Pizzo di Claro m.2727
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Il Pizzo di Claro... ovvero un fascino irresistibile ogni volta lo si guardi da qualunque angolazione possibile.
Benchè questa bellissima cima faccia già parte della mia "collezione", avendola raggiunta in due precedenti occasioni, non esito un attimo a prendere in considerazione un invito di
Igor, coinvolgendo anche Ale
froloccone nel progetto, sapendo che invece lui non ci è ancora stato, mentre manca purtroppo all'appello Cristian (
ramingo), a causa di un'indisposizione fisica che mi auguro possa risolversi il prima possibile.
Oggi si sale da Claro, sapendo d'avere un dislivello davvero "bestiale" da affrontare: ero già salito da Lumino, mentre questo versante mi è del tutto nuovo fuorchè la parte alta, dunque sono del tutto incuriosito a conoscerlo. C'è solo da decidere l'itinerario:
Igor dice che il versante sud è pulito, mentre
froloccone vorrebbe vedere anche il Lago Canee... ci sarebbero i presupposti dunque per un bell'anello, ma c'è da fare ancora i conti con la possibile presenza di nevai in qualche zona d'ombra. Salendo da sud infatti c'è il solito "problema" della noiosa e infruttuosa traversata al Pian Baitel prima di attaccare la salita, scartando in partenza l'ipotesi della "Via Lumino", sconsigliabile da affrontarsi con 2000 metri di dislivello nelle gambe... Resta il ripido canalone di sfasciumi, ma essendo in ombra ed incassato tra pareti c'è l'incognita della presenza di neve e ghiaccio residui. Ci consultiamo e decidiamo a malincuore di rinunciare all'anello e salire da sud-ovest: partiamo alle 7,10 e con pendenza mediamente moderata tocchiamo i bellissimi monti di Moncrino, Cazzoi e Bens, quest'ultima in incantevole posizione panoramica. La salita vera e propria si può dire inizi da qui, perchè - entrati nella pineta - la pendenza comincia a farsi più importante solo da questo momento: dopo 3,40 ore siamo a Peurett, dove ci fermiamo per una breve pausa e visitiamo lo spartano ma accogliente rifugio.
Dopo un'ora siamo finalmente al Lago Canee, meravigliosamente austero e pieno di misteriosa suggestione, racchiuso com'è da verticali pareti e creste dirupate ed impervie: ci sta un'altra pausa per ricaricare le energie in vista dell'ultima salita. Saliamo quindi per ganne e sfasciumi, traversando qualche residuo nevaio, ma ad un certo punto convergiamo troppo al centro dell'ampio anfiteatro sommitale anzichè rimanere a destra dei più estesi nevai alti, cosicchè ci tocca attraversarne un altro paio prima di tornare sulla via giusta, con segnavia un po' sbiaditi ma ancora visibili. La fatica si fa sentire un po' per tutti, ma piano piano la cima si avvicina, finchè è raggiunta a sette ore esatte dalla partenza... purtroppo siamo nelle nubi, e la maestosa vista è totalmente preclusa. Firmiamo il libro di vetta e gustiamo il nostro pranzo, comunque soddisfatti della conquista, finchè ci portiamo sulla cima più alta, dalla quale riusciamo quantomeno ad osservare il vicino e poco frequentato Torrone Rosso.
Dopo un'ora di meritata sosta ripartiamo, con l'idea iniziale di fare un mini-anello da Domass, ma alla fine decidiamo di tornare tranquillamente dalla stessa via di salita raggiungendo l'auto dopo sei ore comprensive di ampie pause.
Nonostante il tempo così e così (il Pizzo si è aperto definitivamente alla vista soltanto quando eravamo scesi all'Alpe Canee), possiamo dire di aver passato una splendida giornata di montagna, dedicata con sommo piacere a una cima che non delude mai le aspettative. Grazie a
Igor e
froloccone per la compagnia e simpatia, che oggi ha toccato livelli davvero "esasperati" :))) ;)
Igor:
Dopo 2 settimane a non muovere una gamba, una sera in pizzeria con Emiliano e rispettive consorti, lancio l'idea a Emiliano facciamo il Claro da Claro? chiedo ad Ale che ha in mente un altra cima,il resto é storia...........
Che dire bellissima salita molto dura fisicamente,la discesa sembrava non finire piu'...............e di scemenze se ne sono sparate a mitraglia che quasi quasi c'éra paura a passare giu'in qualche dirupo dalla stronzate.........ah ah ah......
Bellissima salita con Ale e Emiliano mi sono divertito anche se poi alla sera ero cotto andante ma questo era il prezzo per il claro da claro
Grandi Man ! alla prossima !
froloccone: Come al solito,non aggiungo nulla alla perfetta descrizione di Emiliano.Per me,grande soddisfazione per aver raggiunto il pizzo,e ancor più averlo fatto con Igor e Emiliano!!! Salita fatta in tutta calma, con ritmi lenti,sentendo così la fatica solo negli ultimi metri.Ora capisco il motivo per cui questa vetta sia così ambita,l'ambiente è veramente superbo,direi quasi da 3000!!!!!Peccato solo per le nuvole che hanno nascosto quasi integralmente il panorama.Poco male,un buon motivo per tornarci!!!!! Grazie ai soci; alla prox avventura!!!!!
Benchè questa bellissima cima faccia già parte della mia "collezione", avendola raggiunta in due precedenti occasioni, non esito un attimo a prendere in considerazione un invito di



