Invernale al Pizzo Torrenzuolo 2380m........., ma non per tutti!!!
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Alla partenza da Fraccia, il Capanatt-Bradipo, super esperto della zona e che è stato qui la scorsa settimana, opta per i ramponi, viste le temperature, e così in 3 lo imitiamo, mentre Beppe preferisce le ciaspole e Massimo (61) va solo con gli scarponi, visto che ha dimenticato i ramponi. Fino al bivacco Gusmeroli seguiamo il sentiero nel bosco, in effetti più ghiaccio che neve. Il bivacco è posto in un luogo soleggiatissimo e con un bel panorama su tutte le cime della Val Masino. Dopo una breve sosta proseguiamo e qui inizia il bello; dapprima vi è un tratto molto ripido e che ieri era ancora piuttosto duro, per cui i ramponi vanno benissimo; arrivati a quota 2000 circa, Max decide di mollare; la cresta vera e propria non è ancora iniziata, ma il pendio alla ns. destra è bello ripido, e lui non se la sente, nonostante i ramponi. Resterà lì ad attenderci, facendo dei brevi su è giù per non raffreddarsi troppo, ed altre persone sopraggiunte nel frattempo al bivacco lo vedranno in lontananza chiedendosi dubbiose cosa stesse facendo quell'individuo. A quota 2150 circa c'è un primo grosso ometto, e da lì comincia la cresta vera e propria; fatta con la neve come l'abbiamo trovata noi, non è niente di trascendentale ma non è neanche banale, occorre passo fermo e certamente non bisogna guardare troppo a dx. o sx., Max ha fatto proprio bene a fermarsi. Procediamo un pò spezzettati; io, Beppe e Massimo più avanti, poi Alberto e più dietro Gabri, con Suni che ad un certo punto lo pianterà in asso arrivando in vetta un bel pò prima di lui. I ramponi vanno bene, anche se Beppe procede con le ciaspole, con qualche difficoltà nel finale, e Massimo, certamente il più esperto di tutti, viaggia in piena tranquillità anche solo con gli scarponi, e ad un certo punto fa da apripista. Procedendo con la dovuta cautela in qualche punto, alle 11.15 arriviamo in vetta. Il panorama è notevole, spaziando da tutte le cime della Valtellina, alla parte alta del Lario fino ai 4000 vallesani. Dopo che è arrivato anche Gabri, facciamo le foto e iniziamo la discesa; Beppe ora mette pure lui i ramponi, molto più sicuro. Scendiamo senza inghippi fino a dove Max ci attende; oggi lui è stato l'organizzatore, il nostro Desio ( anche se non troppo Ardito, he he he) che ci ha attesi con pazienza.
Al bivacco, dove troviamo anche degli amici conosciuti al raduno di ottobre 2011 dell'Alp de Volt, relax totale al sole sulle belle panche all'esterno. Poi, dopo che io ho schiacciato dieci minuti di pisolino nelle brande all'interno, ripartiamo per la discesa finale, dove bisogna stare solo attenti all'insidia ghiaccio in alcuni punti del bosco. Un grazie come sempre a tutti gli amici per la ennesima bella giornata trascorsa assieme in montagna.

Un bravo al nostro mister...........Max per l'ottima scelta.
Come sempre un grazie ai cari amici per la bella giornata trascorsa assieme in montagna.

Settimana di mail , analisi del meteo e del gelo previsto, varie mete.. alla fine si decide per
andare in Val Tartano al Pizzo Torrenzuolo.
Il Bradipo,esperto "abitante" della zona manda moniti e strali su tutto, meteo,cresta etc
e cerca di spaventare l'elefante!
Saliamo da Fraccia con i ramponi su giusto consiglio del Bradipo e arriviamo senza
problemi dopo aver superato il bosco bello in ombra al Bivacco Gusmeroli
che è situato in una splendida posizione molto panoramica e super soleggiata.
La giornata è super! Neanche una nuvola e tutto sommato neanche troppo freddo.
Una breve pausa e poi si riparte per salire verso la cresta. La cresta bisogna guadagnarsela
con una salita su un ripido pendio che passa nel rado bosco.
Arrivati all'inizio della cresta l'elefante si arena e noi proseguamo spediti su rapidi pendii e
con la cresta che pian piano si assottiglia.
