4 x 3000 (dal Vogelberg 3218 allo Stabi 3136) in un colpo da Hinterrhein


Publiziert von Michea82 , 8. März 2022 um 01:38. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Hinterrhein
Tour Datum: 4 März 2022
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS+
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT5 - Alpine Schneeschuhtour
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima Rossa   CH-GR   CH-TI   Gruppo Zapporthorn 
Zeitbedarf: 14:30
Aufstieg: 1980 m
Abstieg: 1980 m
Strecke:28.8 km da Hinterrhein - Vogelberg - Rheinquellenorn - Fracion - Stabi e ritorno
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A13 Chur - Bellinzona: uscire ad Hinterrhein Informarsi presso il centro militare di Hinterrhein sulla possibilità di intraprendere l'escursione: la vallata è in zona militare. Telefonare il giorno prima allo +41584821111 oppure consultare il sito
Unterkunftmöglichkeiten: zapporthütte Sempre aperta è da riservare
Kartennummer:Swisstopo

Pregiatissimo tour realizzato con mio fratello jair.
Itinerario al limite per le ciaspole. Prima concatenazione di 4 Tremila in giornata per me (e in inverno la prima di almeno 3). 
La regione è incantevole ma l'avvicinamento molto lungo. 
A casa avevo calcolato 11 ore in totale per raggiungere la quarta vetta. Noi impiegheremo 10 ore e 49 min. 



In breve

Da Hinterrhein abbiamo risalito la valle del Reno fino al Paradiesgletscher. Quindi abbiamo toccato 4 cime: Vogelberg 3218 m, Rheinquellhorn (3200 m), Puntone dei Fraciòn (3202 m) e Piz de Stabi (3136 m). Infine siamo scesi dallo Zapportpass lungo lo Zapportgletscher fin giù ad Hinterrhein. 


Video

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Avvicinamento

Sveglia di quelle che capitano poche volte: all' 01.00
Alle 02.00 dobbiamo incontrare a Bellinzona il mio amico Enea: lo chiamo alla 01.55 e dai fruscii capisco che si è appena svegliato a casa sua, in Valle Maggia. Ci raggiungerà.
Poco prima delle 03.00 siamo ad Hinterrhein: ci introduciamo nella zona militare. È pieno di divieti di transito e di sosta. Non sapendo il tedesco (il giorno prima) sono riuscito soltanto a chiedere se è possibile svolgere un'escursione e mi è stato confermato che è possibile in quanto le esercitazioni sono sospese per alcuni giorni. Tuttavia non ho saputo chiedere dove parcheggiare. Ci siamo presi qualche rischio entrando, ero in ansia di non ritrovare la mia macchina al ritorno.
Non siamo arrivati lontani, la strada scelta risulta presto innevata, dobbiamo lasciare l'auto e proseguire a piedi fino alla caserma. Qui scopriamo che c'è un'altra strada libera dalla neve sebbene ricoperta di lastroni di ghiaccio. 
Sono passate le 03.00 e stiamo camminando in una piccola tormenta di neve con il cielo stellato (avvezione orientale di aria continentale molto fredda). Enea arriva presto (non oso immaginare come abbia fatto in così poco tempo) e con gli sci ci raggiunge prima di affrontare la gola presso Zapportafel.
Procediamo a buon ritmo nella lunga vallata, dapprima su strada, poi su sentiero al buio seguendo una flebile traccia skialper. 
Il Reno va più volte attraversato su ponti di neve. Ad un certo punto, dopo almeno 5 km, la valle si stringe e diventa una gola. Dobbiamo iniziare a prendere quota. Sulla sinistra (a sud) risaliamo un pendio innevato e eseguiamo un delicato traverso su pendenza accentuata (Zapportstafel)
In seguito guadagniamo ulteriore quota su un terreno assai più agevole e ci avviciniamo alla Zapporthütte senza però raggiungerla. 
L'accesso alla Capanna implica di attraversare il Reno. Noi ci ritroviamo sul versante sbagliato e più avanti. Non avrebbe senso tornare e deviare per prendersi una pausa in Capanna. Ci prendiamo la prima pausa poco prima delle 07.00 in una situazione assai glaciale pre-alba.
Enea non sta bene e ci lascia: lui va alla Zapporthütte a riposare. Dormirà e si riscalderà.
Noi proseguiamo verso il Paradiesgletscher nella direzione del Rheinwaldhorn. Quando siamo quasi ai piedi dell'Adula inizia la nostra ascesa sulle cime di giornata. 


