roger Welti. Il tratto della nostra "variante" potrebbe essere T5/Wt5)
Tourengänger:
Poncione,
froloccone


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Kommentare (11)