LA MITICA VAL ROSEG

La Mitica Val Roseg… un mondo davvero incantato, per la nostra prima escursione in Engadina scegliamo di trascorrere 2 giorni in questa valle che si estende in direzione nord-nord-est per circa 10 chilometri ed è attraversata dal torrente Ova di Roseg. Il punto più alto è a 1,5 km dopo il lago di Vadret (Lej da Vadret) ad una altitudine di 2160 metri, il punto più basso si trova a sud-est ed è la stazione di Pontresina, con un'altitudine di 1770 metri.

Ad interrompere la valle ci pensano le imponenti cime del Massiccio del Bernina: il Pizzo Bernina, il Pizzo Roseg e il Pizzo Scerscen. Dal massiccio scendono due ghiacciai (fino alla fine dell'Ottocento la colata di ghiaccio era unica), la Vedretta del Roseg e la Vedretta di Tschierva.

E’ possibile inoltre raggiungere la Chamanna Tschierva (2583 m) e la Chamanna Coaz (2610 m). A tal proposito si consigliamo la Visione del Film "Cinque Giorni, un'estate"  con Sean Connery, ambientato proprio nella valle, considerato uno dei migliori film sull'Alpinismo.

Il primo giorno, lasciata la macchina al parcheggio della stazione di Pontresina (8 CHF per 24 ore), abbiamo fatto una tranquilla camminata di circa 10km e 200mt di dislivello, camminando sulla pista ben battuta dove passano anche le slitte trainate da cavalli che portano fino all’Hotel Roseg Gletscher; attraversando il bosco abbiamo incontrato davvero una varietà notevole di uccelli (cinciallegre, nocciolaie, pettirossi, picchi), scoiattoli e caprioli, davvero una esperienza unica!

Il soggiorno all’Hotel è stato altrettanto bello… alla sera dopo cena abbiamo fatto una piccola escursione con le pile frontali nel bosco a fianco dell’Hotel dove abbiamo avuto un incontro ravvicinato davvero emozionante con un enorme cervo.. un animale davvero maestoso! 

Il giorno dopo, senza necessità di ciaspole, abbiamo risalito la valle per altri 4,5km circa arrivando nei pressi del Lago di Vadret, per fare quindi ritorno a Pontresina; complice una giornata fantastica il panorama è stato davvero fantastico.. lasciamo parlare le foto.