Sgarbaz e Chiusarella: fiori e farfalle
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Finalmente un paio d'ore libere per fare una breve passeggiata: parto da casa alle 10,30 e mi dirigo verso le Sorgenti pietrificanti senza avere ben chiaro il proseguio della gita, pochi metri e gli effetti della tempesta di settimana scorsa si fanno evidenti: una robinia si è abbattuta sul sentiero, si passa comunque senza problemi. Alle sorgenti la portata dell'acqua è tale che un torrentello invade il sentiero prima di deviare verso valle.
Poco oltre alberi e cespugli ingombrano il raccordo con le "roccette" costringendo ad aggirarli a destra. Raggiungo il rudere della baita e decido di proseguire per andare a prendere il costone che sale allo Sgarbaz. Il torrente della valle Pissavacca è gonfio d'acqua, anche la vegetazione è decisamente esuberante tanto che salendo fatico a scorgere tanto la deviazione per il sentiero G che porta alla grotta dell'Alabastro tanto la ben più larga deviazione per la Valfredda.
Il costone è pieno di fiori e di farfalle, salgo allo Sgabaz, arrivo alla strada militare e la seguo fino al tornante di quota 825 metri. Da qui salgo direttamente al Chiusarella fermandomi solo per fare foto ai tanti fiori.
Breve sosta in cima e discesa per il versante settentrionale.
Ho promesso ad Anna di essere a casa per le 12,30...è il caso di affrettarsi. Scendo velocemente lungo il Costone del Poligono fino a Pian Valdes, poi taglio nel bosco fin nei pressi dell'Alpe Ravetta, strada militare e quindi la strada diretta per Bregazzana. Nel primo tratto le pioggie intense dei giorni scorsi hanno riportato alla luce la rizzata, nel secondo tratto invece vi sono diversi alberi schiantati e devo aggirarli risalendo a sinistra nel bosco. Arrivo a casa in tempo per il pranzo, preceduto da una rapida doccia, con questo caldo sono fradicio.
Nonostante le decine di volte in cui sono salito sul Chiusarella anche oggi ho visto qualche nuovo fiore: il Lino alpino ed il Centuroum sono, per me almeno, una novità. Una breve gita allietata anche dalla vista di tante farfalle.
Poco oltre alberi e cespugli ingombrano il raccordo con le "roccette" costringendo ad aggirarli a destra. Raggiungo il rudere della baita e decido di proseguire per andare a prendere il costone che sale allo Sgarbaz. Il torrente della valle Pissavacca è gonfio d'acqua, anche la vegetazione è decisamente esuberante tanto che salendo fatico a scorgere tanto la deviazione per il sentiero G che porta alla grotta dell'Alabastro tanto la ben più larga deviazione per la Valfredda.
Il costone è pieno di fiori e di farfalle, salgo allo Sgabaz, arrivo alla strada militare e la seguo fino al tornante di quota 825 metri. Da qui salgo direttamente al Chiusarella fermandomi solo per fare foto ai tanti fiori.
Breve sosta in cima e discesa per il versante settentrionale.
Ho promesso ad Anna di essere a casa per le 12,30...è il caso di affrettarsi. Scendo velocemente lungo il Costone del Poligono fino a Pian Valdes, poi taglio nel bosco fin nei pressi dell'Alpe Ravetta, strada militare e quindi la strada diretta per Bregazzana. Nel primo tratto le pioggie intense dei giorni scorsi hanno riportato alla luce la rizzata, nel secondo tratto invece vi sono diversi alberi schiantati e devo aggirarli risalendo a sinistra nel bosco. Arrivo a casa in tempo per il pranzo, preceduto da una rapida doccia, con questo caldo sono fradicio.
Nonostante le decine di volte in cui sono salito sul Chiusarella anche oggi ho visto qualche nuovo fiore: il Lino alpino ed il Centuroum sono, per me almeno, una novità. Una breve gita allietata anche dalla vista di tante farfalle.
Tourengänger:
paoloski

Communities: Hikr in italiano, Montagne di Casa
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