VAL DI MELLO .........UN'ORGIA di granito in compagnia di 10 maschiacci


Publiziert von Cris , 6. Juli 2011 um 01:22. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 2 Juli 2011
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1900 m
Abstieg: 1900 m
Strecke:San Martino m.927 -rif. Luna Nascente m.1092 -rif. Val di Mello m.1092 -rif. Rasega m.1151 -quota 1298: bivio per la val Torrone -casera Torrone m.1996 -biv. Manzi m.2538 RITORNO: biv. Manzi.2538 -quota 2317: bivio per la val Torrone e il passo Val Torrone -Passo Val Torrone m.2518 -rif. Allievi m.2385 -il Pianone m.2070 -Val di Zocca -rif. Val di Mello m.1092 -rif. Luna Nascente m.1092 - San Martino m.927
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Raggiungere Lecco proseguire su ss36 in direzione Colico. Seguire le indicazioni per Sondrio dopo Morbegno oltrepassare il ponte sul fiume Adda e svoltare a sx seguendo per la Val Masino. Raggiungere l'abitato di San Martino V. Masino e parcheggiare l'auto.
Unterkunftmöglichkeiten: San Martino m.927 -rif. Luna Nascente m.1092 -rif. Val di Mello m.1092 -rif. Rasega m.1151,bIvacco Manzi, rifugio Allievi
Kartennummer:carta 1: 40.000 Pizzo Badile serie Meridiani Montagne - cns n°278 monte Disgrazia - cns n°1296 Sciora o Pan Cooperativa turistica Valtellina Morbegno Masino-Bregalia-Disgrazia

FRANCESCO::::::                                      val di Mello
E' una valle laterale della val Masino in provincia di Sondrio.L'origine del nome è da ricercarsi nel paese di Mello, comune non contiguo alla valle, in quanto posizionato circa 20 km più a Ovest, sulla Costiera dei Céch, i cui abitanti (melat) fin dai secoli passati hanno diritto di pascolo in questa valle.

