Monte Tamaro -1962 mt- (da Indemini via Monti Sciaga)
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Quest'oggi io e il mio amico di vecchia data
asky abbiamo il piacere di condividere l'escursione con
Poncione. Si entra subito in ottima sintonia con scambi di idee e opinioni, la giornata prenderà una piega ancora più entusiasmante quando durante il cammino una telefonata benefica annuncia il ritrovamento delle macchine fotografiche di Emiliano,dimostrazione che al mondo ma soprattutto in montagna si predilige ancora per l'onestà.
Parcheggiata l'auto ad Indemini Q 979 mt.poco oltre il paese sulla sinistra in direzione Neggia,parcheggio gratuito per una decina di auto,inizia la nostra camminata attraversando questo tipico villaggio Ticinese,isolato e armonico caratterizzato da stradine tortuose,tetti in pietra e pergolati in legno.Indemini rientra nel territorio della Val Veddasca,peraltro italiana,circondata dal Mt.Gambarogno e Mt.Tamaro entrambe vette elvetiche.
Dopo aver perlustrato il paesino,nei pressi della chiesa troviamo le tipiche segnalazioni gialle che ci indirizzeranno in una zona prevalentemente boscosa,subito dopo troveremo ulteriori paline con dicitura "Sentiero di Montagna" che seguiremo,dopodiché in rapida sequenza si superano due ponti ammirando il solcare del torrente Giona.Arriviamo ad un bivio fondamentale dove a sinistra seguiamo per Monti Sciaga,fossimo andati a destra il sentiero terminava a Monteviasco. Ora una ripida mulattiera sale decisa fino a Monti Sciaga Q.1154 alpeggio in stato di semi-abbandono ma molto suggestivo che si affaccia sul Lago Maggiore.
Proseguendo il cammino usciamo per un breve tratto allo scoperto,sulla sinistra risaliamo un crinale erboso entrando subito dopo in una fantastica faggeta,dove al termine di essa raggiungiamo il bivio che ci consente d'individuare il sentiero per Alpe Montoia. Raggiunta l'lAlpe Montoia,posizione idilliaca,individuiamo la verniciatura classica bianco-rossa modi bandierine,virando decisamente a sinistra risaliamo un ripido pendio erboso,sbucando sulla Bassa di Montoia ovvero il famoso tratto di sentiero "Lema-Tamaro". Alle nostre spalle il maestoso Gradiccioli,davanti a noi la forma elegante piramidale del Monte Tamaro che raggiungeremo dalla Bassa d'Indemini zigzagando la ripida rampa con notevoli pendenze,e così eccoci in vetta: Monte Tamaro 1962 mt.
Dalla vetta stupenda panoramica su tutta la catena delle Alpi,riconoscibili le maggiori vette e le più caratteristiche.Ora Emiliano "Chef di casa" ci propone una discesa sul versante Nord-Ovest del Tamaro per completare un giro ad anello stupendo,scelta che si rivelerà più che azzeccata.La discesa in questione punta dritto all'Alpe Neggia,l'ambiente è decisamente più alpino caratterizzato da pareti rocciose e ganne,sentiero a mezzacosta molto suggestivo,da segnalare un tratto attrezzato con cavo metallico in leggera esposizione ma non pericoloso,comunque corrimano utile in caso di neve o ghiaccio.
Velocemente raggiungiamo l'alpe Neggia Q.1395 e su carrozzabile torniamo ad Indemini passando per i Monti Idacca concludendo questo giro ad anello del Tamaro,una via tra le meno classiche.In conclusione giornata da incorniciare,con molta soddisfazione abbiamo avuto il piacere di conoscere Emiliano persona vera e sincera,grande appassionato di montagna che ci ha guidato alla scoperta di queste superlative vallate.
NOTE: Tenendo conto la perdita di quota iniziale,il dislivello e' all'incirca di 1100 mt.il percorso e' abbastanza lungo,non avendo Gps non possiamo con certezza annunciare quanti chilometri abbiamo percorso,grossomodo circa 20 km.Tecnicamente T2 nonostante la breve presenza di un tratto attrezzato che non risulta essere difficile o pericoloso,i sentieri sono segnalati abbastanza bene.
Poncione
Innanzitutto ringrazio Alessandro
GAQA e Gabriele
asky per la bellissima giornata passata insieme su una montagna che non mi stanco mai di ripetere. Non posso che girare a loro le belle parole a me riferite, aggiungendo che il loro approccio alla montagna è dei più corretti che si possa immaginare, bravissime persone e bravissimi camminatori. Approfittando così del fatto che Alessandro mi chiedeva "dritte" per il Tamaro mi è parso giusto anche "accompagnarlo", unendo l'utile al dilettevole: ed ancor più felice che i miei compagni di gita abbiano goduto di una giornata autunnale davvero maiuscola ed invidiabile.
Le nevicate di ottobre avevano imbiancato ben benino il lato nord del Tamaro, dunque mi sembrava un mezzo azzardo salire dalla via normale del Passo Neggia, così mi salta in mente "l'opzione Indemini" sopra perfettamente descritta da Ale, che conoscevo pur non avendo mai fatto. Una volta in vetta, appurato che il caldo anomalo di questa settimana aveva sciolto praticamente tutta la neve si è così potuto chiudere l'anello in tutta tranquillità.
Mi chiedo davvero, vista la bellezza immensa di questo itinerario, perchè sia misconosciuto e poco battuto: abbiamo incontrato due camosci sino al Tamaro, una trentina almeno di persone tra la vetta e Neggia... E questo dice tutto.
Per quanto mi riguarda, giornata bellissima per almeno due motivi (l'altro è il ritrovamento delle macchine fotografiche sull'Alto Lario), ma anche tre... perchè considero la giornata di oggi come un'utile visita "preliminare". Chi vuol capire capisca. ;)
Grazie ancora ad Alessandro e Gabriele per la stupenda giornata.