Ore 07.00 - Ci si presenta sua maestà l'Adula





Vogelberg (3218 m)


Osserviamo i rilievi e decidiamo di aggirare il Gemschchanszla (2962m) ad est per prendere la cresta NW del Vogelberg valutata facile da Brenna.
Gradualmente ci alziamo di quota su neve a tratti gelata. Non ci sono difficoltà particolari. A quota 2800 m facciamo una breve pausa in quanto nella precedente siamo congelati. Ma anche qui non ci va meglio. In pochissimo tempo ci raffreddiamo al punto di avere forti dolori alle mani. 
Aggirato il Gemschchanszla siamo sulla cresta, ampia ma battuta dal vento. Puntiamo dritti alla vetta e nell'ultimo centinaio di metri ci spostiamo a destra tramite un traverso. Ci ritroviamo sotto la vetta di pochi metri ad ovest della stessa. Pochi passi sulla neve e siamo in cima. Ora il sole ci riscalda un po'. Ci si presenta davanti l'ambizioso itinerario che siamo intenzionati di mantenere. 
In vetta ci auto-celebriamo, facciamo le foto di rito e cambiamo assetto: per la traversata ci leghiamo e mettiamo i ramponi. 

Vogelberg 3218 m e cresta di collegamento al Rheinquellhorn 3200 m





Rheinquellhorn (3200 m) e discesa verso lo Zapportpass (3045 m)

Sono circa le 10.30 (7 ore abbondanti fin qui). 
Tra noi e la prossima vetta c'è la cima senza nome quotata 3211 m. 
Il tratto più difficile è la discesa dalla cima del Vogelberg: ci sono alcuni passaggi da disarrampicare, in generale piuttosto esposto. 
In seguito si sale facilmente alla cima 3211 m.
Proseguiamo in cresta fino al Rheinquellhorn.
Questa traversata è veloce e spettacolare: ma per poterla svolgere ce ne vuole di tempo e di voglia cari miei. 
Lasciamo il Rheinquellhorn alle nostre spalle non senza aver ammirato tutto ciò che ci è stato possibile. Sono le 11.25. Abbiamo ancora tempo. 
Un amico mi aveva detto che ci sarebbe stato un passaggio difficile: dapprima seguiamo un'ampia cresta nevosa che è un piacere. Ad un certo punto ci si presenta una lunga linea di rocce che delimita il bordo superiore del ghiacciaio. Il culmine occidentale di questa scogliera coincide al punto in cui termina la cresta est del Rheinquellhorn. Nella corrispondenza dobbiamo disarrampicare un breve ma ripido pendio (45%) e scavalcare da sud a nord la linea rocciosa affrontando un passaggio di grado due molto esposto. 
Niente di complicato. Ma pur sempre doveroso della necessaria prudenza e attenzione. 
Saltiamo a nord delle rocce restiamo alti per evitare il ghiacciaio che non conosciamo. Svolgiamo un lungo traverso che ci conduce finalmente allo Zapportpass. 
Abbiamo sete e fame. I camelabag sono inutilizzabili per il gelo. Le borracce gelano. Abbiamo del caffé e liquidi del camelbag da travasare. Vorremmo salire al Fraciòn leggeri senza zaini. 
Ma io so che se mangiamo ora non saliamo più. E non possiamo aspettare di scendere per mangiare. 
Dobbiamo portarci lo zaino. Lasciamo solo le ciaspole. 


Ripido pendio per scendere dal Rheinquellhorn





Puntone dei Fraciòn (3202 m) e Piz de Stabi (3068 m)


Sotto il Pass de Stabi mi fermai con Deborah de Marta in settembre. Non eravamo riusciti a salire da sud. Eccomi qua sopra con Jair quasi sei mesi dopo. La cresta nord del Fraciòn è molto facile. Ma io sono stanco e l'imbrago mi dà fastidio. Resto un po' indietro per toglierlo. Raggiungere la vetta è stata una meditazione. Ammetto di aver sofferto. 
Ci attende però il momento meno freddo della giornata. Indosso il piumino tecnico gentilmente prestato dalla mia debbee e finalmente ci concediamo una pausa per mangiare e per godere della vista sulla Calanca e sulla Val Malvaglia. 
Secondo il libro di vetta, del 2004, la nostra è la prima ascesa documentata dell'anno. L'ultima risalirebbe ad agosto del 2021. 
Ormai si sono fatte le 13.30. Presto ritorniamo al Pass de Stabi. Jair sarebbe propenso a scendere. Ma, ormai sappiamo tutti come sono fatto io, non posso lasciare lì il Piz de Stabi tutto da solo. 
Brenna parla di una " manciata di minuti". Sulla mappa risulta essere vicino. 
Aver mangiato in vetta ci ha conferito un po' di energia e la discesa ci ha permesso di metabolizzarla senza penalizzare i muscoli. Ottima scelta. Adesso possiamo lasciare gli zaini e salire solo con la piccozza. 
Lo Stabi ha una piccola anticima e una cresta piuttosto agevole. Offre una bella panoramica sul vicino Fraciòn e sul maestoso Zapporthorn. 
Lo tocchiamo poco prima delle 14.00. Perfettamente nei tempi da me calcolati: 11 ore dalla partenza. Jair mi chiedeva "perchè vuoi partire così presto, alla 01.30 da casa?". 
Io so bene cosa significa muoversi in inverno su quei terreni e a quelle quote. I tempi si dilatano. 
Tutte le frazioni di tempo che ho sommato dalla guida le ho sempre arrotondate in eccesso mantenendo un buon margine e così la stima è stata perfetta. 
Soltanto il ritorno sarà più veloce del previsto. 