La Val di Mello inizia dal paese di San Martino e termina contro il gruppo del monte Disgrazia, precisamente contro la sua anticima o Monte Pioda. Il versante opposto, in pieno sole, presenta invece alcuni grandi valloni secondari, a partire dalla testata la val Cameraccio, la val Torrone, la val di Zocca, la val Qualido e la val del Ferro, caratterizzati da stupende pareti rocciose, spettacolari circhi morenici e pianori alternati a salti percorsi da cascate.Un famoso sentiero in quota, detto sentiero Roma, proveniente e terminante in valli adiacenti, collega le testate dei grandi valloni secondari con un percorso escursionistico certamente tra i più spettacolari delle alpi. Ma l'aspetto più caratteristico di tutta la valle e delle sue valli laterali è l'enorme estensione delle pareti rocciose che si presentano lisce, chiare e luminose e creano un paesaggio estremamente particolare spingendosi dalle più alte vette, che passano i tremila metri, fino a lambire il fondovalle al di sotto dei mille metri di quota. La natura litologica della zona, in gran parte caratterizzata da una roccia granitoide detta ghiandone, molto compatta ed idonea all'arrampicata, unita appunto all'estensione delle pareti rocciose, fanno della val di Mello una delle destinazioni scelte dagli arrampicatori. La sue caratteristiche la rendono una meta appetibile per escursionisti, alpinisti e amanti della montagna. È famosa per l'arrampicata e il bouldering.
TRATTO DA WIKIPEDIA.
PAOLO ( Pm1996) :::::
Prima escursione con il gruppo di Hikr. Dopo un giro di mail con Massimo nei giorni precedenti l' escursione ci ritroviamo come stabilito a San Martino, precisi  come un orologio svizzero. Il gruppo e' molto numeroso: 12 componenti (tranne uno il “DISPERSO”) tutti affamati di montagna e pronti a macinare dislivello e chilometri nella bella val di Mello. Una volta parcheggiata l'auto e fatte le presentazioni ci incamminiamo nella valle costeggiando il fiume e giungendo al primo gruppo di casette (Cà di Carna 1076 m.). La valle, ogni anno, dal 1 di Luglio viene chiusa al traffico e  una navetta ti porta fino a Cà di Carna al costo di un euro e 50, naturalmente non ne facciamo uso. Proseguiamo lungo il sentiero fino alle baite di C. Piana. Il percorso fino a qui lo conosco bene, vecchi ricordi di anni passati.  Prima di "la Rasica” incontriamo i primi cartelli che indicano la deviazione per il rifugio Allievi, noi proseguiamo dritti, quello sarà il nostro percorso di ritorno (Val di Zocca ). Poco prima di C. Pioda incominciamo a salire lungo la val Torrone costeggiando il fiume sulla nostra dx  e nel giro di qualche ora incominciamo a vedere in lontananza L'ago di Torrone e tutto l' anfiteatro che lo circonda. Qualche pausa qua e là e dopo qualche consulto si decide di proseguire, prima verso il Bivacco Manzi (m. 2538), dove facciamo pausa, e per poi avanzare  scendendo di qualche centinaio di metri e varcando il Passo della val Torrone. Qui ci concediamo un gustoso "spuntino" a base salame e formaggio e vino e da una torta super calorica a base di cioccolato, pere, limoncello e palline
al cioccolato e tant altro.... e alla torta di mele di Gabriele Buonissime !!! Posso dire di aver portato da mangiare inutilmente!!! Complimenti per l' organizzazione. Torniamo alla passeggiata; dopo una buona oretta ripartiamo in direzione Rifugio Allievi dove il gruppo, purtroppo, si divide per impegni serali. Da qui scendiamo lungo la val Zocca e in un paio di ore tra vari dolorini a causa dello sforzo giungiamo in val di MELLO dove mi premio con un meritato Ghiacciolo!!!! Grazie a tutti e...alla prossima .
A, proposito del DISPERSO di cui non ricordo il nome, l' abbiamo ritrovato alle macchine, scocciato perché non lo abbiamo aspettato!!!! AH, ah, AH

 VISTA DA MAX:       Era in cantiere da diversi mesi, si trattava solo di avere pazienza e aspettare il momento opportuno per lo svolgimento di questo girone dantesco ai piedi delle cattedrali del granito in ambienti oserei dire unici.
Oggi siamo in tanti, sembra quasi che con più il giro si prospetta impegnativo e più le adesioni fioccano…………., ormai si sentono tutti dei SUPERMAN; puntualissimi al ritrovo di San Martino x le 7.15 ci ritroviamo in 12: Cristina, Alberto, Beppe, Francesco,Gabri con l’inseparabile e mascotte del gruppo Suni, Ivan, Luca, Marco, Max, Paolo, William e Claudio ( citiamolo giusto per dovere di cronaca visto la sua presenza alla partenza………poi chi l’ha più visto???? ).
La partenza è quanto meno strana………………. O BRADIPO che ti succederà mai quest’oggi???
Non è che in settimana ti è passata una paresi??
Il tratto fino a Rasiga è quasi pianeggiante ma bradiposki sembra aver ingranato non la ridotta ma la retro….. , lo attendo lo sprono e il passo torna ad essere quello solito da bradipo.
Iniziamo la salita verso la casera di Pioda  e dopo una ventina di minuti giungiamo al bivio che ci introduce nella selvaggia Val Torrone, questo è anche l’unico punto dove c’è la possibilità di sbagliare percorso e qualcuno è riuscito nell’impresa………. ma sorvoliamo l’accaduto.
La salita fino al bivacco Manzi-Pirotta è di quelli GIB ( ginucc in buca ) ma la fatica viene ripagata ogni qualvolta si alza gli occhi ad ammirare lo splendido scenario che ci circonda.
Breve sosta al bivacco e poi via verso il punto cruciale per il sottoscritto il Passo del Torrone ( un grazie di cuore a Paolo e Cristina che mi hanno dato dei saggi consigli per come superare i punti a me critici ) mentre un bel VADA VIA I CIAP al bradipo che mi ha; neanche tanto velatamente, preso per i fondelli su tutta la risalita del canalino attrezzato.
Solita pausa pranzo ad alta quota allietata durante il dolce dalla presenza di due amici alpinisti incontrati al passo, permettetemi di fare i complimenti a Gabri per la sua ottima torta alle mele meno appariscente ma altrettanto buona rispetto alla tanto decantata torta di cioccolato e pere…… vai Gabri continua cosi ormai sei dei nostri.
Ripartiamo verso l’Allievi dove iniziamo l’interminabile discesa verso valle, inevitabilmente il gruppo si spezza visto ormai il tragitto fatto e oltre alla lunghezza anche la tipologia di discesa ( presenza di moltissimi gradoni ). Arriviamo alle auto alla spicciolata e sul disintegrato andante ma molto soddisfatti per lo splendido giro appena portato a termine.
Tirando la conclusione consiglio vivamente di avventurarsi in questo itinerario solo se molto ben allenati visto il dislivello e lo sviluppo dell’intero percorso, fra marcia soste e problematiche di contorno mettete al bando un giro completo di orologio ( circa 12 ore ).