Al primo ometto Beppe,Massimo61 e Ivan proseguono decisi. Aspetto il Bradipo e medito
sul da farsi dopo aver a fatica trattenuto Suni che vuole proseguire.
Il Bradipo decide di proseguire,Suni guarda impaziente gli amici avanti e allora si va.
La cresta si fa sottile, in alcuni punti ripida e richiede attenzione e passo sicuro
ma oggi la neve tiene bene.
Dopo un po Suni,come al solito allunga e sale decisa verso la vetta che ormai e vicina.
Arrivo in breve in vetta al Pizzo Torrenzuolo dove Suni e gli amici mi aspettano
e ci congratuliamo per la bella cresta percorsa
e la stupenda vetta raggiunta!. Si perchè la vista da quassù oggi è davvero favolosa !
Nemmeno una nuvoletta, vista a 360°, un numero infinito di cime !
Vicino le belle vette del Pizzo Gerlo e Monte Seleron, le belle cime della Val Tartano,
poi il Disgrazia, le cime della Val Masino,etc..
Foto di vetta e a Suni,unica cagnolita oggi salita in vetta al Pizzo Torrenzuolo!
Poi iniziamo la discesa, che più della salita mi aveva fatto pensare sul da farsi, ma
che in realtà non crea problemi.
Con la dovuta attenzione ma senza nessuna apprensione
si scende e in breve raggiungiamo l'elefante che ci aspetta impaziente e ha già fatto
100 su e giù per non raffreddarsi troppo e non far calare l'appetito!
Al Bivacco Gusmeroli ci sistemiamo fuori e baciati da un bel sole facciamo una
gradita e abbondante sosta pranzo non facendoci mancare nulla, nemmeno
dell'ottimo vinello anche se non ci sono documenti fotografici!!
Poi dopo una rilassante e allegra pausa scendiamo a Fraccia e concludiamo questa
bellissima giornata in montagna!
Tutto perfetto, la meta, il bivacco,la cresta, la cima, l'allegra compagnia degli amici!
E come sempre un grazie a Suni,anche oggi perfetta compagna di escursione!
Alla prossima
Gabri
Vista da Alberto: Pizzo Torrenzuolo: il tratto di cresta che parte dai 2100 è un' invernale conosciuta ai locali,percorso mai banale,affascinante per chi è abituato a tali suggestivi scorci che strapiombano con verticalità impressionante ad ambo della cresta....impressionante per chi non non è abitudinario in tali ascese....ascese dove in vetta non vi è una croce ma nemmeno l'affollamento come in molte cime conosciute ai più....ecco la ragione per la quale non si trovano relazioni specifiche al caso. Da questa vetta il panorama è vasto e inquietante sotto un certo aspetto e per coloro che si soddisfano nel percorrere creste ardite in invernale,vi è la possibilità di proseguire per il Pizzo Gerlo m.2470 e poi al Monte Seleron m.2519: non è impossibile.....ma nemmeno facile....ma solo per pochi arditi coscienziosi! Arrivare quassù a meno di 2400 m. in tali condizioni, è molto meno "facile" che salire a un 3000 m.!
Doveva essere una 2 giorni con i bambini a cui Paolo tiene dare questa possibilità di divertimento che io condivido con piacere. Sono idee fantastiche che apprezzo ma che pochi riescono ad accettare. La montagna,come ho già descritto,va vissuta appieno anche senza la pretesa di una cima o di una quota di maggior interesse. Purtroppo capita qualche in conveniente e tutto va a ramengo ma non la meta che viene accettata di buon grado anche da coloro che prospettavano una cima importante (a volte le cime meno conosciute hanno un perché.....fra questo la difficoltà nel raggiungerla!).
Ebbene a Bione mi trovo con Max l'Elefante delle Alpi,poi ecco arrivare Ivan,Beppe,Gabri....lo scoiattolo.....in alcuni casi (el caga sota delle Alpi he he he) e Massimo con i quali ci dirigiamo verso la Valtellina,poi in quella della val Tartano dove,giunti al paese omonimo,prendiamo a salire la ripida e stretta stradetta che ci conduce alla località di Fraccia.
Qui,l'auto dell'elefantone,che al và in retromarcia per parcheggià,l'ha cumincia a spusà de brusà: la friziun l'ha sè consumada almen della metà dumà a fa 30 metar de retro.....l'è propri impedì a fa certi manovre hi hi hi hi! L'aria frizzante -6° mi congela le dita,ma la lingua dello scoiattolo e le sue corde vocali,purtroppo no.....mai una volta che è senza voce!