Bel momento di relax e contemplazione in vetta al Puntone dei Fraciòn (3202 m)




L'interminabile marcia su Hinterrhein

Ripresi gli zaini dal Pass de Stabi e le ciaspole dallo Zapportpass ci fiondiamo sui pendii del Zapportgletscher verso il fondovalle. La neve farinosa ci permette di scivolare bene e mantenere un'andatura fluida. 
Cerchiamo le dorsali per evitare zone del ghiacciaio con possibili crepacci (non lo conosciamo in veste estiva). Raggiunta la traccia del mattino la riprendiamo, affrontiamo il traverso nella gola sul Reno ormai divenuto una traccia ben definita, seguiamo il fondovalle stavolta alla luce del sole. Ammiriamo le formazioni di ghiaccio. 
Ora che siamo giù sembra che sia finita: ma non è così. Un vento gelido sostenuto ci tiene svegli e rapidi nella marcia verso la zona militare che impieghiamo molto a raggiungere e superare. Fino a quando ritroviamo la nostra amata auto. Sono passate le 17.00 da un po' di tempo. 
14 ore e mezza di impegno per 28 km e quasi 2000 metri tutti nella neve. Un'enorme soddisfazione.
Ringrazio Jair per la sua tenacia e la sua forza nell'aprire la traccia. Inoltre la sua preparazione alpinistica, nonostante l'esperienza nettamente minore, è superiore alla mia. Ciò ha generato un'ottima squadra e consentito la piena realizzazione dell'ambiziosissimo progetto. 
Enea nel frattempo è sopravvissuto ed è rientrato un paio di ore prima di noi. 
Lui sarà fuori gioco per un po'. Indebolito da problemi di digestione ed intolleranze continua a perdere peso e gli manca completamente la forza. Lui che appena l'ho conosciuto andava come un treno. Spero di poterlo coinvolgere in qualcosa di minore. Auguri Enea!


La valle del Reno




Tourengänger: Michea82, Jair


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Kommentare (25)


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beppe hat gesagt: Super
Gesendet am 8. März 2022 um 04:22
Sempre più bravi complimenti
Ciao
Beppe

Michea82 hat gesagt: RE:Super
Gesendet am 8. März 2022 um 08:32
Grazie Beppe!
Anche te non scherzi ci vuole una grande costanza per starti dietro

ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 8. März 2022 um 17:41
Come x tante altre tue escursioni complimenti già solo x pensarla, a maggior ragione visto che l'hai realizzata pianificandola anche con tempistica quasi perfetta.
Ciao, Ivan

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. März 2022 um 22:48
Grazie Ivan, conosco così bene il mio calmo approccio che riesco ormai a prevedere le multi-ore di impegno.
Ciao

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 8. März 2022 um 21:07
Extraterrestre.........Daniele66

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. März 2022 um 22:53
Ciao Daniele il programma era tentare il Tödi. In progetto da settimane. Avevo pianificato bene. Ma le mie sensazioni non erano allineate. Ho deciso all'ultimo di lasciare aprire la via a chi lo conosce bene. Io preferisco aprire nelle nostre montagne ticinesi. E occuparmi del Tödi quando sarò pronto.
E così oggi vedo su hikr che il giorno dopo il mio tour Delta ha conquistato il Todi. Lui e il suo socio sono gli extraterrestri.

Ad ogni modo posso asserire che: "le mie ciaspole hanno visto cose che che anche certi sci non possono immaginare":))))

Gesendet am 9. März 2022 um 09:11
Direi grandioso, gita lunghissima, e bellissime foto.
Sempre più extraterrestre ;-)

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. März 2022 um 11:05
Grazie Giorgio. Mi ha stancato tantissimo e ho avuto infiammazione alla pianta del piede. Ma è sicuramente valsa la fatica. A 5 giorni comincio a pensare alla prossima (più leggera sicuramente)

karll hat gesagt:
Gesendet am 9. März 2022 um 17:53
Michea sei incredibile! Che team con Jair! continua così, stai facendo delle escursioni spettacolari.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. März 2022 um 22:33
Ciao Karll grazie! Mi darò da fare

