Gletscherhorn (3107 m) da Juppa
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Ritorno dopo 11 mesi nella Val Bergalga per scalare un altro tremila che da tempo attira la mia attenzione.
Inizio dell’escursione: ore 6:03
Fine dell’escursione: ore 13:40
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1019 hPa
Temperatura alla partenza: 8°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 4200 m
Temperatura all’Alp Bergalga, ore 12.30: 18,5°C
Temperatura al rientro: 25°C
Alba: 5:51
Tramonto: 21:04
Alle 20.16: fase di luna piena
Oggi la sveglia suona alle 3:00. Arrivo a Juppa (Val d’Avers) alle 5:50. Sono il primo a parcheggiare, poco sotto il paesino, ad una quota di 1978 m (ampio parcheggio gratuito, servizi e area barbecue con giochi per i bambini).
Si vede già la vetta che desidero raggiungere: alle 5:56 si accende, illuminata dal sole; è una bellissima giornata, serena e molto calda. Noto che lassù c’è ancora molta neve. Provvedo immediatamente a cambiare l’attrezzatura: tolgo dallo zaino la mantellina e carico la piccozza. I ramponi sono già sul fondo del sacco.
Parto poco dopo le sei seguendo la sterrata alla sinistra dello Jufer Rhein, che corrisponde al sentiero didattico sulle marmotte “Murmata” (Murmata = marmotta nel dialetto di Avers) gestito da Viamala Turismo.
Vedo e leggo molti pannelli didattici, ma di marmotte oggi ne vedrò veramente poche. A giudicare dalle università coinvolte sembrerebbe un lavoro molto serio: il Dott. Fredy Frey-Roos e Ute Bruns (biologa) dell’Istituto di Ricerca di Ecologia della Selvaggina dell’Università Veterinaria di Vienna sono i responsabili della ricerca. A questo progetto triennale sulle marmotte hanno collaborato anche le seguenti università: Philipps-Universität Marburg (Germania), Colorado State University (USA), University of Sydney (Australia), Università degli Studi di Milano (Italia).
Per percorrere più velocemente questa stradina sterrata (ca. 3,3 km fino all’Alp Bergalga con un dislivello di un centinaio di metri) sarebbe utilissimo un rampichino. È una sorta di marcia d’avvicinamento, per fortuna ancora all’ombra. Incontro una sola persona; si tratta dell’alpigiana, che gestisce anche una specie di agriturismo. Munita di trolley: va a fare la spesa a Juppa. Dopo circa 45 min di cammino con passo accelerato raggiungo l’alpeggio. Da qui ci vogliono 2 h per raggiungere il Bergalgapass, e 6 h per arrivare o a Casaccia o a Soglio. Mi occorreranno altri 55 min per giungere alla deviazione posta a 2365 m. A questa quota abbandono il sentiero per il Bergalgapass e svolto a Sud-Est risalendo il pendio alla sinistra del Piz Murgiröl Bach. Non ci sono segnavia, tuttavia si scorgono alcuni mini-ometti di pietra e in alcuni punti anche evanescenti tracce di sentiero. Oggi la visibilità è ottima, per cui non ci sono problemi di orientamento. Sul versante alle mie spalle posso ammirare lo Tscheischhorn (3019,1 m), conquistato l’anno scorso e il calcareo cupolone del Bergalga-Wissberg (2980 m). Man mano aumenta la quota i nevai si fanno sempre più estesi. Sono ancora all’ombra; il sole arriva alle 9:30. A questo punto decido di calzare i ramponi. Non che siano indispensabili, tuttavia mi permettono di “far presa”: ho l’impressione che ogni passo renda di più. Verso i 2900 m di quota il paesaggio diventa sublime. La sella è a pochi minuti di cammino; il versante NE del Gletscherhorn è ora perfettamente illuminato dal sole: è uno spettacolo per gli occhi, una cartolina!
Gletscherhorn (3107 m)
Alle 9:42 raggiungo il giogo (2987 m): mi posso affacciare sulla Val da la Duana; da questa valle un sentiero scende dapprima al Lägh da la Duana (2466 m), quindi continua attraverso la Val Maroz fino a Casaccia, in Val Bregaglia. A NE della sella si innalza l’impressionante piramide del Piz Predarossa (3083 m). Il toponimo rispecchia la sua caratteristica: “pietra rossa”. Un’attenta osservazione mi permette di vedere delle funi di sicurezza che seguono la cresta SW fino all’omino di vetta. È possibile che vista da qui sembri più difficile ed esposta di quanto non lo sia in realtà, comunque ammetto che mi fa paura!
Preferisco seguire il più invitante costone innevato della cima al suo fianco, che in circa 15 min mi permette di raggiungere l’omino di vetta del Gletscherhorn (3107 m): geschafft!
Apro il libro di vetta ed ho la sorpresa di vedere che gli ultimi due alpinisti passati da qui sono miei compaesani: com’è piccolo il mondo!
Manco a dirlo, il panorama è imponente: la montagna che più di tutte mi affascina è il Pizzo Badile (3308 m), situato a circa 11 km a Sud. Mi presenta la sua incredibile parete Nord: 700 m di strapiombo sul Vadrec dal Cengal.
Alla stessa distanza, ad Est, si distingue il villaggio di Maloja con il Lago di Sils e la località di Isola (1812 m), che ho raggiunto innumerevoli volte sia con il windsurf sia con gli sci di fondo.
Come d’abitudine, in discesa sfrutto il più possibile i nevai, con qualche improvviso sprofondamento in una buca, che per fortuna non mi provoca nessun danno. In 1:50 h giungo di nuovo all’Alp Bergalga. Desidero assaggiare il formaggio di quest’alpe. Sbadatamente mi siedo ad un tavolo riservato all’alpigiano, una sorta di “Stammtisch”. Vengo energicamente ripreso dalla padrona di casa, che “per oggi farà un’eccezione, ma che non si ripeta più!”
Pranzo con una gallina sotto il tavolo; ci pensa lei alle briciole: non capita tutti i giorni! Buono il formaggio, anche se non entusiasmante.
Alle 13:00 riprendo il cammino lungo il sentiero didattico delle marmotte, che rigorosamente fanno siesta.
Anche questa volta l’escursione in Val Bergalga mi ha pienamente soddisfatto.
Il Gletscherhorn, che a dispetto del nome non presenta più un ghiacciaio, ma solo estesi nevai, offre un ricco panorama sulle prestigiose cime della Bregaglia.
Bellissimi gli insediamenti di origine Walser risalenti al XIII secolo.
Tempo totale: 7:40 h
Salita: 4 h
Tempi parziali
Juppa (1978 m) – Alp Hinterbergalga (2074 m): 45 min
Alp Hinterbergalga (2074 m) – Sella tra il Piz Predarossa e il Gletscherhorn (2987 m): 2:55 h
Sella tra il Piz Predarossa e il Gletscherhorn (2987 m) – Gletscherhorn (3107 m): 20 min
Dislivello in salita: 1129 m
Sviluppo complessivo: 15,6 km
Difficoltà: T3+
Coordinate Gletscherhorn: 763.215 / 139.550
Copertura della rete cellulare: numerose zone senza campo; buona dalla sella alla vetta.
Libro di vetta: sì
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