Dato che oramai conosco il percorso e le condizioni di come posso trovarlo,metto i ramponi,esempio che viene seguito da Max,Ivan e Gabri,mentre Beppe sale con le ciaspole,preferisce aver meno pesi possibili sulle spalle (se avesse il mio zaino non andrebbe come va di solito) e Massimo....mi pare che li abbia dimenticati.....ma può permetterselo! In compenso il Max aveva la PICCA,tutto gasato per questo attrezzo che si capisce benissimo mai usato....da cosa?.....Ma uno che attacca la picca a ciondoloni.....è normale? Così interviene Massimo che la sistema in modo che non provochi danni agli altri in primis,poi al suo padrone che dimostra ben poca dimestichezza con tale attrezzo.
A guadar bene,ci sarebbe da fare una serie di corsi di vario genere per i soggetti che compongono il gruppo.....ma servirebbero a poco!
Partiamo alle 8,13, il sentiero entra subito nel bosco ma la speranza di vedere qualche animale selvatico risulta vana GRAZIE AGLI ESTENUANTI RICHIAMI VERSO LA SUNI da parte del suo padrone,la quale,avendone pieni i marron glassè,cerca di distanziarlo,i quale non ha ancora capito una beata mazza sul suo cane,mentre gli altri sì: se qualcuno si porta con se il Gabri.....a noi farebbe piacere e ringraziamo, alla Suni penseremo noi he he he!
In alcuni tratti di sentiero è ghiaccio vivo lo si vede benissimo,poi si comincia a notare la fresca neve,poca ma infida: fin che si può meglio salire con i ramponi e alle 9,25 siamo al Gusmeroli dove sostiamo e ci rifocilliamo prima di riprendere il cammino.
Pare che il suggerimento del Bradipo sull'usare i ramponi sia stata la scelta migliore,non solo,anche la zona piace a tutti: a volte non serve salire molto per avere panorami ampi oltre all'ottimo soleggiamento. Cerco nel limite delle mie conoscenze,di agevolare e dare possibilità a tutti di poter scegliere cosa fare,secondo le previsioni oltre alla forma fisica!
Alle 9,45 ripartiamo,dapprima sono in testa,poi passa Beppe che,sfiga vuole causa poca neve,vede delle tracce (che scendono dal pendio con pendenza di un buon 45°) che segue senza farsi problemi,mentre io ricerco sempre il percorso fatto dagli sci alpinisti che taglia con vari traversi e con pendenza molto più umana questo lungo pendio che mette a dura prova l'elefante con sotto i "ferri" antiscivolo ma non antisfondamento,che lo tranquillizzano.....oltre alla picca.
Giunti a quota 2100 si prende la prima parte di cresta che conduce all'ometto (ben visibile dalla baita) e qui.....l'elefante comincia ad avere nostalgia delle grandi praterie della lontana savana... ha ha ha,completamente in piano e senza scoscendimenti ai lati hi hi hi! Io,a pochi metri avanti comincio a sentire strani odori.....tipo quelli che si sentono passando vicino ad una fattoria....he he he e poi ecco che il Max comincia ad avere tentennamenti,lo rincuoro,dicendogli che fino all'ometto vai tranquillo (qualche albero lo ferma in caso di caduta....sul versante sud!) poi decidi.
Due passi e mi dice che rinuncia: non insisto,dopo tutto quando non ci si sente sicuri è meglio evitare,del resto son fatto così pure io. Questa cima ad esempio la posso fare in solitaria,come molte altre,mentre c'è chi non può permetterselo se non con la presenza di qualcuno su cui contare in caso di sfiga.....non è poca la differenza!
La capacità di muoversi in ambiente alpino senza il supporto di alcuno,non è da molti....e grazie a costoro che altri possono fare determinate cose anche se nonostante ciò vi è saggiamente chi rinuncia. Ogni uno di noi ha (o dovrebbe) paure e punti deboli a cui dobbiamo dare ascolto e imparare a non nascondere: LA PAURA FA RIFLETTERE....E TI SALVA!
