Giro delle cime del Massiccio Martica - Chiusarella
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Ultimo giorno dell'anno.., Anna ha un impegno di primo mattino, faccio colazione con lei ed alle 7,35 sono già fuori casa. Non è che abbia le idee ben chiare su dove andare. Intanto salgo al ripetitore, scendo a Pian Valdes e poi salgo al Chiusarella per il sentiero che taglia i tornanti. La vista oggi dalla cima è eccezionale: cielo terso, cime ben visibili e nebbia sulla pianura e sui laghi. Scendo dal sentiero a Nord e salgo alla Cima Gallina. A questo punto mi viene l'idea di un anello che colleghi le varie cime del gruppo Martica - Chiusarella. Dal passo salgo al Fortino Occidentale, è da un po' che non passo da qui, il sentiero è veramente disastrato: vi sono centinaia di alberi schiantati, perlopiù querce, alcune sembrano cadute da tempo, le tracce che contornano i tronchi lo testimoniano, ma altri sembrano essersi abbattuti da poco ed un ravano per aggirarli è d'obbligo. Salgo alla Punta Rossotti, compilo il libro di vetta e poi, invece di scendere alla Strada Militare seguo il crinale, raggiungo il ripetitore e il Monte Vasera, "cima" segnalata da un ometto con bastone, dovrebbe essere la sommità più alta della Martica, anche se la differenza di altezza fra le varie elevazioni è solo di qualche metro. Sempre percorrendo il crinale arrivo al Fortino Orientale. Un paio di foto ai presepi quindi scendo al Pass del Diaul da cui risalgo al Monte Muraccio, l'anticima orientale della Martica, un paio di foto e poi proseguo fino alla vicina elevazione caratterizzata da grandi e scenografici Tor porfirici. Breve sosta poi decido di tornare, ritorno al Pass del Diaul da dove devio a sinistra per prendere il sentiero che, tagliando il versante, mi ricondurrà alla Forcella della Martica. Il sentiero è tutto sommato in buone condizioni, c'è giusto qualche albero abbattuto ma molti meno che lungo la salita al Fortino Occidentale. Breve tratto sulla Strada Militare e poi salgo al Chiusarelletta, scendo ed a questo punto decido che per concludere non mi resta che raggiungere lo Sgarbazz. Raggiungo il cancelletto all'inizio del Sentiero delle Roccette, prendo subito a sinistra il taglio che mi porta sul crinale dello Sgarbazz che in breve raggiungo, proseguo fino all'incrocio con la stradina che mi porta al di sopra del Sass de la Scigueta, continuo fino all'Alpe Ravetta e poi per il sentiero 14 ritorno a Bregazzana.
Gran bel giro con tempo splendido e temperature primaverili. Gli Ellebori stanno iniziando a fiorire e appaiono già le prime foglie, ma non ancora i fiori, delle Primule.
Gran bel giro con tempo splendido e temperature primaverili. Gli Ellebori stanno iniziando a fiorire e appaiono già le prime foglie, ma non ancora i fiori, delle Primule.
Tourengänger:
paoloski

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