Monviso 3841 m - Un sogno realizzato


Publiziert von Michea82 , 4. August 2021 um 11:53. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:31 Juli 2021
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2 Tage
Aufstieg: 2100 m
Abstieg: 2100 m
Strecke:23 km da Pian del Re per la Via Normale
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dalla Pianura Padana in generale spostarsi verso Torino, quindi Pinerolo. Da questa zona dirigersi a sud (Cavour - Barge) verso la Valle Del Po e precisamente fino al villaggio di Crissolo. Poi seguire la stradina di montagna per Pian del Re. Parcheggi a pagamento 10 euro al giorno (circa 250 parcheggi). Possibile usufruire del servizio navetta da Crissolo (introdotta per salvaguardare la zona protetta)
Unterkunftmöglichkeiten: Rifugio Quintino Sella (2640m)

Da anni, nelle giornate limpide, lo ammiro ergersi distinto ed elegante sullo sfondo del mio mondo, oltre la Pianura Padana, lontanissimo. Soltanto da pochi mesi l'ho preso in considerazione come meta realizzabile e, seguendo il suo richiamo, l'ho raggiunto. Ora racconto come. 


Il Monviso visto dal Canton Ticino   (foto scattata il 13 dicembre 2020 al Gazzirola)


Video della gita - [/drive.google.com/file/d/17lMeK_rSb5kUjMp6W0r3jLblKGveN7AE/v...]

In breve

Per il Monviso ho utilizzato la via normale partendo da Pian del Re. Mi sono appoggiato al Rifugio Quintino Sella per la notte.
debbee mi ha accompagnato senza salire sul Monviso, ha dormito con me nel Rifugio e, come alternativa, ha svolto anche lei in solitaria un'escursione sul vicino Viso Mozzo (3019m), il suo primo 3000 a tutti gli effetti. 


Scelta titubante per meteo molto incerta

Per il weekend era in programma un tour di 4 giorni nella zona della Greina. Le condizioni meteorologiche di questa anomala estate mi hanno spinto a guardare altrove. Le previsioni vedevano l'ingresso di un fronte freddo atlantico sulle Alpi da ovest per sabato sera. Ma infiltrazioni preliminari dovute al cedimento barico erano già previste al venerdì. In generale l'area alpina meno colpita sarebbe stata quella delle Alpi Cozie. I modelli erano però molto incerti e continuavano a fornire dati divergenti. La decisione infine è stata quella di sfruttare una finestra di tempo sereno stimata e delineata solo dal giovedì sera per la fascia prevista tra le 04.00 e 14.00 del sabato. Inizialmente il venerdì era apparso come il giorno migliore, ma poi è cambiato tutto e difatti abbiamo incontrato, salendo a Pian del Re venerdì pomeriggio,  alcuni alpinisti che hanno rinunciato al Monviso a metà strada sorpresi da una supercella già al mattino. 
Siamo stati fortunati. La finestra ha retto proprio fino alle 12.00. Poi un bel temporale mi ha comunque investito. Ma ormai il Monviso era mio.

Avvicinamento

Optando per il sabato ce la siamo presa con calma il venerdì. 
Partiti dal Ticino in mattinata abbiamo viaggiato riposati. In piena pianura padana abbiamo attraversato la cella temporalesca che al mattino era molto sviluppata nel territorio francese e nelle Alpi Cozie.
Pranzo in una cittadina (se non sbaglio Barge) e poi pausa a Crissolo per acquistare provviste per l'indomani. Abbiamo apprezzato la Valle del Po non essendo mai stati prima a visitarla. Siamo arrivati fin troppo tardi a Pian del Re a causa di un gregge non superabile di mucche  che ci ha preceduto occupando la carreggiata proprio fino a Pian del Re. 
Intanto, dopo un intermezzo ben soleggiato, il cielo si è incupito di nuovo. Scorgiamo il Monviso dominare la vallata con la vetta avvolta nelle nubi. 
Trovato parcheggio alle 15.25 ci incamminiamo con l'entusiasmo tipico delle grandi avventure. 