Cosi lascio Max al sicuro e proseguo: giunto a tiro degli altri,avviso che Max ha deciso di fermarsi e ci ritroviamo tutti al primo ometto.....visione spettacolare.....cresta suggestiva che fa riflettere.... ed ecco che anche lo scoiattolo,il Gabri,pare voglia rinunciare e già mi conferma pure a me senza che io abbia detto qualcosa,dicendo: "allora noi scendiamo"! Dato che al pensiero di tornare indietro da solo,gli faceva smuovere quel po po di roba che aveva nelle viscere,voleva un "badante" a disposizione. Io nel frattempo filmavo,poi visionavo bene il tracciato e infine decisi che per salute he he he,era meglio defilarmi nel proseguire il cammino lasciando lo scoiattolo assorto nelle sue angosce (e forse anche da qualche kg di po po che già fuoriusciva dal canale di smaltimento ha ha ha ha ha ha.!!!!!)....e il fetente ha pure avuto il coraggio di dirmi: "e ma tanto mica li raggiungi".....se c'è qualcuno che per fifa al stà tacà al cù di chi al pò trar fora da un quai casin ha l'è lù: el scuiatul de Samarà! he he he
Dopo un po che cammino sento chiamare "Bradipooooooo"...io lo ignoro,dopo tutto scassa solo i marroni e non ha nulla di sensato da dire hi hi hi.....non sono mica la Suni,mi me ne sbati i ball!!!!!
Mi giro e vedo sto scassa balle che prosegue a distanza ragguardevole (lontanissimo.....fortuna vuole) poi Ivan gli risponde dicendogli di lasciare stare la Suni.....che sa bene ciò che fa,ma nel prestare attenzione a non mettere in fallo un piede.....con il rischio che raggiunga i suoi avi he he he.
Il Gabri,vedendo il Bradipone andare tutto tranquillo ha pensato bene: "ma se va quello,perché non devo farcela io".... solo i bigoli di turno possono pensarla in questo modo,rischiando di ottenere rogne a non finire....oggi ne abbiamo un esempio vivente....ma per quanto? ha ha ha!!!!
Comunque proseguo e gli amici che mi precedono hanno notato il mio arrivo e sostano per abbreviare la distanza più volte: io sosto per fare loro delle foto e filmato che risalta la difficoltà con le ciaspole....poi vi è l'ultima rampa finale che è stata allucinante.....in quei tratti non devi perderti via,se sbagli se fottuto! Giungo in vetta al PIZZO TORRENZUOLO alle ore 11,15 dopo ben 1 ora e 30 dalla baita Gusmeroli per un totale di 2,45 ore dall'auto. Credo che siamo stati dentro di gran lunga come tempistiche,tenendo conto che siamo in inverno (e oggi l'inverno lo si sente in modo particolare).
Non posso evitare di ammettere che l'adrenalina in tale ascesa,abbia fatto molto,essere quassù è più emozionante di un 3000 fatto finora,sia dal fatto che siamo stati i primi HIKRNIANI a salirlo in versione invernale e con attrezzatura mista (con e senza ramponi e ciaspole). La fatica e la pendenza tosta per la prima volta mi sta causando un crampo alla coscia....non dico nulla e con movimenti già provati,riesco a debellare il peggioramento di tale sintomo che in queste circostanze particolari,non è piacevole.
Oggi 16 marzo 2013 dal Pizzo Torrenzuolo si vedono cime spettacolari di cui ne cito alcune: Monte Rosa - il gruppo del Mischabel con l' Allalinhorn e il Dom che sono le vette più a ovest e ben riconoscibili - non manca la visione sulle cime dell'alto Lario con l'imponente mole del Monte Legnone e parte della val Chiavenna - ma ecco il gruppo granitico della val Màsino con il Pizzo badile e il Cengalo - la zona dello Scermendone - il Pizzo Bello - i Corni Bruciati - Monte Disgrazia - si prosegue sempre con le retiche e i sui scenari estasianti: Piz Roseg - Piz Bernina - Piz Argento e Zupò - Piz Palù - vetta di Rhon - Piz Combul e Teglio (il paese dei pizzoccheri) - e sempre più lontano va lo sguardo,verso est,dove si vede l'Aprica e l'Adamello - mentre un poco prima,ecco le vette principali delle Orobie: il Pizzo di Coca e Redorta a sud la visione è a dir poco suggestiva con in primo piano il Pizzo Gerlo - Monte Seleron - Cima Cadelle - il Pizzo Scala m.2427 imponente cima che fa temere,e alle sue spalle ecco che spunta la cima di Lemma.
