Gletscherhorn 3107mt - il primo tremila di quest' anno
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Un tremila veramente SUPER
Finalmente un tremila … Certo ci siamo andati vicini di recente, ma l’ altimetro non aveva ancora segnato un 3 nelle migliaia per questo 2013 (non per tutti, c’e’ chi c’e’ arrivato e chi lo ha passato di molto …).
Era nella lista dei “da fare” almeno da un anno, dopo averla vista salire da Levataccia (che scherzosamente chiamiamo da Engadina, di quando si fanno 2h-2h:30 di auto), ritrovo alle 5, ovviamente colazionati, il nostro solito bar è ancora chiuso. Alle 7:00 siamo al grande parcheggio di Juppa, solo un’ altra auto parcheggiata a quest’ora, siamo a Q1980, la strada prosegue fino al paesino di Juf a 2120mt. Siamo in ombra, e fa freddo, ma veramente freddo, +4°, ci copriamo con pile e guanti, qualcuno azzarda anche il berretto (saremo in ombra fino quasi alla cresta finale). Alle 7:15, zaino in spalla. Cosa sappiamo del nostro percorso di oggi ? Che faremo andata e ritorno sullo stesso percorso, che percorreremo la lunga Val Bergalga, che la vetta dista ben 7.5Km dal parcheggio, che i primi 3.3Km sono su sterrato (strada chiusa al traffico), e che a Q2350 circa, lasceremo il sentiero che sale al Bergalapass, per salire per sfasciumi e nevai alla sella che separa il Predarossa dal Gletscherhorn e per cresta alla vetta. Dal Bergalapass si può scendere in Val da la Duana, quindi in Val Maroz a Casaccia, oppure risalire al Pass da la Duana e scendere sempre in Val Bregaglia ma a Soglio / Bondo, oppure scendere in Val da Roda e quindi in Val Madris. Il freddo si fa sentire, notiamo subito che le assi di un ponticello sono ghiacciate, anche l’ erba nei prati presenta i segni del ghiaccio notturno. In 40min siamo all’ Alpe Olta Stofel (Alp Hinterbergalga), gli animali sono già al pascolo, e nell’ alpe che funziona anche da ristoro, iniziano le attività della giornata. Lo sterrato finisce ed inizia il sentiero, ben segnalato, che sale al Bergalapass Q2790. A Q2350 o Q2360 si deve abbandonare il sentiero, per deviare decisamente a sinistra, la vetta inizia a farsi vedere ed anche la sella. Lungo il sentiero ci sono delle tracce di ometti, anche più di un ometto, segno di dove deviare e che non c’e’ un percorso segnato per salire, la direzione è evidente. Inizia un tratto bello ripido, in gran parte su sfasciumi ed erba. Proseguendo, l’ erba termina, quindi solo sassi e sfasciumi, resi viscidi dalla ghiacciata notturna. Le pendenze sono piuttosto importanti, a Q2800 troviamo degli ometti e ci fermiamo per una pausa, gli amici mi aspettano per ricompattarci. Merenda e via si riparte.
La via come detto non è definita, in pratica si segue una conca tra la spalla NO del Predarossa e quella del Gletscherhorn, nella parte centrale ci sono dei nevai (molto meno estesi di quelli trovati da Paolo e Gimmi oggi volano ed arrivano in vetta poco prima delle 11:00, poi Roberto ed il Barba, io arrivo corto di fiato alle 11:20. Da poco prima della sella, siamo baciati dal sole, la temperatura è gradevole, lo spettacolo MERAVIGLIOSO !
Gletscherhorn 3701mt, cresta finale
Niente croci, un grosso ometto di sasso che alla base nasconde la gamella con il libro di vetta. Ci sono molte nuvole, ma la vista è molto ampia in tutte le direzioni. Sotto di noi i laghetti de la Duana, con l’ imponente mole del Piz Duan, vicinissimo alla nostra posizione. Ancora più vicino la torre del Pizzo Predarossa, dove notiamo le funi del percorso attrezzato che permettono di risalirlo. Abbastanza impressionante, anche se qualcuno di noi (ardito) azzarda la voglia di salirlo. Poco oltre ol Piz Piot e Piz Turba, altri due tremila fattibili, già nel mirino. Allargandosi un po’ domina il Bernina, ma anche il Badile, il Passo del Maloja con il primo laghetto, e moltissimi ghiacciai: Albinga, Bondasca, Cengalo, Forno.
