Baita Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881 e Pizzo Torrenzuolo m.2380 (SO)


Publiziert von Alberto , 30. Oktober 2012 um 16:01. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:21 Oktober 2012
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 806 m
Strecke:Fraccia m.1360 - baita con acqua situata prima di arrivare all'alpe Torrenzuolo m.1794 da qui seguire i pali,l' ex agriturismo rimane a sinistra e non si vede - baita Gerlo - Bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881 loc. Mont Còch - primo grande ometto a quota 2190 circa, situato sulla cresta per il Pizzo Torrenzuolo m. 2380
Zufahrt zum Ausgangspunkt: Milano - S.S. n° 36 dello Spluga - Lecco - Colico - S.S. n° 38 dello Stelvio - Morbegno - Campo Tartano - Tartano: prima di superare il cimitero, a sinistra,non segnalata vi è la strada (in parte con pendenza accentuata) che sale a Fraccia, asfaltata con buone possibilità di parcheggio in zona tornanti, poi per un breve tratto prosegue in bitume e per 500 metri sterrata, terminando al parcheggio di circa 7/8 posti
Unterkunftmöglichkeiten:bivacco Baita Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881 loc. Mont Còch sempre aperto: stufa a legna anche per cucinare,no gas,acqua all'esterno,da usarsi anche per lavare le pentole,all'interno non vi è il lavello
Kartennummer:kompass Parco Orobie Valtellinesi

 

Vista da Alberto: Andrea in largo anticipo,mi dice che vuole fare qualcosa per questa domenica,gli confermo che ci sono e lo avviso di un posto nuovo anche per me in Valtellina: è vero che domenica andare per questa valle è un disastro,ma con giornate strepitosamente assolate,ne vale lo stress,moderato,considerando che siamo vicini a Morbegno. Ci troviamo a Bione alle 7,00 orario elastico ma considerando la meta principale,va bene così. Con Andrea,Giuseppe e Pozzino (come lo chiama Andrea) ci dirigiamo in val Tartano,una lunga strada ombrosa ci conduce prima al bel paesino di Campo sorto in un luogo dove il sole batte anche d'inverno,inoltre possono godere del panorama sulla val Masino. Da qui proseguiamo per Tartano che il sole lo vede per poche ore. Poi saliamo l'erta stradetta che conduce a Fraccia da dove parte il sentiero.

La temperatura costringe chi più,chi meno a coprirsi con tutto ciò che trova nello zaino e alle 8,40 si parte: la mulattiera è segnalata,prosegue con un lungo traverso,la pendenza varia,a volte la salita si fa più faticosa altre meno: lungo il percorso si notano dei bivi,uno di questi non segnalati (che abbiamo fatto in discesa,evitate di farla in salita,difficoltà possibile nel rintracciare il sentiero),poi con dei tornanti si perviene ad una radura. Da qui si notano dei paletti e frecce direzionali con la scritta per il bivacco (verso destra) e s'incrocia una bella mulattiera da destra che sale (noi la percorreremo al ritorno: essa termina ad un alpeggio,tenendolo alla nostra sinistra,prendiamo a destra verso il recinto di pietre che evidenzia un passaggio dal quale inizialmente in piano,parte un sentiero,lo seguiremo fino a sbucare sul tracciato originale,poi lasciamo ancora quello segnalato per provare un altro tracciato che ci conduce ad un altro alpe: da questo,bisogna fare attenzione a non perdersi. Il tracciato scende costeggiando la recinzione in pietre,praticamente passa sotto il prato che vede a destra con a monte una baita. Questo vi conduce alla mulattiera principale che inizia con un lungo traverso) la seguiamo fino alla baita con l'acqua dalla quale la mulattiera prosegue e finisce all'ex agriturismo che non bisogna giungervi.

Il percorso sale a monte di codesta baita ed è segnalato da paletti,passiamo vicini alla Baita del Gerlo sopra la quale vi è il solatio alpe dove vi è ubicato il bivacco Baita Aldo e Sergio Gusmeroli,che raggiungiamo alle 10,20 posizionata in uno scenario a dir poco incantevole e in particolare la posizione solatia fino a tarda serata. Il panorama spazia sulla val Lunga e sulle lontane cime della val Màsino. Dopo una sosta e secondo il parere di tutti,la camminata risultava troppo breve,propongo la salita al grande ometto che ben si vedeva e che sembrava a portata di gambe,nel giro di breve tempo......ma così non è!