BEPPE
Stupenda escursione nella parte della val Masino che non avevo mai avuto occasione di vedere ,un grazie a tutti per la bella compagnia in particolare a Massimo per avere organizzato questo bellissimo giro .
Ciao a tutti
 
IVAN :  veramente bella la Val Di Mello con le sue pareti strapiombanti e i suoi torrioni e pinnacoli di granito grigio, che le danno un colore diverso da quello di moltissime altre montagne. Quindi grazie a Max, propugnatore della giornata, e a tutti gli amici, numerosi dei quali per me nuovi, che hanno allietato una escursione che mi ha davvero soddisfatto, nonostante qualche difficoltà per la mia forma fisica un pò carente.



Gabri
Grazie Max,stupendo anello e stupende valli a me sconosciute!
 
Con entusiasmo accetto l'invito di Max anche se un po in apprensione 
per come fare con Suni x la salita al canalino attrezzato che porta 
al Passo del Torrone.
La salita dalla Val Torrone al Bivacco Manzi è di quelle belle toste ma è subito 
ripagata da stupendi panorami con vista su montagne granitiche e fantastiche.
Suni oggi è in perfetta forma e arrivati alla salita chiave al Passo del Torrone 
mi stupisce mostrando doti da provetto "stambecco in miniatura" superando 
i pezzi ripidi e attrezzati senza mostrare indecisione e con leggerezza.
 
Siamo in breve al Passo dove la meritata sosta pranzo si svolge come sempre
in allegria! 
Il traverso verso il Rifugio Allievi sul sentiero Roma è veramente bello e molto panoramico!
La discesa per la Val di Zocca è assai lunga ma non avendo alcun impegno serale la faccio con calma 
gustando i panorami e non forzando mai il passo.
Arrivo stanchino ,in compagnia di Alberto e Suni (che se è stanca non lo da x nulla a vedere!)
al parcheggio ma sono molto, molto contento x la bellissima escursione e
per la bella giornata passata in montagna con amici vecchi e nuovi!
A tutti un grazie per la piacevole compagnia!

Vista da Alberto:Decido di partecipare all'escursione che mi propone Massimo,in parte già fatta anni addietro,così con Gabriele e la Suni (brava arrampicatrice) ci ritroviamo a Bione,dove con leggero ritardo ci si dirige in Val Masino e a san Martino parcheggiamo.

