Pizzo di Vogorno (2'442 m.s.m.) - Capanna Borgna (1'912 m.s.m.)


Publiziert von ale84 , 6. August 2010 um 20:49.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:31 Juli 2010
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Cima dell'Uomo 
Zeitbedarf: 8:30
Aufstieg: 1740 m
Strecke:[LUNGHEZZA 17.8km] Monti della Gana (1286 m.s.m.) – Cappella quota 1498 m.s.m. – A. di Sassello (1673 m.s.m.) – Forcola (1709 m.s.m.) – quota 1762 m.s.m. – Capanna Borgna SEV (1912 m.s.m.) – pascoli zona Pianca – quota 2063 m.s.m. – Pizzo di Vogorno (2442 m.s.m.)

Per quanto mi riguarda…

…ce l'avevo sullo stomaco da quell’ormai lontano 8 luglio 2007 quando a causa della nebbia e della stanchezza (il fisico allora non era allenato per certe sgambate), arrivata esausta nella piana sotto il Pizzo di Vogorno avevo dovuto a malincuore abbandonare l’idea di raggiungerlo. Da un lato non valeva la pena salirci con la nebbia per rischiare di vedere nulla e dall’altro ero troppo stanca e molto probabilmente non ci sarei arrivata nemmeno strisciando! Da allora tante volte mi sono promessa e ri-promessa che prima o poi ci sarei salita, tante volte l’ho ammirato da lontano sbavando per quella stupenda piramide che domina sul Locarnese ed il Lago Maggiore…finalmente e posso quasi urlarlo questo FINALMENTE dopo tanto tempo sono riuscita a togliermi il sassolino dalla scarpa e sabato 31 luglio 2010 è stata VETTA!
Che soddisfazione! Una giornata davvero fantastica!

Siccome io e Mauro siamo si masochisti ma non così tanto da volerci sparare in una sola giornata i circa 1900m di dislivello che separano il paese di Vogorno dalla cima omonima, abbiamo deciso di raggiungere l’ambita meta partendo dai Monti della Gana (sopra Cugnasco/Gerrapiano). Così facendo abbiamo limitato almeno un po' il dislivello, allungando però l’escursione in fatto di chilometri, per questo la sveglia ha nuovamente suonato alle ore 5:00. Aspettavamo la giornata perfetta e giornata perfetta (o quasi) è stata, peccato solo per quella foschia in lontananza che ci ha tolto un po’di visibilità in direzione del Sottoceneri e della vicina Italia, ad ogni modo il panorama dalla vetta è stato davvero magnifico! L’ennesima cima della Verzasca che meritava senza ombra di dubbio di essere visitata! Ma veniamo alle cose pratiche…

Percorso effettuato:

Monti della Gana (1286 m.s.m.) – Cappella quota 1498 m.s.m. – A. di Sassello (1673 m.s.m.) – Forcola (1709 m.s.m.) – quota 1762 m.s.m. – Capanna Borgna SEV (1912 m.s.m.) – pascoli zona Pianca – quota 2063 m.s.m. – Pizzo di Vogorno (2442 m.s.m.)