Salita al Rifugio Quintino Sella

Il sentiero per il Rifugio da Pian del Re è un T3, è lungo circa 6 chilometri e ha un dislivello di 700 m (contando i saliscendi). 
Da Pian del Re ci si dirige ad ovest e in 5 minuti si passa davanti alla sorgente del Po. Quindi si curva a sud e si prosegue in salita fino al Lago Fiorenza, luogo stupendo con il Monviso sullo sfondo. Da qui la salita prosegue fino a quota 2300 per poi scollinare di una cinquantina di metri e ci si trova al piccolo Lago Chiaretto. Dal punto a quota 2300 (prima di scollinare) il sentiero più utilizzato è attualmente inagibile per il pericolo di caduta massi. Si manterrebbe alto descrivendo una mezzacosta sulla destra (sotto il Monviso). Alcune persone l'hanno ugualmente sfruttato. Si scende dunque al Lago per poi riprendere una salita impegnativa. Un vero e proprio muraglione di pietre. Il terreno si fa più roccioso ed è richiesto un passo sicuro. Guadagnati altri 250-300 m ora si percorre una vasta pietraia in una stretta piana che divide Monviso e Viso Mozzo. In sottofondo si odono continue frane dal Monviso. Il rumore fa una certa impressione. L'ambiente è primitivo e affascinante.
Ci sono alcuni saliscendi e si raggiunge un passo denominato Colle del Viso. Da qui si vede il Rifugio e si può ammirare il Lago Grande di Viso, poco più in basso del Rifugio. In 10 minuti siamo a destinazione. 
Siamo saliti con calma per questo abbiamo impiegato circa 3 ore e mezza. 



Lago Chiaretto con Monviso sullo sfondo

Il Rifugio ha una location perfetta, a quota 2600 m, è grande, ha tanti posti letto (letti veri) e un bel bar. Non posso dire altrettanto della cucina che tra cena e colazione è stata un po' approssimativa considerando il prezzo non dissimile dalle capanne ticinesi (arrosto asciutto senza salsa, panna cotta immangiabile, pane secco a colazione e marmellatine ammuffite). Buona la scelta invece di bevande e alcolici al bar, con birre artigianali e diversi distillati. Il mangiare non è un aspetto per me fondamentale purchè possa nutrirmi, ma trovo giusto descriverlo per chi invece si reca al Rifugio per quel motivo. 


Passo delle Sagnette 2991 m (via attrezzata) 

Mi sveglio alle 03.25. A colazione ci sono altre persone, 13 in tutto per il Monviso. 
Mi avvio alle 04.15. Circa allo stesso orario partono 4 ragazzi cuneesi più giovani e veloci. Mi precedono, li seguo. È ancora notte, tutti abbiamo caschi e frontali accesi. Mi abbasso di una cinquantina di metri verso sud e attraverso la piana di fianco al lago. Quindi il sentiero prosegue dolcemente di traverso verso sud lungo le pendici della montagna fino a quota 2720 m circa. Qui c'è un primo tratto attrezzato con 3 o 4 catene per attaccarsi. Questo tratto è evitabile a sinistra con sentiero normale. Dopo di che iniziano una serie di passaggi attrezzati più impegnativi. Si arrampica una dorsale ripida dotata di catene e appigli solidi. Meglio avere un kit (casco, imbrago e fettuccia) per sicurezza (io l'ho usato al ritorno). 
Con le prime luci del giorno raggiungo il Passo delle Sagnette. I ragazzi ormai sono molto più avanti di me. Mi raggiungono nel frattempo due uomini sopra la cinquantina. Scopro più tardi che sono partiti in solitaria per poi unirsi. Uno torinese e l'altro di Treviso, quest'ultimo è affaticato e non ha mai camminato in quota. Per il primo è invece già la settima ascesa. 
Procedono ad un ritmo simile al mio. 
Sono le 05.41. Dalle Sagnette bisogna scendere di una quarantina di metri. 