Parcheggiata l'auto ad Indemini Q 979 mt.poco oltre il paese sulla sinistra in direzione Neggia,parcheggio gratuito per una decina di auto,inizia la nostra camminata attraversando questo tipico villaggio Ticinese,isolato e armonico caratterizzato da stradine tortuose,tetti in pietra e pergolati in legno.Indemini rientra nel territorio della Val Veddasca,peraltro italiana,circondata dal Mt.Gambarogno e Mt.Tamaro entrambe vette elvetiche.
Dopo aver perlustrato il paesino,nei pressi della chiesa troviamo le tipiche segnalazioni gialle che ci indirizzeranno in una zona prevalentemente boscosa,subito dopo troveremo ulteriori paline con dicitura "Sentiero di Montagna" che seguiremo,dopodiché in rapida sequenza si superano due ponti ammirando il solcare del torrente Giona.Arriviamo ad un bivio fondamentale dove a sinistra seguiamo per Monti Sciaga,fossimo andati a destra il sentiero terminava a Monteviasco. Ora una ripida mulattiera sale decisa fino a Monti Sciaga Q.1154 alpeggio in stato di semi-abbandono ma molto suggestivo che si affaccia sul Lago Maggiore.
Proseguendo il cammino usciamo per un breve tratto allo scoperto,sulla sinistra risaliamo un crinale erboso entrando subito dopo in una fantastica faggeta,dove al termine di essa raggiungiamo il bivio che ci consente d'individuare il sentiero per Alpe Montoia. Raggiunta l'lAlpe Montoia,posizione idilliaca,individuiamo la verniciatura classica bianco-rossa modi bandierine,virando decisamente a sinistra risaliamo un ripido pendio erboso,sbucando sulla Bassa di Montoia ovvero il famoso tratto di sentiero "Lema-Tamaro". Alle nostre spalle il maestoso Gradiccioli,davanti a noi la forma elegante piramidale del Monte Tamaro che raggiungeremo dalla Bassa d'Indemini zigzagando la ripida rampa con notevoli pendenze,e così eccoci in vetta: Monte Tamaro 1962 mt.
Dalla vetta stupenda panoramica su tutta la catena delle Alpi,riconoscibili le maggiori vette e le più caratteristiche.Ora Emiliano "Chef di casa" ci propone una discesa sul versante Nord-Ovest del Tamaro per completare un giro ad anello stupendo,scelta che si rivelerà più che azzeccata.La discesa in questione punta dritto all'Alpe Neggia,l'ambiente è decisamente più alpino caratterizzato da pareti rocciose e ganne,sentiero a mezzacosta molto suggestivo,da segnalare un tratto attrezzato con cavo metallico in leggera esposizione ma non pericoloso,comunque corrimano utile in caso di neve o ghiaccio.
Velocemente raggiungiamo l'alpe Neggia Q.1395 e su carrozzabile torniamo ad Indemini passando per i Monti Idacca concludendo questo giro ad anello del Tamaro,una via tra le meno classiche.In conclusione giornata da incorniciare,con molta soddisfazione abbiamo avuto il piacere di conoscere Emiliano persona vera e sincera,grande appassionato di montagna che ci ha guidato alla scoperta di queste superlative vallate.
NOTE: Tenendo conto la perdita di quota iniziale,il dislivello e' all'incirca di 1100 mt.il percorso e' abbastanza lungo,non avendo Gps non possiamo con certezza annunciare quanti chilometri abbiamo percorso,grossomodo circa 20 km.Tecnicamente T2 nonostante la breve presenza di un tratto attrezzato che non risulta essere difficile o pericoloso,i sentieri sono segnalati abbastanza bene.

Innanzitutto ringrazio Alessandro


Le nevicate di ottobre avevano imbiancato ben benino il lato nord del Tamaro, dunque mi sembrava un mezzo azzardo salire dalla via normale del Passo Neggia, così mi salta in mente "l'opzione Indemini" sopra perfettamente descritta da Ale, che conoscevo pur non avendo mai fatto. Una volta in vetta, appurato che il caldo anomalo di questa settimana aveva sciolto praticamente tutta la neve si è così potuto chiudere l'anello in tutta tranquillità.
Mi chiedo davvero, vista la bellezza immensa di questo itinerario, perchè sia misconosciuto e poco battuto: abbiamo incontrato due camosci sino al Tamaro, una trentina almeno di persone tra la vetta e Neggia... E questo dice tutto.
Per quanto mi riguarda, giornata bellissima per almeno due motivi (l'altro è il ritrovamento delle macchine fotografiche sull'Alto Lario), ma anche tre... perchè considero la giornata di oggi come un'utile visita "preliminare". Chi vuol capire capisca. ;)
Grazie ancora ad Alessandro e Gabriele per la stupenda giornata.
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