Girandoci verso O il Pizzo Galleggione, verso N, vediamo la lunga Val Bergaglia, il Tscheischhorn (altro tremila da fare), e la ingombrante ed imponente mole del Piz Platta, con i suoi quasi tremilaquattrocentometri, con un cappello di neve fresca, e spero proprio che ad Ivan ( Peccato per le nuvole, molte cariche d’ acqua e posizionate sotto le cime più alte, comunque siamo in una gran bella posizione. Pranziamo in vetta, coperti anche se al sole, finiamo con la giusta dose di alcolici per la discesa. Alle 12:30 iniziamo a scendere, io ultimo per fare una bella panoramica a 360°. Scendiamo belli veloci, avevo sovrastimato il mio tempo di salita, contavo di essere in vetta non prima di mezzogiorno, 12:15, invece e nonostante centinaia di pause-fiato in 4:05 ero con i piedi a 3107mt. Alle 13:40 siamo al sentiero del Bergalapass, scendendo abbiamo deviato parecchio rispetto all’ andata, come prima cosa abbiamo percorso tutti i nevai nella conca, scendendo di tacco non si scivolava troppo, ed è certamente meglio che lo sfasciume, poi abbiamo seguito i pendii erbosi il più possibile, anche in questo caso decisamente più stabili. Dal sentiero scendiamo all’ alpe Hinterbergalga a Q2074, incontrando varie persone, è una zona turistica, ed il sentiero che percorriamo è denominato “sentiero delle marmotte”, ci sono pannelli esplicativi multi-lingue con habitat e vita di questi simpatici animali. A dire il vero salendo di marmotte nemmeno l’ ombra, scendendo qualcuna in più, ma non molte, ci sono altre zone dove ne abbiamo viste molte di più. In ogni caso è interessante e la lettura dei pannelli rende meno noioso il tratto di oltre 3km per tornare al parcheggio. Alle 15:20 ritorniamo al parcheggio a Juppa, ora ben affollato, in una fontana vicino ad un parchetto giochi, possiamo dissetarci e pucciare i piedi che ringraziano e godono di tanto beneficio. Da qui possiamo ammirare di nuovo la lontana e bella conquista di oggi, qualche ora fa eravamo sul quel piccolo tetto del mondo … troppo bello !
Giorgio
Vista da Paolo - ( Questa volta , merito delle ferie, ci possiamo concedere un'uscita di sabato. Devo dire che avere poi la domenica di stacco prima del lunedi' lavorativo non e' male. Il meteo ci ha permesso di assaporare il panorama a 3.107 metri .
Veramente bello e ,nonostante la temperatura intorno ai 17 °C,abbiamo potuto pranzare in vetta con la possibilita' di avvisare telefonicamente a casa. Paolo
Vista da Roberto - (
Rientro dal mare, una bella settimana di relax e bagni, proposta di Giorgio per me nuova, breve visione delle relazioni che ne parlano, e via … no dubbi accetto subito, certo poi l'ozio di un mese si è fatto un pò sentire, ma benissimo così, posti meravigliosi e cima spettacolare. Roberto
Vista da Gimmy - (
bella la proposta di Giorgio di fare questo tremila .in una valle con panorami veramente molto suggestivi .guardando alcuni scorci sembra veramente di guardare una cartolina,
Vista da Luciano - (
Che dire! un'altra bella escursione azzeccata del gruppo, bellissima cima molto panoramica, ma poco frequentata dagli amici di Hikr.
Dopo la pausa caffè, foto di vetta, siamo scesi scivolando ogni tanto sui pendii di neve, divertendoci ricordando anche la gioventù, che sta passando ...
Altre foto, diario, tracce sul nostro sito www.girovagando.net escursione # 171
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