I complimenti fatti nei miei confronti per il suggerimento dell'attrezzatura più consola,per la particolare meta e la zona circostante della Baita Gusmeroli non mancano: vi sono luoghi che hanno nomi e fascino che attirano numerosi escursionisti e sci alpinisti....vi sono altri luoghi da nomi insignificanti che non essendo citati dai molti frequentatori,non suscitano stimolo nell'andare a visionare....cosa più che sbagliata! Bisognerebbe tornare ad essere esploratori aprendo una cartina....puntare il dito sull'eventuale meta,magari lasciata in disparte perché non nota ai più: ecco cosa ci si perderebbe!
Da quello che noto e sulla base delle domande a cui seguono delle risposte positive,questa giornata è stata favorevole per l'ascesa al Pizzo Torrenzuolo: neve portante grazie alle temperature rigide,neve fresca che non formava lo zoccolo (un problema che solo i miei ramponi possono avere),assenza di vento (se ci fosse stato vento come il giorno precedente: SOLO GLI INCOSCENTI POTEVANO TENTARLA),sole a volontà e cielo terso! Massimo godimento!
Ebbene,dopo le consuete foto che spero daranno motivo ad altri di intraprendere tale ascensione,si decide per la via di ritorno mentre Beppe,saggiamente,si rampona: il Gabri comincia ad avvisare e pretendere come è di sua abitudine VERSO I SUI CONFRONTI che non lo si lasci da solo (mi ricordo male o scendendo dal Monte Lago cera il Bradipo ad assisterlo....),cosa che NON FA LUI verso gli altri (forse qualcuno lo ha mai visto salire o scendere con i più lenti?.....vale a dire ULTIMO? MAI e poi MAI lo vedrete....mazzata he he he he).
D'altronde ha sempre la strizza tra le mutande (e pannoloni he he he),quindi.....lasciamo al caso.....ma il Bradipone,stavolta prende la palla al balzo e parte davanti a tutti e anche abbastanza sciolto,non volevo assolutamente essere nei paraggi nel caso vi fosse un problema,lasciando agli altri la "patata" bollente....mi pare equo solidale fare un po per uno he he he!
Poi ci vuole un reporter che immortala la discesa di tale soggetto che ha movimenti da cronico impedito (poi ha da dire sull'elefante delle Alpi se affonda....): è una scheggia in salita ma in discesa.....è il suo punto debole,devo approfittarne he he he!
La discesa non è banale,bisogna lavorare bene di tallone o lateralmente e a volte la tenuta non sembra affidabile,ma in breve raggiungo Max che rimane stupito e incredulo che il Bradipo sia salito in vetta.....so bene che i molti non credono nelle mie attitudini.....e di tanto in tanto mi piace smentire tale modo di pensare.....riuscendovi e anche bene!
Ricompattati cominciamo a scendere e mi do alla libera discesa in fuori pista con Ivan che sta al mio passo e poi veniamo raggiunti da Beppe (l'elefantone è in buone mani,c'è il Massimo e il Gabri hoooooooi l'ho detta grossa hi hi hi).
Si nota del fumo,quindi la stufa è stata accesa e vediamo gente e a breve siamo alla struttura e veniamo riconosciuti solo grazie alla Suni (ha due ali al posto delle orecchie,ben visibili anche da lontano hi hi hi) e facciamo conoscenza con alcuni locali e una coppia che abbiamo conosciuto al primo ritrovo hikrniano al rifugio Alp de Volt.
Si estraggono le cibarie,io metto a scaldare ben 4 pezzi di focaccia e uno di pizza che spariscono a breve (e se vi fossero stati 2 o 3 piatti di pizzoccheri....sarebbero spariti anche quelli,ma nella panza dello scoiattolo).
Vini vari dal bianco al rosso,genepì,liquore alla liquirizia,amaro,torta e salumi coronano la stupenda giornata che ancora conferma la scelta fatta: verso le retiche il sole è pallido e il cielo velato,mentre qui,sulle Orobie la giornata è splendida ma,come sempre,vien l'ora di ripartire e verso le 15,00 ci si rimette in viaggio.....il Bradipo ovviamente (è scritto nello statuto....pare) è l'unico a tenere compagnia all'Elefante delle Alpi (mi tocca fare la parte di Annibale) che riesce a sfondare ben 2 (DUE) volte e affondare fino all'inguine.
