Madone di Vogorno (cresta ovest) - il giro delle traverse

Il Madone, nascosto tra il Vogorno e la cima dell'uomo, viene spesso confuso con il suo omonimo (e vicino) del locarnese. Si tratta però di due montagne completamente diverse.

Monti della Gana - Forcola [1h]:
Siamo partiti alle 8:30 dai monti della Gana, scelta che in conclusione si è rivelata quasi tardiva. Dal parcheggio (1290) con grande calma siamo arrivati alla Forcola (1710) in un'oretta, il sentiero è molto facile e largo. 

Forcola - Capanna Borgna [1:30]:
Alla Forcola abbiamo trovato la prima neve, ma ben indurita siccome il freddo pungente delle notte era ancora presente. Ci siamo incamminati per il sentiero in traversa verso la capanna Borgna, la neve è subito scomparsa, lasciandoci un sentiero apparentemente piacevole, tuttavia sapevo che in seguito ci sarebbero stati degli avvallamenti da superare, precisamente due e girati entrambi verso nord. Infatti così è stato, la neve era ancora presente appena superato il punto più alto della traversa (1840) e ci siamo trovati davanti due vallette da superare, entrambe con molta neve ma di facile calpestamento siccome parzialmente ghiacciata. Il sentiero nel frattempo iniziava a scendere, fino ad arrivare al punto più basso a 1728m. Da questo punto abbiamo abbandonato il sentiero e siamo saliti in linea retta verso la capanna Borgna (1911).

Capanna Borgna - Bivio sentiero a 2227m [1:30]:
Siamo arrivati alla capanna Borgna alle 11:30, abbiamo valutato se salire dalla cresta est, ma il materiale che mi era portato era probabilmente insufficiente. Così come programmato dall'inizio abbiamo puntato verso l'apparentemente più facile cresta ovest. Direttamente dietro alla capanna parte il sentiero (completamente innevato all'inizio) che conduce verso la bocchetta di Cazzan. Salendo in quella direzione, esattamente a quota 2170 si incontra un pianerottolo, da questo punto sulla sinistra si scorge un ometto di pietra che segnala l'inizio del sentiero in traversa che conduce alla cresta ovest. 
Seguendo questo sentiero parzialmente segnalato con vecchia pittura bianca rossa si costeggia la parete rocciosa del Madone (il sentiero è marcato sulle cartine). Arrivando in fine ad un bivio poco visibile a quota 2227m. 

Bivio sentiero a 2227m - Madone [1h]:
Dal bivio, si sale direttamente in cresta. Da questo punto ci si gode una meravigliosa vista, si inizia quindi a salire sulla cresta seguendo il filo ed evitando a destra quando necessario. Si può salire in questo modo fino a 2340m, da qui in poi inizia la parte di facile arrampicata e meno facile deduzione della via giusta. Ci si trova subito confrontati con un muretto di roccia buona (presente nelle foto) che si supera facilmente (II). Per poi evitare un passaggio esposto girando un masso sulla destra. Da questo punto si segue una cengia molto ovvia, anche questa presente nelle foto, che porta al canalone che scende dalla vetta. Arrivati al canalone mancano circa 20/30 metri di dislivello dalla vetta, qui la roccia è meno solida ma si arrampica con facilità. 
Eccoci arrivati in cima, dopo 5 ore di salita sono ormai le due passate, ci godiamo la vista, mangiamo un panino e firmiamo il libro di vetta, la mia ragazza in modo particolare ;)

Discesa [4h]:
Scendiamo per la stessa via, tagliando direttamente giù per il pendio appena scesi dalla cresta. Arrivati alla capanna Borgna ci fermiamo per una meritata birra e alle 18:30 siamo di nuovo al parcheggio.