Riccardo_R hat gesagt:
Gesendet am 9. März 2022 um 20:53
Come al solito i tuoi giri mi lasciano a bocca aperta!
Comunque l'ultima ascensione sul libro di vetta del Puntone dei Fracion potrebbe essere la mia, ci sono stato il 21 di agosto.
Ad ogni modo grandissimi.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. März 2022 um 22:39
Ciao Riccardo tralaltro ho letto adesso la tua recensione molto ben fatta.
Grazie e l'ultima documentata è stata quella 14 agosto erano tedeschi o confederati. Ma chissà quanti salgono come te senza scrivere. Io stesso scrivo solo se le mani me lo permettono (temperatura) e di solito solo se il libro è storico o cmq datato. Come questo del Fraciom ha quasi 20 anni. Niente male.
Ciao
Michea

Riccardo_R hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. März 2022 um 08:12
Adesso che me l'hai fatto notare è vero, non ho scritto niente sul libro di vetta, cosa che normalmente faccio sempre. Sarà state la stanchezza ahahah.
Comunque devo dirtelo, non è più difficile di quello che l'hai graduato questo giro? Soprattutto in invernale! Io mi ricordo che ha scendere dal Rheinquelhorn era abbastanza esposto e dovevi disarrampicare, chissà con la neve.
Ad ogni modo complimenti di nuovo.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. März 2022 um 08:27
In effetti PD meno lo correggo in PD + . Per via della discesa dal Rheinquellhorn sullo Zapportpass. E anche per la cresta a scendere dal Vogelberg. Non sono stati passaggi troppo difficili ma nemmeno facili. Inoltre sommati a tutto l'impegno richiesto ne fanno un escursione da non sottovalutare.
Per i libri di vetta ci vuole sempre un briciolo di volontà e di energia. Meno male che ci ha pensato mio fratello. Io ho solo fatto foto

Riccardo_R hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. März 2022 um 13:45
Esattamente, anche la dimensione del percorso è davvero notevole.

(p.s. mio errore gravissimo nel messaggio precedente, correggo: "ricordo che a scendere..")

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 9. März 2022 um 23:21
Giro che sarebbe già di suo notevole in estivo, in invernale diventa una mazzata bestiale, oltrechè da affrontare con somma attenzione... bravissimi e complimenti.
Ciao

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. März 2022 um 08:24
Era nel cassetto dei desideri già da un po'. Da rifare sicuramente in estate. In effetti anche rispetto a precedenti giri impegnativi questo mi ha stancato per diversi giorni.
Grazie
Ciao

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 10. März 2022 um 13:57
Da "vile" brianzolo, le cime che hai fatto, me le sono "scarrozzate" in estate ed in due escursioni diverse, dal versante opposto a quello fatto da voi....

Complimenti non te ne faccio più, oramai sono mosso solo
da taaaantaaa sana invidia!!!! :-)))))

In quanto ai libri di vetta...
...mai scritto nulla!!!
Mia moglie lo dice sempre che sono un orso asociale!!!

Ciao!!!

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. März 2022 um 14:06
Le montagne funzionano bene perché sono frequentate per lo più da orsi asociali

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. März 2022 um 14:08
Il concatenamento delle cime fatto dalla Malvaglia rimane ancora in cima al mio cassetto dei desideri per l'estate

Antonio59 ! hat gesagt:
Gesendet am 10. März 2022 um 14:52
Assolutamente bravi, soprattutto per la stagione che lo avete fatto.
Ciao.
Antonio.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. März 2022 um 20:47
Grazie Antonio. Non ho saputo aspettare. L'estate sulle Alpi è troppo breve (per fortuna). Ormai devo sfruttare tutto l'anno

m323 hat gesagt: Bravissimi
Gesendet am 14. März 2022 um 10:21
Complimenti per l'uscita. Davvero una gran bella escursione. Tenendo conto il freddo e la lunghezza, top!
Certi passaggi sono già difficili in estiva (discesa dal Rheinquellhorn per niente facile, anzi) figuriamoci in inverno... Complimenti!!!

Michea82 hat gesagt: RE:Bravissimi
Gesendet am 14. März 2022 um 20:33
Grazie Fredy!
Quelle sono proprio le tue montagne di casa. E ci voglio tornare con te.
L'inverno ha i suoi pro. Di certo non le foto con quel freddo. Ma i terreni possono essere più sicuri. E le discese meno stancanti.

m323 hat gesagt: RE:Bravissimi
Gesendet am 16. März 2022 um 07:43
Sicuramente in inverno è meno stancante, ma le giornate sono più corte, più fredde e i pericoli maggiori.
Dipende sempre da dove si va.
Le 3 che ti mancano sono praticamente le più facili e ti ci porterò volentieri concatenandone con un po' di altre ;)


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