Finalmente il Monviso

Non sono ancora sul pendio del Monviso. Devo percorrere una vallata costituita da rocce. Si salta letteralmente da un masso all'altro, spesso usando anche le mani. Ci si alza progressivamente di quota, si incrocia la traccia che sale da Castello ed ora i segni saranno gialli (prima erano blu). 
Raggiunto un grande omino si deve mantenere la destra, alzarsi di un poco, eseguire un traverso su terreno franoso ed infido e aggirare da sinistra una bastionata nera. Quindi risalire un ripido tratto a destra e ci si trova presso il Bivacco Andreotti, un bel rifugino incustodito con alcuni posti a letto (forse 6). 
Ora mi trovo sulle pendici vere e proprie. C'è ancora un breve sentiero ripido che fiancheggia un nevaio (o ghiacciaio?) e raggiungo le enormi bastionate. Sono le 07.31, pausetta spuntino e sigaretta e lascio piccozza e bastoni. I 2 uomini proseguono. Io li sorpasserò nella parte finale. 
Da adesso in poi è tutta pura scalata di secondo grado. Il Monviso si ascende con le mani. Circa 500 m di pura roccia. Pensavo di trovare un "marciume" da come me l'avevano descritto e invece ho una bella roccia con appigli e molte possibilità di evitare le difficoltà.
Sfrutto cenge, caminetti, canalini, piccole pareti e aggirando o affrontando alcuni passaggi più impegnativi mi porto lentamente in vetta precedendo gli altri due. L'uomo di Treviso lo vedo sofferente, è massiccio, ha un grande peso da portare. Gli offro un isostar e gli propongo anche un'aspirina. Inoltre ha delle lacero-contusioni alle tibie ma non ha la forza di accettare che gli faccia una medicazione. Ostinato come me lo capisco bene, a lui basta un minimo di sostegno psicologico.
Mi sorprendo di non avvertire la quota, il battito si mantiene sotto i 130. Molto probabilmente le vette raggiunte a quattro zampe aiutano molto in questo senso. In vetta incontro i 4 ragazzi del mattino. 
Altri escursionisti (polacchi, francesi e italiani) li ho incrociati che scendevano o li incontro successivamente che salgono. Un paio di francesi hanno fatto la cresta est. Ci sono state aggiunte da Castello.
Sono le 09.30 e mi prendo una pausa di mezz'ora. La vetta è spaziale seppure deturpata da 2 enormi santi sotto la croce e da svariate scritte sui sassi. Contemplo il mondo da quassù. Distinguo il gruppo dell'Argentera a sud. Che soddisfazione!



Sopra quota 3300 m lungo la parte tecnica del Monviso


La discesa e il temporale

Dopo un pranzo minimale verso le 10.00 mi avvio per tornare indietro. I 2 cinquantenni sono già partiti. I 4 ragazzi si legano e scendono in cordata. Mi accodo ma li supero presto, rallentati dalla prudenza che una discesa simile merita. Impiego circa due ore a raggiungere il Bivacco Andreotti. Non ho difficoltà, disarrampico seguendo i segni gialli. La difficoltà è quella di un T5, mai troppo esposto ma con passaggi che necessitano di molta prudenza e agilità. Occorre anche forza nelle braccia per calarsi (o sollevarsi in salita). 
Dal Bivacco proseguo fino al grande omino di pietra dove intorno alle 12.20 mi faccio un'ulteriore pausa di 15 minuti. Ho appena incrociato altri 3 signori (loro obiettivo  è il Bivacco Andreotti). Secondo le mie stime sul Monviso si trovano ancora 7 persone oltre a questi 3. 
Affronto la lunga pietraia con una certa velocità per guadagnare tempo (il mio garmin ha calcolato 4 ore e 37 min per il quarto miglio, quello che ha incluso tutta la parte tecnica salendo e scendendo). 
Raggiungo il bivio e prendo il sentiero per le Sagnette. Improvvisamente diventa tutto scuro e tuona. Il cambiamento è stato quasi istantaneo, il temporale ha un'evoluzione rapida. Devo decidere cosa fare, ho 2 possibilità: rintanarmi sotto una delle grandi rocce sotto il Passo delle Sagnette o correre al Bivacco Boarelli. In entrambi i casi non posso inviare sms a Deborah che nel frattempo è tornata al Quintino Sella. Sono incerto: se la perturbazione peggiorasse e durasse tutta la notte? Decido di correre su verso le Sagnette pur di prendermi il temporale ma per me è essenziale poter comunicare. Si alza il vento e i tuoni sono sempre più forti. Ho paura. Nascondo la piccozza e corro. Alle 13.10 inizia a grandinare, sono alle Sagnette e individuo il rifugio perfetto: una piccola grotta sotto un grande masso. Mi ci infilo e da questa posizione riesco ad inviare un sms (anche se verrà consegnato solo 30 minuti dopo). Ora il temporale è violento ma sono al sicuro. Chissà tutte le altre persone? Nel messaggio le scrivo anche che ci sono 7 persone sul Monviso e 3 al Bivacco caso mai peggiorasse il tempo. 
Ma in meno di mezz'ora passa tutto e rasserena. Ora la via attrezzata è bagnata e io non sono più freschissimo. Pertanto mi metto l'imbrago e la discendo attaccandomi. Si fa di nuovo soleggiato. 
Raggiungo la Quintino Sella alle 14.37 con Deborah con mi corre incontro, felice di rivedermi, entrambi reduci da due simili avventure. Mi prendo una birra e incontro i due signori con i quali ci facciamo i meritati complimenti. 