Oggi si sale da Claro, sapendo d'avere un dislivello davvero "bestiale" da affrontare: ero già salito da Lumino, mentre questo versante mi è del tutto nuovo fuorchè la parte alta, dunque sono del tutto incuriosito a conoscerlo. C'è solo da decidere l'itinerario:


Dopo un'ora siamo finalmente al Lago Canee, meravigliosamente austero e pieno di misteriosa suggestione, racchiuso com'è da verticali pareti e creste dirupate ed impervie: ci sta un'altra pausa per ricaricare le energie in vista dell'ultima salita. Saliamo quindi per ganne e sfasciumi, traversando qualche residuo nevaio, ma ad un certo punto convergiamo troppo al centro dell'ampio anfiteatro sommitale anzichè rimanere a destra dei più estesi nevai alti, cosicchè ci tocca attraversarne un altro paio prima di tornare sulla via giusta, con segnavia un po' sbiaditi ma ancora visibili. La fatica si fa sentire un po' per tutti, ma piano piano la cima si avvicina, finchè è raggiunta a sette ore esatte dalla partenza... purtroppo siamo nelle nubi, e la maestosa vista è totalmente preclusa. Firmiamo il libro di vetta e gustiamo il nostro pranzo, comunque soddisfatti della conquista, finchè ci portiamo sulla cima più alta, dalla quale riusciamo quantomeno ad osservare il vicino e poco frequentato Torrone Rosso.
Dopo un'ora di meritata sosta ripartiamo, con l'idea iniziale di fare un mini-anello da Domass, ma alla fine decidiamo di tornare tranquillamente dalla stessa via di salita raggiungendo l'auto dopo sei ore comprensive di ampie pause.
Nonostante il tempo così e così (il Pizzo si è aperto definitivamente alla vista soltanto quando eravamo scesi all'Alpe Canee), possiamo dire di aver passato una splendida giornata di montagna, dedicata con sommo piacere a una cima che non delude mai le aspettative. Grazie a



Dopo 2 settimane a non muovere una gamba, una sera in pizzeria con Emiliano e rispettive consorti, lancio l'idea a Emiliano facciamo il Claro da Claro? chiedo ad Ale che ha in mente un altra cima,il resto é storia...........
Che dire bellissima salita molto dura fisicamente,la discesa sembrava non finire piu'...............e di scemenze se ne sono sparate a mitraglia che quasi quasi c'éra paura a passare giu'in qualche dirupo dalla stronzate.........ah ah ah......
Bellissima salita con Ale e Emiliano mi sono divertito anche se poi alla sera ero cotto andante ma questo era il prezzo per il claro da claro
Grandi Man ! alla prossima !

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Kommentare (17)