La prima ne è uscito abbastanza rapidamente,ma nel secondo caso,se il Bradipone non era nei paraggi.....era ancora là! Mi piacerebbe vedere in questa situazione lo scoiattolo delle Alpi e lasciarlo alla mercè di se stesso.....sicuramente chiamerebbe l'esercito e la marina.....però se non gli funzionasse il cellulare.....meglio ancora he he he!
Poi entriamo nel bosco e la neve comincia ad essere poca e dura.....Max non ha ancora i "ferri" del mestiere e gli suggerisco che sarebbe meglio.....ma insiste,poi giunto al traverso con ghiaccio lo avviso di stare a monte: STARE A MONTE,VUOL DIRE SALIRE IL FIANCO DEL PENDIO NON INNEVATO PER EVITARE IL GHIACCIO,ma genialmente preferisce compiere l'ardita impresa....mi rigiro per riprendere la marcia e alle mie spalle sento hooooo (tonfo che fa tremare la terra).....ma allora non capisce un c....pure lui,come il Gabri.
Mi domando perché sono ostinato a non mollarlo,magari presterebbe più attenzione: gli ripeto di mettere i ramponi,ma insiste....più avanti e ci incamminiamo ma al successivo tornante.....hooooo (tonfo....e DUE,vediamo se riusciamo a vedere il finale....il TERZO) allora comincio a mandarlo via al cu....spiegando che è meglio 10 minuti per mettersi in sicurezza che 4 o 6 mesi con gamba ingessata,braccio spezzato e uscita della clavicola o altri gravi elementi che permetterebbero al soggetto,di non andare in montagna per il doppio del periodo.....e sì,perché dopo la prima guarigione,la moglie provvederà a rompergli qualcosa come punizione per non avermi ascoltato.....e farebbe bene he he he he he!!!!!
Giungo al parcheggio mi domandano di Max (permettetemi: mi pare giusto lasciarlo solo con il suo inquilino del piano sottostante per espletare i bisogni fisiologici hi hi hi.....o devo assistere?) rispondo che è qui,si è fermato per bisogni inderogabili e alle 16 siamo alle auto,baciati ancora dal sole caldo.
Salutati gli amici,noi ce la prendiamo comoda e decidiamo di farci una fresca birra (e stuzzichini....oggi il Max ci dava dentro) in quel di Delebio,un locale tranquillo.
Oggi è stata una giornata particolare,che ha messo alla prova le sensazioni che ogni uno di noi sentiva,trovandosi a dover fare delle scelte,a volte difficili ma doverose,a volte errate e poi corrette,rinunciando e poi affrontandole,ma ad ogni modo,l'essere soddisfatti per aver fatto la giusta scelta!
Ciao a tutti e alla prossima!
massimo61
Ritorno dopo due settimane di assenza per PIL nel gruppo gli amici mi portano in val Tartano una valle per me sconosciuta . Mi fanno conoscere il bivacco Gusmeroli splendido balcone sulla val Tartano poi su consiglio di Massimo andiamo su una vetta molto panoramica vista a 360° dal Rosa all'Adamello etc . Per fortuna la neve non era ghiacciata dato che avevo stupidamente dimenticato a casa i ramponi rischiando di compromettere la gita .
grazie agli amici per questa bellissima giornata di sole , neve ,e panorami
ciao Massimo61
Massimo Come descritto nel titolo per me la vetta del Torrenzuolo resta inviolata, la cresta vista da sotto sembra insidiosa e preferisco fermarmi per non rendere un calvario la salita agli amici, al ritorno l'affermazione del mio Annibale
ivanbutti mi rincuora e non mi provoca alcun rimorso " Max hai fatto bene a fermarti".
Per il resto complimenti al Bradipo per aver scovato questo altro angolo di paradiso dove è sito il bivacco Gusmeroli e grazie di cuore agli amici per avermi fatto trascorrere l'ennesima giornata in serenità e allegria sulle tanto amate montagne.Come ultima nota di cronaca oltre alle difficoltà della cresta non trascurerei anche l'impegno fisico necessario per superare lo strappo a monte del Gusmeroli un nuovo muro del pianto in miniatura.
Ciao a tutti e alla prossima.
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