I 4 ragazzi che si incordano per affrontare la discesa (q.3800 m)


Allontanamento

Non indugiamo. La perturbazione è destinata a deteriorare presto le condizioni meteorologiche e Pian del Re non è propriamente vicino. Difatti si annuvola rapidamente e scende la nebbia. Procediamo spediti ma inizio ad essere stanco, non ho avuto una vera pausa. Dopo tutto è dalle 10.00 che sto scendendo dal Monviso su rocce, i piedi mi fanno male e Deborah corre. Forse è la sua presenza che mi fa cedere. Quando sono da solo resisto di più. Basti pensare che dopo 13 ore di cammino al Gran Sasso mi sono fatto 8 ore di autostrada. Qui invece soffro. Inizia a piovere e tuonare. Ma mai forte. Non è un temporale violento mobile come quello di prima. Sembra più un tempo autunnale. 
Soltanto quando siamo alla sorgente del Po inizia a diluviare. Una pioggia monsonica che ci lava completamente. Corriamo al Rifugio Albergo Alpino di Pian del Re per ripararci.
E qui devo dirlo: ci hanno sbattuti fuori. "Se non avete riservato non potete utilizzare il bar". Sta diluviando, siamo slozzi e ci dicono che non abbiamo su la mascherina. Cazzo ma dateci il tempo di tirarla fuori! Ad ogni modo non ci lasciano nemmeno restare sulla porta d'entrata. A quel punto decido di restare lì "signorina chiami pure la polizia ma io da qui non mi muovo, alla faccia del Rifugio". 
Questo fatto mi ha rattristato: sono sempre stato d'accordo con le regole del Covid. Ma ci sono regole fondamentali imprescindibili come quella di garantire la sicurezza di due escursionisti, soprattutto se si è un Rifugio e ci si trova in montagna. Vabbè chiusa parentesi (meriterebbero una bella recensione).
Diverso discorso merita invece il Serenella Stube di Crissolo. Siamo stati accolti nonostante fosse interamente riservato. Ci hanno offerto una focaccia e abbiamo potuto cenare. Ottima cucina, gentilezza e flessibilità della signora che potrebbe essere la gerente. 
Da Crissolo quindi torniamo in Ticino. La perturbazione ci accompagna per la strada. 
Il Monviso con il bel tempo è stato un miracolo. 
Ci siamo portati a casa un'esperienza di grande valore. 





 


Tourengänger: debbee, Michea82


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Kommentare (31)


Kommentar hinzufügen

irgi99 hat gesagt:
Gesendet am 4. August 2021 um 12:15
Super salita!!! Complimenti!
Irene

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2021 um 21:14
Grazie:))
ciao Irene

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 4. August 2021 um 12:18
Bravo... soprattutto per la tua competenza meteo ;-))

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2021 um 21:15
Grazie! La meteo mi ha sempre appassionato fin da piccolo perché speravo nella neve in pianura. Sono nato troppo tardi e per questo magari la cerco in alto

beppe hat gesagt:
Gesendet am 4. August 2021 um 12:20
Bravissimo
Ciao
Beppe

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2021 um 21:16
Ciao Beppe!
Grazie:)

igor hat gesagt:
Gesendet am 4. August 2021 um 12:30
Bravo maicolson mi dispiace non ho potuto venire ma sarà dura prendere un venerdì libero peccato !

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2021 um 21:17
Grande Igor la rifarò una sola volta (perchè di monti ce ne sono infiniti) e sarà con te.
Intanto pensaci su per il Bishorn che un 4000 "facile" vorrei farlo

Emanuela hat gesagt:
Gesendet am 4. August 2021 um 13:16
Un bel viaggio per un l'invito alla corte del Re di Pietra!

I miei ricordi terminano purtroppo al bivacco, ma il resto della salita l'ho vissuto dal racconto di mio marito e dalle tante tue belle foto che gli danno vita.

Il tempo lassù è sempre molto instabile: noi siamo partiti dal rifugio che nevischiava mentre chi aveva pernottato al bivacco era sceso immediatamente per timore di rimanere bloccato.

Poi per incanto tutto è finito.

Per me un sogno infranto 20 anni fà....ma la storia è lunga...

