Weissmies, traversata cresta SW (Rotgrat) - cresta SE
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Bellissima montagna che mancava a me e a Claudio, dal lato weissmieshutte però meglio salirlo ad inizio stagione. Non è bello salire la seraccata a stagione avanzata, ecco il motivo per cui decidiamo di salire dall'almagellerhutte.
1° giorno
Partiamo da Saas Almagell (ampio park in centro al paese 10 CHF x 2gg, accetta bancomat), attraversiamo il paese e saliamo con sentiero a zig zag in un bel bosco per poi uscire più sopra, dopo aver attraversato il torrente su un ponte. Raggiunto l'almaggelleralp, il sentiero per l'almagellerhutte torna quasi indietro e poi risale, con molta calma raggiungiamo il posto dove è ubicato il rifugio dove ci fermeremo (circa 3 ore e 30 dall'auto).
Il rifugio non è al massimo della capienza, credo per disposizioni covid cercano di distanziare i gruppi di persone, ma qui le mascherine non sanno cosa sono! Ceniamo alle 19 e poi ci corichiamo a letto.
2° giorno
Sveglia alle 3 e 30, colazione alle 4 e alle 4 e 15 siamo già in moto, andiamo dietro il rifugio invernale ( dove abbiamo dormito) e seguendo i bolli gialli aggiriamo il Dri Horlini, con percorso non proprio banale fatto appena svegliati (tratto di arrampicata attrezzato, un po esposto ma facile).
Una volta aggirato il Dri Horlini, si scende sempre seguendo gli evidenti bolli gialli, il percorso ora taglia in falso piano tutto il vallone e attraversa dei ghiaioni, poi dopo un po finalmente inizia a salire e a guadagnare un po di quota. Siamo in 3 cordate dirette alla Rotgrat.
Qui perdiamo un po i bolli (ce ne sono alcuni anche fuori via) , li ribecchiamo piu sopra e finalmente, dopo aver attraversato un piccolo nevaio, arriviamo all'attacco della cresta sud ovest in corrispondenza di un sole giallo grosso disegnato sulle rocce, qui ci leghiamo (2 ore dal rifugio)
Per arrivare alla cresta sud ovest ora il percorso sale a sinistra per un sistema di cenge, il grado massimo qui è un III, però ci sono degli ottimi fix e la roccia lo è pure, noi preferiamo fare tre tiri di roccia da 30mt, dopo di chè in breve si giunge alla cresta vera e propria (3 ore dal rifugio).
La cresta prosegue su roccia sempre ottima, io e Paola proseguiamo in conserva mentre Claudio preferisce salire senza corda (ce la chiederà solo in alcuni tratti delicati).
Si sale su roccioni e su lisce piode su percorso non obbligato e cercando la salita più conveniente a volte stando a sinistra della cresta, a volte a destra, ma comunque cercando di rimanere vicino al filo.
In alcuni tratti la cresta è molto esposta e bisogna prestare attenzione, il grado massimo comunque non va oltre al II/III.
Arriviamo quindi (finalmente) dopo 5 ore e mezza, all'anticima nevosa che si chiama Rottalhorn (alcune cartine non ne riportano il nome, altre si), ci riposiamo un attimo e nel frattempo cambiamo assetto, mettiamo i ramponi e tiriamo fuori la picca. Claudio torna in cordata.
Risaliamo di poco il Rottalhorn quindi scendiamo con cautela (neve dura, quasi ghiacciata, attenzione al crepaccio) sino a ricongiungerci con la traccia che sale dalla weissmieshutte.
Qui ci "accodiamo" agli altri che salgono dalla normale e saliamo l'ultimo ripido dosso (35°) facendo attenzione anche qui ad un paio di crepacci.
Claudio è molto stanco, ma lo incitiamo a non mollare, ormai manca poco!
Alle 11 (6 ore e 45 dal rifugio) siamo in cima tutti e tre!
Siamo tutti felici anche perchè ormai pensiamo che scendere dalla normale cresta sud est sarà una passeggiata ed invece... non avevamo fatto bene i conti!
La discesa per la normale è veramente lunga ed estenuante, soprattutto dopo la salita e la stanchezza accumulata, però l'attenzione non deve calare proprio ora su questa cresta che nonostante non sia difficile, ha qualche passaggio dove la concentrazione non deve mancare.
Lo Zwischbergenpass sembra sempre li e non si avvicina mai..
Nel frattempo raggiungiamo la neve e con essa anche le nebbie che si sono andate ad accumulare ad Est.
Dopo circa 4 ore come un miraggio raggiungiamo lo Zwischbergenpass, dove possiamo tirare un sospiro... ora mai, possiamo allentare un po la tensione ed in breve raggiungiamo di nuovo il rifugio e la tanto sognata BIRRA!
Qui riassettiamo un po le cose e ripartiamo per l'auto che raggiungeremo alle ore 19 esausti!
