Il Diavolo per le corna... ovvero l'anima della Martica.


Publiziert von Poncione , 14. April 2014 um 23:19. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:12 April 2014
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 600 m
Abstieg: 489 m
Strecke:Valganna (Fonte San Gemolo), Passo del Diavolo, Monte Martica, Monte Chiusarella, Rasa
Unterkunftmöglichkeiten:Nessuna
Kartennummer:Kompass 90 1:50000

Dopo averci già provato in solitaria alcune settimane orsono, ritento la sorte sulla selvaggia e verticale salita "direttissima" dal lato est della Valganna culminante in un'importante forcella sotto la cima del Monte Martica, e che i cacciatori della zona chiamano "Passo del Diavolo".
Ed effettivamente la salita da questo versante della Martica ha davvero qualcosa di diabolico per le difficoltà che presenta...
 Stavolta ho due ottimi "alleati" con me, Ale (froloccone) e Cristian (ramingo), raggiungendo così il numero perfetto, proprio quello "del diavolo". Impossibile fallire...
 Appuntamento dopo pranzo alla Fonte di San Gemolo in Valganna, proprio all'attacco del sentiero che ci attende. Ale è già per sentieri sin dal mattino (è già salito su Chiusarella e Martica dal lato opposto, dove poi scenderemo), mentre io e Cristian siamo reduci da impegni mattutini.
 Il grosso vantaggio è che - avendo io già affrontato "il diavolo" e contando su una relazione dettagliata gentilmente fornitami da un conoscente - grossomodo sappiamo cosa fare, pur ignorando le reali ma prevedibili difficoltà che ci attendono.
  Dunque saliamo per un sentiero semi-abbandonato, lasciando a sinistra l'itinerario "alto" per la miniera Valvassera e iniziando ad affrontare il canale, che parte subito con buone pendenze e gradualmente si verticalizza richiedendo di tanto in tanto l'uso delle mani: si ha come la sensazione di inoltrarsi nell'anima più selvaggia e recondita di un "gigante buono", passo dopo passo, e i miei "soci" ne sono subito conquistati.
 Intorno ai 700 metri, presto raggiunti grazie alla pendenza già notevole, siamo allo snodo su cui - in qualche modo - mi ero "sbagliato" la volta precedente: s'incontra uno stretto canyon con una cascatella alta una decina di metri, da dove si deve decidere il da farsi. Mentre in precedenza avevo deciso di passare esternamente al canyon, spostandomi poi (di poco) fuori portata dalla via di salita al passo, stavolta in tre abbiamo più possibilità da studiare: a destra sembra esserci una ripida traccia, che però pare infrangersi contro la roccia, a fianco della cascata è tutta una placca verticale intervallata da passaggi erbosi, alquanto rischiosa sia per la verticalità che per la roccia umida. Ma a sinistra parrebbe esserci un "punto debole", dove un traversino risale verso uno zoccolo roccioso che adduce a un ripido ma fattibile canale erboso e roccioso. La "mia" (altrettanto impegnativa) via di salita di qualche settimana prima rimane ancora più a sinistra dietro un'ulteriore zoccolo roccioso...
  Affrontiamo il canale, con qualche passaggio d'arrampicata su questo terreno misto ed insidioso, in cui occorre fidarsi più di erba e arbusti che di una roccia veramente marcia e instabile... Fuori da questo passaggio ostico decidiamo di attraversare a destra rientrando nel canale detritico, proprio sopra la cascatella... poi lo lasciamo a destra in quanto davanti a noi troviamo una bella e ripida ganna da risalire, puntando a una evidente e aguzza struttura rocciosa che dovrebbe corrispondere a tal "piccolo Cervino", sempre rimanendo all'alquanto inedita toponomastica locale.
  Soltanto che salendo ci accorgiamo che le corna son due... e la ganna ci passa proprio in mezzo... stiamo entrando in bocca al diavolo. E' a questo punto che io e Ale - convinti di ritrovarci dopo il "piccolo Cervino" - decidiamo di dividerci: lui e Cristian continuano per la ganna passando tra le corna, mentre io aggiro il "piccolo Cervino" a sinistra, sempre traversando in forte salita per ganne, pendii e cengie erbose. Ale e Cristian su ripidissimi pendii erbosi si portano fin quasi alla cresta sommitale, mentre il mio percorso è più problematico. La verticalità comincia a farsi davvero tosta, ed è tutto un calcolo da fare passo dopo passo: fortunatamente gli appigli son quasi sempre sicuri, e posso permettermi a più riprese, dopo un continuo aggiramento, di salire sulla cresta. Già, la cresta, perchè il "piccolo Cervino" altro non è che la prima e più vistosa punta di una bella crestina rocciosa che adduce all'anticima del Monte Martica... il punto più critico è un canale di sei-sette metri sempre su misto, ma prevalentemente formato da porfido marcio. A sinistra, peraltro, sembra esserci anche un canale erboso più semplice, ma per arrivarci occorreva un traversino comunque piuttosto esposto. 
Finalmente sbuco quasi in cresta, dove Ale e Cristian mi attendono, e coi quali, affrontando le ultime roccette e canalini, raggiungo in breve tempo l'anticima.
Il passo è lì sotto, pochi metri alla nostra destra, ma direi che la partita è definitivamente vinta, e il diavolo sia stato preso per le corna.
  Non resta che lo strappo finale per la vetta, il quale con la fatica e tensione accumulate richiede ancora un discreto sforzo. Solo ora possiamo respirare l'aria buona e amichevole della Martica, dei suoi sentieri più frequentati, e che tanto amiamo... In totale (o quasi) relax procediamo poi per la punta panoramica, quindi scendiamo per la cresta sud-ovest, risalendo poi ancora il Monte Chiusarella, dal quale non resta che puntare alla Rasa, dove Ale ha la macchina. Anzichè dirigerci, però, a Pian Valdes decidiamo di affrontare la bella e diretta discesa della valle del Des, in un bellissimo bosco misto di larici, betulle e castagni che in breve ci porta a destinazione.
Grazie ad Ale e Cristian per la precisa collaborazione e il bellissimo ed emozionante pomeriggio "casalingo".

