Puntone dei Fraciòn (3202 m) – Rheinquellhorn (3200 m) – Piz de Stabi (3136 m) – Pizzo Nass (2994 m)


Publiziert von tapio , 20. August 2012 um 07:51.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:18 August 2012
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima Rossa   CH-GR   CH-TI   Gruppo Zapporthorn   Gruppo Cima di Gana Bianca 
Zeitbedarf: 11:15
Aufstieg: 2263 m
Abstieg: 2263 m
Strecke:Foppa di Cusiè (1707 m) - Alpe della Bolla (1644 m) - Alpe di Prato Rotondo (1826 m) - Ürbell (2059 m) - Alpe Cardedo (2104 m) - Laghetto di Cardedo (2605 m) - Pizzo Nass (2994 m) - Vogelberg (3218 m) - punta SW del Rheinquellhorn (3211 m) - Rheinquellhorn (3200 m) - Zapportpass (3045 m) - Pass de Stabi (3068 m) - Piz de Stabi (3136 m) - Pass de Stabi (3068 m) - Puntone dei Fraciòn (3202 m) – ritorno per la stessa via ma evitando la discesa sul Pizzo Nass, passando invece dalla più comoda Bocchetta del Baratin (2999 m)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si arriva alla Foppa di Cusiè seguendo la N2 fino a Biasca. Prendere la strada della Val di Blenio, a Malvaglia salire verso la Val Malvaglia (ignorando successivamente il bivio per la Val Pontirone). Ad Anzano svoltare a destra e proseguire per Cusiè. L'ultimo tratto è su strada sterrata. Grande parcheggio al termine della carrozzabile (con fontanella).
Kartennummer:map.geo.admin.ch

 

Prologo

 

Il giro odierno nasce da un mezz’accordo con Zaza, secondo il quale ci saremmo potuti dare appuntamento in cima al Rheinquellhorn. Già le premesse per questo incontro lasciavano intravedere una scarsa probabilità di riuscita, visto che partivamo da luoghi diversi con diverse distanze da coprire (io dalla Val Malvaglia, lui dalla Zapporthütte); poi una differenza di passo non certo trascurabile (a suo favore, naturalmente) rendeva definitivamente impossibile l’incontro. Alle 8.45 io ero soltanto al Laghetto di Cardedo, mentre il suo sms mi avvertiva di essere già sul Puntone dei Fraciòn. Sfumato l’incontro in vetta, ho continuato la mia camminata come era stata originariamente prevista, ed è stato un giro di gran soddisfazione. Vediamone tratto per tratto lo svolgimento.

 

Foppa di Cusiè (1707 m) – Pizzo Nass (2994 m)

 

Dal parcheggio presso la Foppa di Cusiè (1707 m) prendo il sentiero che in leggera discesa nel Bosco della Foppa porta all’Alpe della Bolla (1644 m), punto più basso dell’intera giornata. Da qui proseguo, passo il ponte sull’Orino e, passando dall’Alpe di Prato Rotondo (1826 m) salgo verso Ürbell (2059 m). Qui prendo il sentierino segnato in bianco-rosso (ma non ufficiale) e raggiungo l’Alpe Cardedo (2104 m). Salgo fino a superare il P.2376 (segnalato con un gran omone su un pianoro) e, più in alto, sempre attento ai rari segni di vernice, evito la deviazione a sinistra (che porterebbe, volendo, al Vogeljoch) e proseguo fino al Laghetto di Cardedo (2605 m). Lo aggiro sulla sinistra (da qui in avanti tutto su percorso libero) e punto verso SE in direzione del P.2736. Sbuco un po’ più in alto, sulla cresta SW del Pizzo Nass. Qui, secondo il Brenna dovrebbe trovarsi “un esposto sentierino usato da pecore e stambecchi e da chi vuole passare dal bacino dell’Alpe Cardedo a quello dell’Alpe di Giumello”. Ma del sentierino neanche l’ombra, solo immensi dirupi. Proseguo dunque sulla cresta SW del Pizzo Nass e non appena dei grossi blocchi mi impediscono di tenere questa direzione, mi sposto nella cresta S a forma di ampio canale e continuo la salita (T5, non adatta a chi soffre di vertigini, ma semplice, tanto da non appoggiare mai le mani). In cima incontro un ripido canalino bagnato che adduce alla  vetta, e decido dunque di seguire “la cengetta che verso destra porta sulla cresta SE” (Brenna): da qui in pochi minuti raggiungo la vetta del Pizzo Nass (2994 m), che non è altro che il punto più basso della cresta SSW del Pizzo Cramorino (è però un bellissimo balcone a picco sulla Val Malvaglia).