Il numeroso gruppo formato da Massimo,Cristina,Francesco,Beppe,Claudio (quello che vuole sempre essere davanti e che poi si perde) Ivan,William,Luca,Paolo,Gabriele e Suni,Marco e il Bradiposki si avviano alle 7,24 alla volta della mega escursione: so già quanto tempo ci vuole per uno normale (come me e come da INDICAZIONI riportate sulle GUIDE CAI) ma qualcuno come sempre fa conti di ore e dislivelli calcolando sconti come se fossimo al supermercato!

Il mio passo è lento e costante anche sulla stradetta che conduce in val di Mello,ma questo è il passo ben ponderato per uno che sa valutarsi,valutare il dislivello,la tipologia del sentiero (classificato sulle carte come traccia di sentiero) e la tempistica delle ore che si hanno davanti,senza badare ai tempi da “marziani” che sparano alcuni soci.

Pare non concordare il mio modo di andare con la veduta degli amici che mi conoscono: a loro sembra (o meglio,sono convinti) che vada più piano del solito.

Dire che invece loro sono più veloci del solito non và bene,giusto,sempre scaricare la colpa al bradipo delle Alpi che tanto ha le spalle grandi e può facilmente sorbirsi di tutto!

Ripeto che anche nelle altre uscite il passo è sempre più lento di tutti e,se qualche volta (come è capitato) rendo meglio è dovuto a vari fattori: non li elenco anche perchè vi sarebbe difficile capire oltre al fatto che non ve ne importerebbe nulla (come del resto è dimostrato nelle varie uscite).

Cammina,cammina e si perviene ad alcuni bivi: in alcuni casi ho azzeccato il percorso giusto grazie alla individuazione delle tracce lasciate dai primi,in altri casi grazie a Max che aspettava a particolari bivi. Comunque,se avessi sbagliato perchè nessuno mi aspettava al bivio...sarei semplicemente ritornato indietro sui miei passi ed eventualmente se lo ritenevo possibile,ritentavo con altro percorso oppure mi facevo un giretto per il paese...

Il sentiero,tenuto male con erba e ortiche alte,si inerpicava: quasi ad ogni passo ti ritrovavi le ginocchia in bocca o qualche fiore dal sapore poco gradito.

Il gruppo dei velocisti,comunque la sostina per aspettare il bradipo che arrivasse la facevano (magari lamentandosi pure he he he) e una vocina squillante di tanto in tanto diceva: Alby,Ti voglio bene! Io,radunando quel poco ossigeno che riuscivo,a mala pena rispondevo: anch'io! Che era più che sufficiente.

Camminiamo fino ad uscire all'aperto,poi ad un certo punto...il gruppo si sfalda: invece di seguire i segnali come stavano facendo Paolo e Marco,il mitico Max decide di tagliare più a destra per andare al Manzi,facendoci fare del fuori pista (già,il sentiero da capre non era sufficiente) e tra pascoli e scenari granitici saliamo: Ivan era in riserva e si è aggregato al bradipo e a Gabriele.

Giunti ad un cucuzzolo ecco il fetente bivacco che si fa vedere e alle 12,15 il bradiposki lo raggiunge dove ad attenderlo c'era l'Orchidea delle Alpi che lo abbraccia e lo sbaciucchia come se fosse un pelusc. Sono io,che dopo un pochetto di sosta annuncio che è meglio andare ed eventualmente mangiare al rifugio Allievi,ma subito mi si dice che la sosta pranzo la si farà al passo perchè al rifugio vi è ancora molta strada (embè,qual'è il problema? Mica 'è orario per mangiare e poi io sono abituato...haaaaaaa,adesso capiscooooooo,vuoi vedere che c'è qualcuno che non riesce a fare quello che so fare io e che non c'è la fa più? He he he)
Max spiega che si dovrà scendere di un centinai di metri...(facciamo anche due centinaia) e che il canalino,lo ha fatto lui e quindi lo può fare anche il bradipo (a quella decisione ci pensa il diretto interessato al momento opportuno) e si prosegue in discesa...molta discesa anche per il fatto che il sentiero alto è sbarrato e inagibile (che fregatura!).

