Capanna Alp da Canaa (1842 m) e Pizzo della Bassa (2023 m)
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Bellissima escursione a cavallo tra la Valle di Vergeletto e la Valle di Lodano in un pregevole paesaggio dominato fino a 1750 m dalla faggeta e più in alto dall’associazione abete bianco - larice, con rododendro e ginepro.
Inizio dell’escursione: ore 8.20
Fine dell’escursione: ore 15.00
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1027 hPa
Temperatura alla partenza: 5°C
Isoterma di 0°C alle 9.00: 2400 m
Temperatura al rientro: 12,5°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 7.25
Tramonto del sole: 16.54
Sveglia alle 5:30, partenza da casa alle 6:25, arrivo a Gresso alle 8:05, dopo 86,9 km d’auto, con una sosta caffè di 10 min.
È un sabato mattina tranquillo, che mi permette di percorrere la strada della Valle Onsernone senza incrociare un’auto. Dal Ponte Oscuro seguo la via per la Valle di Vergeletto fino al bivio per Gresso, dal quale percorro la strada, costruita solo nel 1855, oggi molto bella e protetta da moderni guardrail. Trovo un parcheggio libero a pochi metri dalla piazzetta del villaggio, di fronte all’Oratorio di Sant’Orsola.
Alle 8:20 mi incammino sulle ripide scalinate di pietra seguendo il segnavia per l’Alpe Bassa. È una salita tosta, che non dà tregua, ma che supero bene grazie alla temperatura ancora fresca. I bastoncini sono di grande aiuto, lo saranno ancora di più in discesa. Il sentiero si sviluppa su di un costone, in direzione NE, fino al monte Pian della Crosa (1370 m), che raggiungo in 50 min. Era il primo luogo di sosta durante la transumanza. Il toponimo crosa significa “burrone”, “avvallamento incassato”: corrisponde perfettamente a ciò che il torrente Ri di Quiello ha creato presso il maggengo.
Da questo insediamento il percorso svolta a nord lungo un’altra dorsale, che in località Bisadelle tende per alcune decine di metri a spianare. Superato il fiume della Valle della Campea in breve pervengo alla bellissima radura dell’Alpe Bassa (1744 m). La foschia svanisce ed il sole comincia a riscaldare l’ambiente. La vista si allarga sulla foresta, sulla sella che dà accesso alla Valle di Lodano e sulle cime dominate dal Pizzo Peloso (2064 m). La faggeta viene sostituita da un arioso bosco misto di larici e abeti bianchi, con sottobosco di rododendri e ginepri: è un paesaggio stupendo!
Il sentiero diventa più comodo: in un quarto d’ora mi conduce al valico, un tempo molto frequentato, chiamato Passo della Bassa (1804 m), oppure, nel dialetto locale, Pass d la Bassa (Bássa). Il segnavia informa che per la capanna occorrono 45 minuti di cammino. Per la prima volta visito quindi l’alta Valle di Lodano; la bella luce esalta la Riserva forestale. Il sentiero è coperto di aghi di larice imbiancati da un lieve strato di brina, che presto svanirà. Dopo alcune decine di metri appare l’ampia conca dell’Alp da Canaa, sovrastata dal Pizzo Cramalina (2321 m) e dal Güi (2246 m), G’üia in dialetto, termine che forse si rifà alla pietra ollare piuttosto che ad una guglia.
Alle 11:10, dopo 2 h 50 min dalla partenza arrivo alla Capanna Alp da Canaa (1847 m), una proprietà del Patriziato di Lodano, aperta da metà maggio a fine ottobre. Nei pressi delle baite di pietra, ben ristrutturate, c’è uno stagno con delle trote; sull’orlo del terrazzo si erge una croce di legno, ben visibile dalla valle.
Capanna Alp da Canaa (2023 m)
Dopo 25 minuti di sosta riprendo il cammino per la meta più elevata prevista nella pianificazione della gita. Tornato al Passo della Bassa imbocco una traccia di sentiero che si sviluppa tra i cespugli di ginepro e di rododendri, lungo la dorsale SE del Pizzo della Bassa. Il percorso, non segnalato, è tutt’altro che comodo, tuttavia, confortato dalla traccia visibile sull’applicazione Svizzera Mobile, insisto fino all’uscita dal bosco. L’ultimo tratto di salita, molto ripido, si svolge su un pascolo magro, fino all’omino di vetta, che contiene pure un taccuino per le firme. Il Pizzo della Bassa (2023 m) o Scima d la Bassa offre un vastissimo panorama sia verso la Vallemaggia sia verso la Valle di Vergeletto. Sono colpito dall'elevato numero di alpeggi visibili nelle radure e anche oltre il limite del bosco; molto probabilmente la maggior parte di essi sono ormai abbandonati.
Per la discesa do ancora fiducia a Svizzera Mobile, che mi induce ad imboccare una traccia ormai abbandonata, in zone impervie sul versante occidentale del monte. Forse avrei fatto meglio a puntare direttamente all’Alpe Bassa lungo la dorsale sud.
Piacevolissima gita fra faggete e abetine, alla scoperta di luoghi che non conoscevo.
È impressionante notare l’elevato numero di alpeggi disseminati sui versanti delle montagne e constatare il grande impegno dei Patriziati nel monitorare le foreste, nella loro gestione e nel recupero conservativo di muri a secco, di scalinate, di fontane e di alcuni edifici rurali. Si tratta di un’evidente declinazione nuova rispetto al passato, che mira non più allo sfruttamento del territorio, per sopperire alle esigenze materiali per la sopravvivenza. Oggi i progetti tendono a conservare, proteggere, valorizzare, conoscere e promuovere il territorio anche con una ricca rete di sentieri.
Tempo totale: 6 h 40 min
Tempi parziali:
Gresso (994 m) – Alpe Bassa (1744 m): 1 h 40 min
Alpe Bassa (1744 m) – Passo della Bassa (1804 m): 17 min
Passo della Bassa (1804 m) – Capanna Alp da Canaa (1847 m): 40 min
Passo della Bassa (1804 m) – Pizzo della Bassa (2023 m): 40 min
Dislivello in salita: 1090 m
Quota massima: 2023 m
Quota minima: 992 m
Sviluppo complessivo: 13,6 km
Difficoltà: T2 fino alla capanna / T3 fino al Pizzo della Bassa
Coordinate Capanna Alp da Canaa: 692'275/122'715
Libro di vetta: sì
Copertura della rete cellulare: Swisscom, assenza di segnale nell’alta Valle di Lodano.
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