Bellissima cavalcata in cresta dove, nonostante le difficoltà siano contenute, l'attenzione non deve mai calare.
1° giorno
Partiamo da Saas Almagell (ampio park in centro al paese 10 CHF x 2gg, accetta bancomat), attraversiamo il paese e saliamo con sentiero a zig zag in un bel bosco per poi uscire più sopra, dopo aver attraversato il torrente su un ponte. Raggiunto l'almaggelleralp, il sentiero per l'almagellerhutte torna quasi indietro e poi risale, con molta calma raggiungiamo il posto dove è ubicato il rifugio dove ci fermeremo (circa 3 ore e 30 dall'auto).
Il rifugio non è al massimo della capienza, credo per disposizioni covid cercano di distanziare i gruppi di persone, ma qui le mascherine non sanno cosa sono! Ceniamo alle 19 e poi ci corichiamo a letto.
2° giorno
Sveglia alle 3 e 30, colazione alle 4 e alle 4 e 15 siamo già in moto, andiamo dietro il rifugio invernale ( dove abbiamo dormito) e seguendo i bolli gialli aggiriamo il Dri Horlini, con percorso non proprio banale fatto appena svegliati (tratto di arrampicata attrezzato, un po esposto ma facile).
Una volta aggirato il Dri Horlini, si scende sempre seguendo gli evidenti bolli gialli, il percorso ora taglia in falso piano tutto il vallone e attraversa dei ghiaioni, poi dopo un po finalmente inizia a salire e a guadagnare un po di quota. Siamo in 3 cordate dirette alla Rotgrat.
Qui perdiamo un po i bolli (ce ne sono alcuni anche fuori via) , li ribecchiamo piu sopra e finalmente, dopo aver attraversato un piccolo nevaio, arriviamo all'attacco della cresta sud ovest in corrispondenza di un sole giallo grosso disegnato sulle rocce, qui ci leghiamo (2 ore dal rifugio)
Per arrivare alla cresta sud ovest ora il percorso sale a sinistra per un sistema di cenge, il grado massimo qui è un III, però ci sono degli ottimi fix e la roccia lo è pure, noi preferiamo fare tre tiri di roccia da 30mt, dopo di chè in breve si giunge alla cresta vera e propria (3 ore dal rifugio).
La cresta prosegue su roccia sempre ottima, io e Paola proseguiamo in conserva mentre Claudio preferisce salire senza corda (ce la chiederà solo in alcuni tratti delicati).
Si sale su roccioni e su lisce piode su percorso non obbligato e cercando la salita più conveniente a volte stando a sinistra della cresta, a volte a destra, ma comunque cercando di rimanere vicino al filo.
In alcuni tratti la cresta è molto esposta e bisogna prestare attenzione, il grado massimo comunque non va oltre al II/III.
Arriviamo quindi (finalmente) dopo 5 ore e mezza, all'anticima nevosa che si chiama Rottalhorn (alcune cartine non ne riportano il nome, altre si), ci riposiamo un attimo e nel frattempo cambiamo assetto, mettiamo i ramponi e tiriamo fuori la picca. Claudio torna in cordata.
Risaliamo di poco il Rottalhorn quindi scendiamo con cautela (neve dura, quasi ghiacciata, attenzione al crepaccio) sino a ricongiungerci con la traccia che sale dalla weissmieshutte.
Qui ci "accodiamo" agli altri che salgono dalla normale e saliamo l'ultimo ripido dosso (35°) facendo attenzione anche qui ad un paio di crepacci.
Claudio è molto stanco, ma lo incitiamo a non mollare, ormai manca poco!
Alle 11 (6 ore e 45 dal rifugio) siamo in cima tutti e tre!
Siamo tutti felici anche perchè ormai pensiamo che scendere dalla normale cresta sud est sarà una passeggiata ed invece... non avevamo fatto bene i conti!
La discesa per la normale è veramente lunga ed estenuante, soprattutto dopo la salita e la stanchezza accumulata, però l'attenzione non deve calare proprio ora su questa cresta che nonostante non sia difficile, ha qualche passaggio dove la concentrazione non deve mancare.
Lo Zwischbergenpass sembra sempre li e non si avvicina mai..
Nel frattempo raggiungiamo la neve e con essa anche le nebbie che si sono andate ad accumulare ad Est.
Dopo circa 4 ore come un miraggio raggiungiamo lo Zwischbergenpass, dove possiamo tirare un sospiro... ora mai, possiamo allentare un po la tensione ed in breve raggiungiamo di nuovo il rifugio e la tanto sognata BIRRA!
Qui riassettiamo un po le cose e ripartiamo per l'auto che raggiungeremo alle ore 19 esausti!
Bellissima cavalcata in cresta dove, nonostante le difficoltà siano contenute, l'attenzione non deve mai calare.
Tourengänger:
Alpingio

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (12)