Sosta per un bisogno fisiologico non rimandabile,il quale mi ha fatto rimanere parecchio indietro ma...hopsss sono dietro le terga di Gabriele,dentro il canalino attrezzato di catene: qui,veramente ce ne da raccontare a iose.

Gabriele era preoccupato per la Suni,ma essa si inerpicava senza problemi,il problema hi hi hi l'avevamo davanti: quell'elefante di Max che era terrorizzato e che stava bloccando il traffico escursionistico,non avete la più pallida idea di quante ne abbiamo tirate dietro.

Tutti si prodigavano per dare consigli (come vedete,ogni uno di noi ha il tallone d'Achille: chi va piano,chi ha fame,chi i canali,chi si perde,ce ne per tutti...) pure Cris che ad un certo punto si sente mandata a quel paese,lontano,lontano alla quale Lei risponde con un bel BIIIIIIIIIP nei confronti del guginetto Max: forte e squillante la vocina! Quando fa così...l'adoro he he he! Avevo un pochetto di paura che si staccasse qualche masso a causa della potente voce!

Ma il peggio è che Max non si schiodava (consiglio vivamente alla sera prima di mangiare minestrone con fagioli: vedrai che aiuteranno a darti la spinta giusta) nonostante la pazienza che Paolo dimostrava nell'aiutarlo (ed è così che si fa).

Io intanto me la ridevo e da buon bradipo (i bradipi son ottimi arrampicatori) non trovavo difficoltà...hemm no,una cera e l'avevo davanti: Max che avrei voluto superare per paura che dalle sue terga fuori uscisse del materiale organico scaduto hi hi hi e che avrebbe lasciato una scia maleodorante,causando svenimenti.

Ma fortuna vuole si riesce,finalmente a giungere al passo val Torrone dove facciamo sosta pranzo.

Cerano viveri in abbondanza: ringrazio tutti coloro che si sono prodigati a portare pesi oltre al proprio necessario (altruismo è anche questo anche se non è quello più importante) per distribuirlo agli amici (il bradipo si è concesso una barretta di cioccolato,una fetta di salame e una fetta di pane...ha già,la fetta della mitica torta).

Offriamo l'unica fetta avanzata ad un paio di amici che scendevano dall'arrampicata: apprezzano volentieri e ne sono felicemente soddisfatti!

E' giunta l'ora di muoversi e con un'altra salitina di circa 30 metri,percorriamo il sentiero che ci conduce al rifugio Allievi che raggiungiamo in ore 1,10 (ore 15,46) dal quale dopo una breve sosta una parte di amici ci saluta. 

Ma anche noi alle 15,55 ripartiamo dopo 2 ore e 30 siamo alla stradetta e dopo 1 ora all'auto dove riusciamo a salutare Max,Cristina,Mauro e William in fase di partenza. Purtroppo ho sofferto gli ultimo 200 m.: ho avuto un problema ai piedi e quindi mi sa che salterà l'escursione il giorno successivo,pazienza!

Ringrazio tutti per la pazienza nei miei confronti,per l'allegria che questa giornata ha offerto,per il “canto” squillante che Cristina a gentilmente messo a disposizione di Max hi hi hi e ci rivedremo (SE NON SONO DI TROPPO PESO) più avanti. Km. Percorsi: circa 20

 

Mi è stato chiesto di pubblicare la ricetta dalla torta: PERE – CIOCCOLATO e LIMONCELLO

 

1 ) Setacciare 400gr di farina,aggiungere 100 gr di fecola di patate, aggiungere 8 gr di lievito per dolci e amalgamare il tutto.

In uno sbattitore sbattere 4 tuorli d'uova con 50 gr di burro, poi aggiungere 300 gr di cioccolato fondente che avete precedentemente sciolto a bagno maria con 50 gr di burro e versarlo nello sbattitore a cui aggiungerete 200 gr di latte (io vado a peso), 7 cucchiai da minestra di cognac o marsala (a voi la scelta) e 2 cucchiai di miele o se preferite 50 gr di zucchero e sbattete bene.

