Orecchia di Lepre 3257 m - Cresta Azzurra
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Cara Orecchia di Lepre,
se dovessimo venire a trovarti non è che ci faresti il favore di tenere lontane le nebbie almeno fino a quando saremo in cima?
Posso provare amici…vi aspetto!
Eh sì, l’Orecchia di Lepre è facilmente rionoscibile, inconfondibile con le sue due “orecchie” divise dalla Cresta Azzurra. Ormai si perde nella nebbia la nostra prima e unica salita lungo la Cresta Azzurra e ci è venuta voglia di tornare. I ricordi sono nulli.
Lasciamo l’auto a Malga Pracupola e saliamo per prati ormai autunnali tagliando la sterrata che porta alla diga del Lago Quaira.
Il sentiero sale tranquillo e va a prendere la cresta. La cima è ancora lontana, anche se l’enorme croce è già bel visibile.
Vediamo la prima “orecchia” e salendo compare la seconda. Il percorso, una volta raggiunto lo spartiacque con la Val Martello e tutto di cresta ma la vera e propria Cresta Azzurra comincia poco oltre i 3000 m. Niente di difficile, i punti più esposti sono assicurati da catene, in questa stagione il nostro unico dubbio era il ghiaccio, cosa che troviamo ma in minima parte e che non dà preoccupazione.
Pian piano ci avviciniamo alla cima e la nostra amica ha mantenuto la promessa, siamo in cima e non una nuvola offusca la vetta, anche se dalla Val d’Ultimo le nebbie cominciano ad alzarsi. Dopo le doverose foto ricordo divoriamo il fantastico strudel di ricotta acquistato ieri in Val Gardena, l’aspetto rispecchiava la qualità!
Diversamente da quanto fanno quasi tutti, non torniamo dalla Cresta Azzurra ma proseguiamo lungo la cresta sopra la Kaserfeldalm fino a raggiungere il sentiero per la Innerschwemmalm dove faremo sosta.
Dalla malga un altro bel sentiero a mezza costa ci riporta a Malga Pracupola.
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