Chiusarella e Martica, il bello ed il brutto.

Solo tre ore stamane per muoversi, decido di salire per l'ennesima volta in Martica e Chiusarella, comunque non un ripiego: a dispetto della scarsa altezza sono magnifiche montagne.
Parto da casa e raggiungo le Sorgenti Pietrificanti, il Parco sembra aver provveduto ad una pulizia della zona: non vi è traccia di foglie lungo la stradina, c'è anche una nuova canalina per il deflusso dell'acqua.
A lato del sentiero scorgo dei Campanellini, erano anni che non ne vedevo qui dove un tempo erano molto presenti.
Proseguo fino ad incrociare la traccia che sale direttamente all'Alpe Ravetta, salgo ed all'altezza della grande doppia serra trovo un'enorme discarica, centinaia di sacchi di plastica, tubi e secchi di plastica, resti di recinzioni...un autentico schifo. Scatto qualche foto e raggiungo l'Alpe Ravetta e dal sentiero salgo a Pian Valdes.
Comincio a notare numerosi nidi di Processionaria, molte conifere ne ospitano più d'uno. Decido di salire in Chiusarella percorrendo il Costone del Poligono. Anche qui i nidi di Processionaria mi paiono aumentati. In vetta trovo qualche persona, breve sosta e scendo dal versante Nord per poi salire a Cima Gallina, il pino con il cartello indicante la cima, che in realtà è situata 200 metri più avanti, quest'anno è addobbato da tre nidi di Processionaria..l'anno scorso ve ne era uno soltanto. Salgo al Fortino Occidentale incrociando numerosi runner in discesa.
Al fortino trovo due Guardie Ecologiche a cui riferisco tanto della discarica trovata che dell'aumento di Processionaria. Speriamo facciano qualcosa.
Raggiungo Punta Rossotti e poi a Punta Vasera raggiungendo quindi il Fortino Orientale. Scenderei volentieri lungo la cresta Est per raggiungere l'anticima orientale ma ho promesso ad Anna di essere a casa per le 12,30...sarà per la prossima volta.
Scendo lungo la Stada Militare finché non scorgo sul versante alla mia destra un sentiero che scende, non l'ho mai percorso...taglia senz'altro il tornante, decido di percorrerlo. Il primo tratto è ben percorribile ma poi, già in vista della Strada Militare la traccia diviene labile, ripida e, soprattutto piena di rovi, mi riempio la mano sinistra di spine avendola incautamente appoggiata in un tratto ripido per mantenermi in equilibrio. Con un salto atterro sulla strada, mi tolgo le spine dalla mano e riparto veloce verso casa seguendo il percorso più breve, in qualche tratto riesco persino a correre tanto che alle 12,30 sono a casa.

Sempre bello salire in Martica e Chiusarella anche se alla bellezza si accompagnano le solite magagne che speriamo vengano un giorno, quanto prima, risolte. Difficoltà: T2 l'intero percorso con l'eccezione del taglio della strada militare sotto la Martica decisamente T3.