In tempi di prevenzione evito Maddalena... e viceversa.
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Ho finito il mio turno di lavoro, sono a casa, sto pranzando e intanto guardo il sole fuori dalla finestra. Penso. Penso mentre qualcosa all'altezza dello stomaco mi dice che devo alzare il culo per fare un giro sulla "Maddala". Sino a prova contraria sono ancora nel territorio comunale di Brescia... metti che cambino le regole al prossimo starnuto!
Frazione di Caionvico. Lascio la macchina nella piazzetta antistante la chiesa di S. Faustino e Giovita e mi avvio lungo lo stradello che sale verso la falesia Molinari, poi al primo bivio seguo le indicazioni per la Via Marina. Qua il sentiero è ben tenuto, ottimamente segnalato, e con curiosità raggiungo la Casina Sella. Molto carina questa casina, quando tutta sta buriana sarà passata verrò qua con i miei amici a fare una piccola festicciola.
Continuo il mio cammino, in una zona della Maddalena ove non sono mai passato, l'intento è quello di buttare un occhio verso una zona rocciosa che a prima vista sembra arrampicabile; seguo un sentiero "per esperti", che francamente trovo un po forzata come valutazione, poi finalmente sono nella zona interessata. Niente, Gnar@, le rocce sono inarrampicabili perchè sembra che siano a rischio frana, sono sigillate con i cavi d'acciaio e sono tenute sotto controllo.
Peccato.
Ora non mi resta che continuare la mia perlustrazione seguendo la bella traccia che porta al Forte Garibaldi, qua sono presenti appostamenti risalenti alla Grande Guerra e una grande croce che domina parte di S. Eufemia; intercettato il Sentiero 1, lo abbandono poco dopo per visitare il bel Punto Panoramico anche questo sfuggito sino ad ora al mio pellegrinare sulla Maddalena.
Da questo punto in poi i sentieri non mi sono nuovi, per questo cammino spedito e con l'occhio che guarda verso altri anfratti più o meno nascosti buoni da visitare la prossima volta; passo la zona delle grotte, faccio una veloce capatina alla Falesia Molinari, poi seguendo il sentiero N°14 scendo (segnalato) verso Caionvico, dove prima di arrivare in paese ri-incontro le due ragazze intercettate nei pressi della Casina Sella, sembra abbiano perso il sentiero per salire in Maddalena... (!!!). Sembra quasi incredibile che non siano salite sulla Maddala, qua tutto porta in Maddalena. Ogni piccola traccia porta sulla Maddalena. Le avevo anche indirizzate bene. Vabbè, mi han detto che si stanno allenando in vista del cammino Bologna-Firenze. Speriamo in bene per il loro giro futuro.
Ecco, il giro è concluso. La sera non mi resta che ascoltare alla Tv le ultime restrizioni della libertà di movimento volute dai nostri governanti e supportate dai vari presidenti di regione (ed opposizione tutta). Stop ai giri in montagna, anche quando la montagna stessa fa parte del comune di residenza. Non mi resta che adeguarmi alle nuove misure.
Fortunatamente alla radio ho sentito l'unica bella notizia della giornata: l'involucro del formaggio Nonno Nanni ha cambiato aspetto.
Adesso si che posso rilassarmi e aspettare con più calma giorni migliori...
A' la prochaine sulle amate montagne.
Il mio abbraccio (virtuale) va a chi sta lottando in prima fila nei presidi sanitari, dalla cuoca ai dottori passando da chi lavora per igienizzare gli ambienti. Senza però dimenticare tutti gli addetti esposti al contagio perchè "obbligati" a tener aperto fabbriche (che non producono cibo) e quant'altro.
Menek
Frazione di Caionvico. Lascio la macchina nella piazzetta antistante la chiesa di S. Faustino e Giovita e mi avvio lungo lo stradello che sale verso la falesia Molinari, poi al primo bivio seguo le indicazioni per la Via Marina. Qua il sentiero è ben tenuto, ottimamente segnalato, e con curiosità raggiungo la Casina Sella. Molto carina questa casina, quando tutta sta buriana sarà passata verrò qua con i miei amici a fare una piccola festicciola.
Continuo il mio cammino, in una zona della Maddalena ove non sono mai passato, l'intento è quello di buttare un occhio verso una zona rocciosa che a prima vista sembra arrampicabile; seguo un sentiero "per esperti", che francamente trovo un po forzata come valutazione, poi finalmente sono nella zona interessata. Niente, Gnar@, le rocce sono inarrampicabili perchè sembra che siano a rischio frana, sono sigillate con i cavi d'acciaio e sono tenute sotto controllo.
Peccato.
Ora non mi resta che continuare la mia perlustrazione seguendo la bella traccia che porta al Forte Garibaldi, qua sono presenti appostamenti risalenti alla Grande Guerra e una grande croce che domina parte di S. Eufemia; intercettato il Sentiero 1, lo abbandono poco dopo per visitare il bel Punto Panoramico anche questo sfuggito sino ad ora al mio pellegrinare sulla Maddalena.
Da questo punto in poi i sentieri non mi sono nuovi, per questo cammino spedito e con l'occhio che guarda verso altri anfratti più o meno nascosti buoni da visitare la prossima volta; passo la zona delle grotte, faccio una veloce capatina alla Falesia Molinari, poi seguendo il sentiero N°14 scendo (segnalato) verso Caionvico, dove prima di arrivare in paese ri-incontro le due ragazze intercettate nei pressi della Casina Sella, sembra abbiano perso il sentiero per salire in Maddalena... (!!!). Sembra quasi incredibile che non siano salite sulla Maddala, qua tutto porta in Maddalena. Ogni piccola traccia porta sulla Maddalena. Le avevo anche indirizzate bene. Vabbè, mi han detto che si stanno allenando in vista del cammino Bologna-Firenze. Speriamo in bene per il loro giro futuro.
Ecco, il giro è concluso. La sera non mi resta che ascoltare alla Tv le ultime restrizioni della libertà di movimento volute dai nostri governanti e supportate dai vari presidenti di regione (ed opposizione tutta). Stop ai giri in montagna, anche quando la montagna stessa fa parte del comune di residenza. Non mi resta che adeguarmi alle nuove misure.
Fortunatamente alla radio ho sentito l'unica bella notizia della giornata: l'involucro del formaggio Nonno Nanni ha cambiato aspetto.
Adesso si che posso rilassarmi e aspettare con più calma giorni migliori...
A' la prochaine sulle amate montagne.
Il mio abbraccio (virtuale) va a chi sta lottando in prima fila nei presidi sanitari, dalla cuoca ai dottori passando da chi lavora per igienizzare gli ambienti. Senza però dimenticare tutti gli addetti esposti al contagio perchè "obbligati" a tener aperto fabbriche (che non producono cibo) e quant'altro.
Menek
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Menek
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