 

Pizzo Nass (2994 m) – Rheinquellhorn (3200 m)

 

Dalla cima del Nass seguo la cresta che porta al Cramorino. Giunto all’intaglio che spacca in due la cresta supero il muro di fronte direttamente con facile arrampicata (II-) (altra possibilità secondo il Brenna: aggirarlo a sinistra su un pendio franoso). Evito di toccare la vetta del Cramorino (raggiunta recentemente con igor) e piego a destra in direzione del Vogelberg. Capisco subito che questa vetta, anch’essa appena raggiunta, non potrò evitarla, perché dal lato di Val Malvaglia si produce in altissime pareti verticali e, sull’altro lato (per me fuori strada), c’è comunque un ghiacciaio. Salgo dunque al Vogelberg (3218 m) e scambio due parole con un simpatico ragazzo della zona, che ha una cascina in Val Malvaglia, e che mi assicura che fino al Puntone dei Fraciòn le difficoltà sono limitate. Proseguo dunque rinfrancato ed in breve raggiungo il punto più alto di giornata (se non fosse per il Vogelberg, 3218 m, di cui non tengo conto perché già raggiunto in precedenza), cioè la punta SW del Rheinquellhorn, quotata 3211 m, ma senza dignità di vetta a sé stante, visto che non fa da nodo orografico (anche se una certa separazione sulla cresta la si nota comunque). La vetta vera è un po’ più avanti e viene raggiunta senza alcuna difficoltà. Dalla cima del Rheinquellhorn (3200 m) noto che in effetti i pendii in direzione NE e E sono perfetti per una discesa con gli sci, come skiboy1969 aveva fatto intendere.

 

Rheinquellhorn (3200 m ) – Piz de Stabi (3136 m) – Puntone dei Fraciòn (3202 m)

 

La prima parte della discesa dal Rheinquellhorn non presenta problemi. Il punto più difficile di giornata è invece racchiuso tra la quota 3145 e la 3084, poco prima dello Zapportpass. Si tratta di una breve disarrampicata (e viceversa, al ritorno) di II grado in cresta su un tratto abbastanza esposto a picco sul fornale a S (variante: placca verticale con appoggio su pendio franoso sopra lo Zapportgletscher, evitato entrambe le volte). Passato questo punto, il tutto diventa una piacevole passeggiata in quota, con breve digressione sul facile Ghiacciaio di Giumello. Raggiungo dunque lo Zapportpass (3045 m) e successivamente il Pass de Stabi (3068 m). Qui salgo la cresta (interamente in territorio grigionese) che porta al Piz de Stabi, sulla quale un’anticima a metà cresta fa pensare di aver prematuramente raggiunto la meta. Proseguo invece subodorando che la vera vetta sia situata un po’ più avanti, verso NE. Infatti la cima del Piz de Stabi (3136 m) presenta un corposo ometto e lascia intravedere qualche metro di altezza in più rispetto all’anticima. “Magnifica visuale” verso i poligoni di tiro di Hinterrhein e, a parte gli scherzi, incredibile visione sulla parete SW dello Zapporthorn. Riparto e mi dirigo al Pass de Stabi, che raggiungo con piacevole discesa sul Ghiacciaio di Giumello (quasi piatto – e nevoso - in questo punto). Da qui la salita al Puntone non presenta difficoltà, a parte la sete che cerco di sedare con della neve sciolta in una bottiglietta, riscaldata con il calore delle mani. Finalmente raggiungo la vetta del Puntone dei Fraciòn (3202 m) dove, oltre alla croce e alla gamella, trovo i saluti di Zaza nel libro di vetta. Con una birra relativamente (ancora) fresca spengo definitivamente gli ardori della sete e finalmente passo al pranzo, frugale e veloce.

 

Il ritorno

 

Per il ritorno evito naturalmente la deviazione al Piz de Stabi ed anche l’omonimo passo con camminata in leggera discesa (senza ramponi, portati inutilmente…) sul Ghiacciaio di Giumello, raggiungendo direttamente lo Zapportpass. Da qui risalgo tutta la cresta fino a toccare il Rheinquellhorn: riesco però ad evitarne la cima tagliando in direzione W verso la cima 3211. Da qui risalita obbligata al Vogelberg, aggiramento della vetta del Cramorino, discesa dalla parte opposta ed arrivo alla Bocchetta del Baratin (2999 m). Discesa sulle Gane del Baratin fino a raggiungere nuovamente il Laghetto di Cardedo in totale sicurezza. Da qui ritorno a Cusiè per la stessa via dell’andata. Commento finale: lunga gita in un bellissimo ambiente alpino, per camminatori allenati. Il mancato incontro con Zaza potrà magari dare occasione per una nuova pianificazione, chissà se sarà la volta buona…

