Vie dell'Angiolino e Via dei Büs... ma non è finita qui!
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E’ passata solo una settimana da quando io e Rosa durante un giro sulla Maddalena scoprimmo le Vie dell’Angiolino, una settimana passata a sognare le belle rocce calcaree che si inerpicano senza troppa verticalità verso la cresta, dove poi si incrocia con il sentiero N°1 che porta sul M. Maddalena; bene, come dicevo prima, passati 6 giorni eccoci qua ad affrontare queste Vie.
La partenza è sempre in Via Noventa, si imbocca il sentiero N°1/ Via dell’Amore, e affrontati 4/5 tornanti, ecco sulla sinistra l’evidente deviazione per le Vie dell’Angiolino, si prosegue in maniera malagevole per un centinaio di metri, finché si giunge ai piedi delle rocce dove c’è uno spazio dove poter cazzeggiare prima della salita.
Messo il casco per questioni di sicurezza (inesperienza + detriti), ora non ci resta che scegliere la Via (ce ne sono almeno 3) che risale le belle placche, placche lunghe 3/4 metri dove alla fine c’è sempre una comoda terrazza buona per riposare.
La salita è divertente, mai troppo complicata se non si vanno a cercare i guai, mediamente si possono valutare i passaggi in un II°+ e un paio di passaggi di III°, ma volendo però, ci sono anche due brevi passaggi di IV° che noi evitiamo con cura, quando avremo più esperienza sulle spalle se ne riparlerà.
Come dicevo la salita è scorrevole, anche se ogni tanto i rovi complicano un po la via di arrampicata, ma ciò che più infastidisce sono i sassi che si muovono sotto le mani e i piedi, sassi che spesso la fanno da padrone sino all’uscita sulla cresta. Detto questo, purtroppo la salita dura veramente poco, mezz’ora o poco più, ma per i neofiti come noi è un modo come un altro per mettere “fieno in cascina” in previsione di altre salite più o meno complicate, la confidenza con la roccia aumenta pian piano e noi non vogliamo forzare i tempi. Chissà se poi a noi sta bene divertirci anche con poco…
Ma andiamo oltre.
Arrivati sulla cresta, ora si intercetta il sentiero N°1 che sale da S.Eufemia, o che scende dal M.Maddalena, e qua si può decidere come ritornare all’auto; se si è di fretta si scende sparati a S.Eufemia, se invece si ha più tempo a disposizione si può allungare il giro a piacimento. Noi oggi non abbiamo molto tempo ma andiamo comunque alla scoperta di un nuovo sentiero di discesa.
Passato l’impercettibile M. Mascheda e poi Le Grappe, dove svetta un “ometto” di una certa dimensione, molto velocemente si arriva alla Sella della Poffa (crocevia), si ignora il sentiero che si stacca sulla destra e il sentiero che prosegue per il Maddalena, mentre si prende la traccia che punta con decisione verso S.O., traccia che ora ho bollato a nuovo. :)))
Il sentiero perde quota con diversi tornanti e quando comincia a seguire una certa diagonalità, ecco spuntare una serie di grotte, o Büs, e con nostra grande sorpresa notiamo che molte di esse sono visitabili, e allora perché farci sfuggire questa occasione? Belle… la Natura è incredibile.
Passata anche l’ultima grotta (Antro sopra il traliccio) dove tutt’attorno pullulano vie d’arrampicata, il giro volge al termine, scendiamo così velocemente sino all’auto, e visto che sono le 12,30, ci buttiamo nel conosciuto Circolo del Monco dove non ci resta che abbuffarci in tutta tranquillità… mentre già il nostro pensiero corre ad un'altra Via che presto affronteremo. That’s all folks!
Nota 1): Pensavamo di divertirci affrontando solo le Vie dell’Angiolino, ma la “scoperta” delle grotte che “infestano” letteralmente la val carobbina hanno dato ulteriore spessore al giro, il finale al Circolo del Monco è stata la degna conclusione di una bella mattinata. Se amate arrampicare in maniera “dilettantistica” e senza fronzoli, questo è il vostro posto, se poi abitate vicino a Brescia… Tombola! 135 mt il dislivello di salita delle Vie dell'Angiolino.
Nota 2): Cose a caso & chi se ne frega!
Il Fatto: Renzi è partito per gli Stati Uniti. California streaming?
Politica: Renzi, “continueremo con determinazione e allegrezza”. Poi ecco la faccia di Fassino…
Trottole: Emiliano rimane nel Pd. E CHISSENEFREGAAAAA!
Nota 3): Eric Manolo…
CASCHETTO.
Son pronto per scalare e stacco il mio biglietto,
la sfida è con la roccia per questo io l’accetto,
c’è gente che mi guarda distesa sul muretto.
Caschetto,
la mano è sulla placca e in testa c’ho il berretto,
se cado da tre metri è meglio aver l’elmetto,
adesso son protetto e m’atteggio da folletto.
Caschetto,
i sassi che si muovon li sposto col calcetto,
poi apro un'altra via a suon di clarinetto,
ho vinto la mia sfida ed ora gonfio il petto.
Il tempo mio è scaduto e chiudo il mio giretto, e in fondo mi domando: che cazzo di Caschetto?
A’ la prochaine! Menek,Rosa
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