Bravo a te e anche a Debbe che ha conquistato il "fratello minore"

E.la

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2021 um 21:19
Grazie Emanuela! Peccato per te ma puoi sempre ritornare, il Monviso non si sta sgretolando. È vero che il tempo è imprevedibile. Ma quando arrivano gli anticicloni fin troppo invadenti di questi anni allora nemmeno una nuvola offusca quella cima

Gesendet am 4. August 2021 um 14:37
Super Grande, grande impegno e grande forza, bravissimo
ciao

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2021 um 21:20
Ciao Barba! Grazie

Menek hat gesagt:
Gesendet am 4. August 2021 um 16:01
super complimenti

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2021 um 21:20
Grazie mille!

GAQA hat gesagt:
Gesendet am 4. August 2021 um 17:57
Complimenti Michea!
Un saluto.
Alessandro.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2021 um 21:21
Ciao Alessandro grazie!

Ueli hat gesagt:
Gesendet am 4. August 2021 um 20:35
Bella cima !!!!

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. August 2021 um 21:21
Bella davvero
Grazie!

numbers hat gesagt: Complimenti!!!
Gesendet am 4. August 2021 um 21:08
Una vetta davvero di prestigio,
come detto, un sogno che si realizza.

Mario

Michea82 hat gesagt: RE:Complimenti!!!
Gesendet am 4. August 2021 um 21:22
Grazie!
Sì per me così è stato. Anche prima di quello che mi sarei aspettato.
Ciao

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 5. August 2021 um 08:14
Complimenti Michea per la prestigiosa salita ma anche per il report decisamente ben realizzato e minuzioso di particolari ... ma anche a Debbie per la sua cima !

Ciao Giorgio

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. August 2021 um 09:59
Ciao Giorgio grazie a te che segui sempre le nostre avventure!
Aspettiamo un report di Deborah- non l'ho inserita come partecipante perché non sono capace o non è possibile fare 2 elenchi individuali di waypoint nella stessa relazione.

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 5. August 2021 um 16:41
Ecco una cima che avrei voluto fare ma non farò forse mai!!

Mitico come sempre!!

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. August 2021 um 18:48
Mai dire mai..è tanto alto ma non difficile.
Basta prendersi il tempo.
Grazie Gabrio
Ciao

m323 hat gesagt: Bravissimo
Gesendet am 6. August 2021 um 13:14
Come al solito grande Michea. Non molli mai! E ogni settimana te ne inventi una nuova. Bello.

Michea82 hat gesagt: RE:Bravissimo
Gesendet am 6. August 2021 um 23:02
Grazie Fredy
Tra le migliori che ho fatto c'eri tu con me. E così anche per la prossima uscita!

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 7. August 2021 um 20:18
In Italia dicono tutti che il Covid ci renderà migliori... fossi in Te in Italia non tornerei dopo come ti hanno trattato. Il Covid è stato deleterio al cervello di almeno 2 italiani su 3. Tieniti cara e ama fino in fondo la tua magica Svizzera, l'Italia, questa Italia, non merita nulla. Neanche di avere montagne magiche come il Monviso meriterebbe.
Bravissimo come sempre, per il resto, e scusa la "sbroccata", ma qui son tutti rincoglioniti.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. August 2021 um 21:48
Non prendertela Poncione. Ho capito che la persona ha subito un lavaggio e me la sono presa sul momento. E anche per un po di tempo dopo. Ma non è una questione di nazioni. È sempre individuale. Culturale. Di valori. E lei era anche molto giovane.
La montagna non ha confini e continuerò ad esplorare ovunque. Senza che queste cavolate mi scoraggino.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. August 2021 um 21:49
E grazie:))

Daniele Frei Lupo65 hat gesagt: Complimenti
Gesendet am 9. August 2021 um 16:32
Ciao Michea, bel report che fa sognare! Non sono mai arrivato a tanto, neppure in giovinezza :-)
Se possibile non rimandare mai troppo nel tempo i tuoi sogni, quando meno te l'aspetti aumenta la difficoltà nell'attuarli. L'età che verrà non ti sarà d'aiuto. Complimenti ancora per la tua trasformazione!! Hai un'ottima impostazione psicofisica. auguri per le future vette !! Saluti Daniele Frei

Michea82 hat gesagt: RE:Complimenti
Gesendet am 9. August 2021 um 17:21
Grazie Daniele Frei sei una cara persona lo si percepisce già dai tuoi interventi nel gruppo di Stein Bock.
Certamente mi sto impegnando a trovare un buon equilibrio tra montagna/obiettivi e la vita di tutti i giorni. Anche a costo di dormire poco e fare delle levatacce sfruttando i pochissimi giorni che ho per me..


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