Il sentiero "Monti della Gana - Alpe di Sassello" lo conosciamo già in quanto è lo stesso che abbiamo percorso in data 13 giugno 2009 scendendo dalla Cima di Sassello.
Una volta arrivati all’alpe seguiamo le indicazioni sui cartelli ed imbocchiamo il comodo sentiero in direzione della Forcola e della Capanna Borgna. La Capanna Borgna dista circa 3km, il sentiero è in gran parte semi-pianeggiante anche se in un punto ci fa perdere un centinaio di metri che pagheremo poi al ritorno recuperandoli in salita! La salita fino in capanna ce la facciamo tutta quanta all’ombra accompagnati pure da un leggero venticello, la temperatura attorno ai 12°C è ideale per camminare. Nel frattempo all'orizzonte è apparsa la nostra meta affiancata dal Madone, entrambe le cime sono già illuminate dal sole e ancora parecchio lontane!
Nonostante il cartello ai Monti della Gana indicasse 2h 40 minuti per la capanna, riusciamo a recuperare qualcosina arrivandoci in 2h 15 minuti ma visto che la zona è ancora in ombra decidiamo di proseguire subito e fermarci al pomeriggio durante il rientro. Ci lasciamo così alle spalle la Borgna e le sue mucche e per i pascoli di Pianca ci dirigiamo verso la quota 2063 m.s.m. senza percorso obbligato, seguendo quando ci capita un sentiero bianco-rosso-bianco che sulla cartina non è marcato. Da notare che nella zona sono stati piazzati dei cartelli ufficiali che han tutta l’aria di essere nuovi, principalmente per segnalare la VAV (Via Alta Verzasca) ma che indicano pure altre destinazioni tra cui la cima del Pizzo di Vogorno. Assieme ai cartelli sono stati marcati dei sentieri che non sono al momento riportati sulla CN 1:25'000. A quota 2063 m.s.m. troviamo un’altra palina con cartelli, il sentiero per il Pizzo di Vogorno è sempre indicato in bianco-rosso-bianco. Prendiamo in quella direzione portandoci verso la cima, si tratta di passare sotto la cresta E (che scende dal Pizzo Vogorno alla Bocchetta di Rognoi e separa la Val Carecchio dai pascoli di Pianca) e le sue imponenti pareti rocciose per riuscire poi ad imboccare il canalone che ci farà sbucare sulla cresta S dove peraltro in uscita vediamo svettare un omino di pietre. Sebbene il pendio da attraversare è molto ripido, il sentiero è sempre marcato e senza grosse difficoltà arriviamo all’imbocco del canalone. A vederlo dal basso le prime parole che mi escono di bocca sono “sembra facile”! Sé…ripetilo tra 10 minuti! Il percorso sembra evidente, oltretutto è sempre marcato in bianco-rosso, il primo tratto alla base è easy ma più su le cose si complicano tanto che siamo costretti a lasciar da parte i bastoni per poter sfruttare le mani e tirarci su tra i sassi. Sassi che inoltre sono ricoperti da quel fine terriccio bastardo che fa in modo che le suole degli scarponi non tengano come dovrebbero! La pendenza è di quelle che ti fan girar la testa e una volta arrivati in cima iniziamo a chiederci come caspita sarà la discesa!? Una cosa per me è certa, questo tratto di sentiero era da marcare in bianco-blu! Cerchiamo di dimenticarci per un po’di questo problemino per goderci il resto della salita, ce l’abbiamo quasi fatta! A separarci dalla cima è solo ormai l’ultimo breve tratto di cresta (150 metri di dislivello circa), qui tutto torna ad essere semplice e risaliamo senza problemi il pendio. Dopo 4h 30 minuti di cammino posso finalmente gridare VETTAAAA! Siamo in cima al Pizzo di Vogorno, ce l’abbiamo fatta!
Il panorama che ci troviamo ad ammirare è di quelli che lasciano senza fiato, difficile descrivere tanta bellezza in poche righe perciò lascio questo compito alle foto. Sulla sommità ci sono parecchi omini di pietra, un contenitore metallico per il libro di vetta, una targa e delle sospette bandierine di preghiera…che Floriano sia passato di qui? 
Appena arrivati scambiamo quattro chiacchiere con due signori italiani giunti sulla cima dall’Alpe Bardughè prima che ripartano per il pranzo in capanna, una volta rimasti soli ci buttiamo sui panini! Quattro ore e mazza di marcia fan venire parecchia fame! Oltre al bellissimo panorama ci possiamo godere in solitudine anche la cima, nessun’altro ci ha infatti raggiunto durante la nostra ora e mezza di permanenza in vetta! Che pace! Attorno alle 12:30 prendiamo la via del ritorno, la discesa avverrà seguendo a ritroso lo stesso sentiero di salita. I cartelli sulla cima danno un tempo pari a 1h 10 minuti per la discesa alla Capanna Borgna, informazione da prendere un po’con le pinze secondo me. Ad ogni modo il grosso, anzi l’unico problema della discesa è il canalone che ci tocca affrontare poco dopo esser partiti. Giunti all’omino di pietre ci fermiamo per legare i bastoni sul sacco…meglio avere le mani libere e pronte all’uso. Ci siamo, inizia la discesa e qualche metro più in basso ci accorgiamo che ci sono dei segni bianco-rossi sbiaditi sulla sinistra, a destra (da dove siamo saliti) invece i segni di demarcazione sono belli accesi e pitturati di fresco…per questo siamo passati da quella parte salendo! A guardare dall’alto è subito chiaro che il passaggio sulla sinistra è più semplice di quello dalla parte opposta. Scendiamo da lì e la scelta si rivela azzeccata, niente di estremo, qualche strusciata sul sedere e siamo giù! Arriviamo in fondo ed iniziamo a chiederci perché sono andati a rimarcare il sentiero (in bianco-rosso) da quell’altra parte quando quello già esistente non era così brutto?! Misteri della montagna…o della psiche di coloro che marcano i sentieri, ad ogni modo siamo salvi e senza ulteriori pensieri proseguiamo verso la capanna dove ci fermeremo per una birretta prima di tornare ai Monti della Gana. Giornata fantastica e gita stupenda! Un sogno che si è finalmente avverato! :-)