Seguiamo una sorta di sentiero,in parte quasi di difficile individuazione,però poco dopo diventa ben visibile e aggira la dorsale facendoci andare sul versante nord che abbondava di neve tra i 20 e i 30 cm. A questo punto decido che era meglio lasciare perdere quel sentiero e di salire in direzione del grande ometto tramite la dorsale: sentiero inesistente per un buon tratto,poi ad inizio della cresta,ecco apparire una esile sentiero,NON segnalato ma intuibile che ci avrebbe condotto all'ometto che raggiungiamo poco dopo un oretta di marcia e con la sorpresa che vi susseguivano una serie di grandi ometti fino alla cima.

Data la poca voglia di proseguire (per il resto,gambe e fiato non era un problema) si decide di sostare e pranzare qui,quasi a 2200 metri con un panorama veramente spettacolare: Andrea è invece di tutt'altro parere,proseguire dando gas alle sue gambe. Devo ammettere che Andrea è uno delle rare amicizie che riesce a resistere al passo dei più lenti,apprezzo molto questa rarità "difficile" così pare,da sostenere per altri,poi se vi è la possibilità,come in questo caso,prende il suo passo veloce.....e via!

Poco dopo giunge un gruppetto,sono del Cai di Dongo e vi è anche un amica del Cai Como,i quali in parte,proseguono verso la cima,mentre Andrea comincia il suo rientro e una volta che ci ha raggiunto,esprime la sua gioia per essere riuscito ad arrivare in vetta al Pizzo Torrenzuolo m.2380. Prendiamo a scendere,con molta cautela dato che la neve è scivolosa e non tiene come in salita e giungendo al bivacco vediamo tutto il gruppo Cai,circa una quindicina di persone e vicino alla croce tre bimbe,la piccola di 4 anni e la più grande di 8 se non ricordo male. Da Milano sin qui per un pic nic: brave nell'affrontare questa camminate,bravi i genitori che con molta pazienza se le portano appresso.

Poi ecco il pastore che viene a riprendere le sue capre: potrebbe essere utile al Paolino he he he,se dovesse venire da queste parti per ascendere a queste cime poco conosciute,il quale ci dice che è un peccato scendere,perché ora è il momento più bello per godersi il sole e i colori autunnali. Ci dice che il sole tramonta tardi e in effetti lo dimostra la zona,aperta e solatia. Scendendo si decide per sperimentare dei tracciati non segnalati e riusciamo a fare un giro diverso senza problemi. Ora resta da evitare la colonna sulla strada provinciale che troviamo subito all'incrocio con il ponte sull'Adda.

Per evitare chilometri di attesa,prendo una strada alternativa,sbucando oltre Delebio e poco dopo eccoci in galleria: fin qui è andata bene come fino a Bione,poi.....un disastro. Vedendo la colonna di auto su due file a passo d'uomo,poco prima della biforcazione per Como,decido per la Lecco - Como,dove la coda è causata dall'unico semaforo,poi....via,alla grande!

Ringrazio gli amici per aver accettato con fiducia questa nuova proposta e spero di poter regalare a loro altre giornate fatte di escursioni non troppo "dure" ma che possano accontentare tutti inoltre sostengo sempre che andare in montagna affrontando dislivelli notevoli anche se il viaggio è breve,mai e poi mai avere un orario fisso di rientro,non si sa mai a cosa si va incontro,ovviamente in tal caso che non si possa per urgenti ma,non abitudinari motivi essere d'obbligo di rientro "presto",meglio ridurre il tragitto con altra destinazione o come faccio io,vado per conto proprio o con chi non ha la "fretta cronica" del rientro.

Ciao a tutti e alla prossima!

Vista da Gonzo: ad 1 certo punto ecco comparire 1 cima, in lontananza, è il Pizzo Scalino, 1 imponente piramide e poi, 5mt + sopra, giunti sulla vetta, ecco il resto del panorama.


Tourengänger: Alberto, gonzo


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Kommentare (2)


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Panoramix hat gesagt:
Gesendet am 31. Oktober 2012 um 09:19
Gusmeroli - Fop - Bernasca: 3 report molto interessanti (grazie !) su strutture che conoscevo e che, dopo aver letto le tue informazioni, mettero' ai primi posti della mia lista dei posti da frequentare nei prossimi autunni ...

Alberto hat gesagt: RE:
Gesendet am 31. Oktober 2012 um 13:26
Grazie a Te: se posso rendermi utile segnalando strutture dove potersi appoggiare,a me fa sempre piacere. Ve ne sono altre che vorrei visitare,sempre in Valtellina....piano piano! Ciao


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