Ma... non dimentico nessuno?

"GRUFF!" :)


NB. La salita è da affrontarsi, per chi lo volesse, con la massima attenzione data la verticalità ed esposizione quasi continua, specie nella sua parte più alta. La cresta rocciosa che ho aggirato presenta una roccia compatta ma liscia, con difficoltà che valuto dal IV-V° in su. Altrove, dove più appigliata, della roccia non è sempre bene fidarsi in quanto è letteralmente marcia e ce la si ritrova spesso in mano... dunque massima cautela e rispetto.


froloccone
 Nulla da aggiungere, Emiliano ha già relazionato perfettamente la difficoltosa salita, fatta in alcuni punti di pendenze che si aggirano, vicine, secondo me  ai 50°!!! L'ambiente veramente selvaggio e l'assenza quasi totale di traccia umana ne fanno un itinerario unico, meraviglioso e allo stesso tempo "diabolico". Queste tre parole descrivono perfettamente l'anima della Martica, e per questo ringrazio i mie due compagni di avventura, con cui vi sono entrato.  Alla prox.

Tourengänger: Poncione, froloccone, ramingo


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (8)


Kommentar hinzufügen

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 15. April 2014 um 08:32
Bravi,
alpinismo di scoperta!
Usare le capacità acquisite per seguire sogni in valli e versanti sconosciuti.
Vale molto di più del Pesciora!!
Ricorda, per certi versi, qualcosa della Corsica.
Chissà le vipere d'estate.....
Daniele

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. April 2014 um 22:02
Grazie Dani,
hai senz'altro ragione, per quanto mi riguarda: chissà quanti luoghi meritevoli ed affascinanti come questo aspettano ancora il loro momento di "riscoperta".
Quanto alla Corsica... direi che l'elenco dei luoghi cui la Martica suggerisce parziali analogie (hanno già detto Australia, Irlanda, Arizona, New Mexico) grazie a te si allunga. :)
Per le vipere sicuramente un ottima zona nel periodo estivo.

Grazie, ciao

Menek hat gesagt:
Gesendet am 15. April 2014 um 09:43
Urca bagaj, votre si macc... però bravi!
Domenico

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. April 2014 um 22:04
Grazie Domenico,
un saluto. :)

gbal hat gesagt:
Gesendet am 15. April 2014 um 14:27
Letto, riletto.....ora devo digerirlo e poi, magari con la giornata giusta x la Martica, provarlo.
Bravi: tre Cavalieri contro il Demonio.

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. April 2014 um 22:08
Grazie Giulio,
sono certo che possa piacerti. Ovviamente, ripeto, ti metto in guardia da questa roccia un po' infida, nel caso fossi intenzionato ad avvicinare corni e piccoli cervini vari...

Ciao

bigblue hat gesagt: i tre ingaggiosi...great!
Gesendet am 15. April 2014 um 22:27
BRAVI.....BRAVI....BRAVI.......tra Diavoli e Giganti buoni, passando per il piccolo Cervino, grande emozione-tensione nel leggervi, assolutamente di mio gusto, "non solito" e molto alternativo.....sicuramente più impegnativo di cose più conosciute, mi ripeto e confermo.... Gran bello spirito vi anima.....continuate così...ingaggiati alla grande....complimenti è poco....complimenti tripli:()))!
Pia

Poncione hat gesagt: RE:i tre ingaggiosi...great!
Gesendet am 15. April 2014 um 23:45
Ciao Pia,
grazie per i tuoi graditi e sinceri complimentoni.
Mi chiedevo in invernale cosa possa essere questo luogo... e per un'amante dei canali come te potrebbe rivelarsi una bella - benchè ostica - sorpresa. Saranno si e no 400-450 metri di dislivello, però... ;)

Ciao


Kommentar hinzufügen»