Tempo impiegato:
Salita:
Dai Monti della Gana alla Cap. Borgna – 2h 15 minuti
Dalla Cap. Borgna al Pizzo Vogorno – 2h 15 minuti
Discesa:
Dal Pizzo Vogorno alla Cap. Borgna – 1h 45 minuti
Dalla Cap. Borgna ai Monti della Gana – 1h 45 minuti
(soste comprese)  


Dettaglio delle difficoltà:

  • Dai Monti della Gana alla Cap. Borgna + tratto di cresta fino alla cima del Pizzo Vogorno – sentiero marcato bianco-rosso-bianco (T2)
  • Dalla Cap. Borgna fino all’imbocco del canalone sotto la cresta S del Pizzo di Vogorno – sentiero marcato inizialmente a tratti e da quota 2063m in poi ben marcato in bianco-rosso-bianco (T3)
  • Risalita del canalone sul versante sinistro (guardando dal basso verso l’alto) – sentiero marcato bianco-rosso-bianco (?), molto ripido e utilizzo della mani (T4-)
  • Discesa del canalone sul versante destro (guardandolo dal basso verso l’alto) – sentiero marcato bianco-rosso-bianco, molto ripido (T3+)

Per ulteriori informazioni su questa gita vedi: Ariafina: Pizzo di Vogorno

Tourengänger: ale84, Mauro78


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Geodaten
 3053.xol Tragitto Vogorno

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Kommentare (4)


Kommentar hinzufügen

skiboy1969 hat gesagt:
Gesendet am 7. August 2010 um 08:09
bravi e grazie, mi avete fatto venire la voglia di risalirlo.
ciao
Marco

ale84 hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. August 2010 um 11:24
Grazie a te! Una montagna così merita sicuramente di essere ri-vista!
Buone escursioni,
Ale

Barba hat gesagt: Meraviglioso!
Gesendet am 13. August 2010 um 21:38
Da tempo sogno di salire al Pizzo di Vogorno che mi si staglia sempre davanti quando mi trovo nella mia cascina ai Monti di Vira Gambarogno. Le vostre magnifiche foto fanno aumentare questo desiderio. Cari saluti.
Barba

ale84 hat gesagt: RE:Meraviglioso!
Gesendet am 15. August 2010 um 12:20
Ciao Barba,
ti ringrazio e nello stesso tempo ti consiglio di mettere in atto la salita, perché ne vale veramente la pena! Vedere le foto può rendere l'idea ma ammirare il panorama dal vivo è tutt'altra cosa! Se decidi di partire ti auguro un'ottima escursione! Saluti, Ale


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