Versate il tutto nella ciotola con gli ingredienti del punto 1) e amalgamate bene,poi aggiungere 100 gr di amaretti che avrete finemente tritato e amalgamate, poi montate bene l'albume, poi aggiungete 2 cucchiai di miele o se preferite 50 gr di zucchero e sbattete nuovamente e aggiungetelo alla ciotola con il resto del composto e amalgamate il tutto.

Tagliate 900 gr di pere: ogni pera tagliatela a metà,poi partite a tagliare la metà di una pera, dal fondo,tagliando fette spesse circa 4 mm, poi tagliate per il lungo la pera in 4 parti e sempre così per tutte le altre e amalgamate bene il tutto.

Versare il composto ( dovrebbero uscire circa 2,400 kg di composto) in una tortiera di cui 1,400 in una forma precedentemente imburrata anche sul lato del diametro di 28 cm e alta 6/7 cm.e il restante in altra tortiera di 26 cm e alta uguale (queste sono quelle a mia disposizione).

Infornare dopo aver preriscaldato il forno a 175° sempre a tale temperatura (per quanto riguarda il forno a gas) in modo tale che l'impasto cuocia lentamente ma omogeneamente,sia sotto,sopra e internamente,lievitando a dovere per 45/50 minuti (non deve seccare mi raccomando).

Estratta la torta dal forno lasciatela raffreddare,poi in un pentolino a parte avrete fatto sciogliere altri 200 gr di cioccolato fondente a cui per chi lo gradisce aggiungerete 7 cucchiai da minestra, di limoncello: il cioccolato deve essere già sciolto,morbido ma appena tiepido a cui mescolerete il limoncello.

Dopo versate il cioccolato al limoncello sulle torte,cospargetelo bene con un cucchiaio o pennello da cucina su tutta la torta cercando di dare un certo spessore a questa muss particolare e lasciate raffreddare.

Per chi vuole potrebbe mettere sopra delle praline al cioccolato e cereali o al fondente con chicchi al caffè,va a gusti: buon appetito! Ma senza esagerare...dimenticavo: poi, se riuscite,portatela per valli e monti e offritela agli amici.

P.S. di Cris... Tutto perfetto ma evitate le praline... con quelle il dolce di Albi è da 10... ma senza è da 10 e lode!!!

P.S. del P.S. Sulla superba bellezza delle cime della Val Masino è già stato detto tutto... Nulla da aggiungere... anzi... di fronte a quei torrioni maestosi la miglior cosa è stare in silenzio ad osservarli con massima umiltà e grande rispetto...  



 


Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (5)


Kommentar hinzufügen

Barbacan hat gesagt:
Gesendet am 6. Juli 2011 um 10:56
Bè ragazzi avete fatto un anello fantastico, in una valle che non ha bisogno di prensentazioni per quanto è bella. Avete anche beccato delle giornate eccezionali, complimenti!!

Massimo hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. Juli 2011 um 00:55
Ciao Barbacan,
io penso che sia uno degli angoli più belli delle alpi lombarde, certo che per vedere questo spettacolo bisogna proprio sudarselo.

Buona montagna
Max

Gesendet am 6. Juli 2011 um 16:45
Un bravo a tutto il nutrito plotone, molto belli i posti.
Leggo sempre con piacere i vari battibecchi ... allegri e simpatici.

Massimo hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. Juli 2011 um 00:58
Grazie Giorgio,
anche il vostro gruppo in quanto a bei posti e allegria non è da meno.............., prima o poi riusciremo ad organizzare un escursione insieme.

Ciao e buone scorazzate
Max

Alberto hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Juli 2011 um 14:46
grazie Max,bella "gitina" con spettacolo nel canalino,dove hai saputo dare il p...opsss...il meglio di Te hi hi hi! Ciao e alla prossima...prossima???? Bho!


Kommentar hinzufügen»