 

 

Tempi di percorrenza: 11 ore e 15’. Dettaglio:

Foppa di Cusiè – Pizzo Nass : 4 ore

Pizzo Nass – Vogelberg - Rheinquellhorn: 1 ora e 15’

Rheinquellhorn – Piz de Stabi – Puntone dei Fraciòn: 1 ora e 30’

Puntone dei Fraciòn – Foppa di Cusiè: 4 ore e 30’

 

 


Tourengänger: tapio


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Kommentare (15)


Kommentar hinzufügen

pm1996 hat gesagt:
Gesendet am 20. August 2012 um 08:16
Gran bel giro e bella relazione.
Complimenti.
Ciao
Paolo

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. August 2012 um 08:59
Grazie Paolo,
un po' di fatica va messa in conto, però sono posti davvero belli.
Ciao, Fabio

Amedeo hat gesagt: Sei pronto.
Gesendet am 20. August 2012 um 09:54
Dirie che sei pronto a fare la traversata delle Alpi a piedi.......io conoscevo il primo che la fece!!
Complimenti
Amedeo

tapio hat gesagt: RE:Sei pronto.
Gesendet am 20. August 2012 um 10:20
Grazie Amedeo,
limitiamoci a queste piccole porzioni di Lepontine, non oso immaginare come potrebbe essere uno sforzo prolungato per parecchie settimane di fila...
Ciao, Fabio

igor hat gesagt:
Gesendet am 20. August 2012 um 10:09
Bravo Fabio li volevo fare anche io quelli li,bella maratona ciao

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. August 2012 um 10:28
Grazie Igor, sì lo so, ne abbiamo parlato quando abbiamo fatto i nostri 4, ma quel giorno sarebbe stato davvero troppo!
Complimenti a te e a Ueli per lo Stambecco, quella sì che è una grande impresa, io proverò a tenerlo per ultimo, ma non so, senza corda sembrerebbe davvero un po' troppo: non per niente è ritenuto uno dei più difficili 3000 del Ticino, se non addirittura il più difficile.
Chissà...

Ciao, Fabio

ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 20. August 2012 um 12:07
Bravo come sempre; aspetto a breve il trio Piz Piotta, Cima Rossa e Cima di Cogn ...

Un saluto, Ivan

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. August 2012 um 15:02
Grazie, sempre gentile, Ivan; in effetti, se ci riesco, potrebbe arrivare abbastanza a breve questo terzetto; però, prima di farlo, preferisco sempre volare basso, perchè in montagna, e specialmente oltre una certa quota, non si sa mai.
Quindi diciamo che è un obiettivo ragionevole entro la fine dell'estate...
Ciao, un saluto anche a te, Fabio

Laura. hat gesagt:
Gesendet am 21. August 2012 um 10:12
Stupenda maratona...per fortuna posso passare la mano, con la scusa della gambetta!
ciao

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. August 2012 um 14:40
Ma quale scusa! ... (simpaticamente, s'intende)
Una che fa il Disgrazia in giornata, queste cose se le pappa in un sol boccone...
Grazie Laura, la tua "verve" ti può portare ovunque!
Ciao, Fabio

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 21. August 2012 um 12:00
Hai certamente sfruttato bene la giornata!!!!!
complimenti, Fabio.
u tigno

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. August 2012 um 14:48
Ciao u tigno,
pensa che la via più diretta (con meno chilometri) partiva 500 metri più in basso. Per fortuna che per una volta non ho voluto esagerare, di solito preferisco la via più breve anche se ha più dislivello; ma per una volta ho evitato di usare la testa dura che mi ritrovo :-)))
Grazie Roby e a presto,
Fabio

tignoelino hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. August 2012 um 14:57
hai fatto bene, mi sembra che ne hai già
fatto parecchio (come sempre).

veget hat gesagt:
Gesendet am 21. August 2012 um 23:07
A me avevano dato dell"airon men....(non conosco la dicitura esatta). TU meriti, Superrrrrrrr airon men.Bravo!!!! Ciao Eugenio

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. August 2012 um 20:41
Ciao Eugenio, grazie per i complimenti, ma sono sicuro che l'appellativo che Ti hanno dato, lo meriti totalmente!
Ciao, Fabio


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