Corno Bussola 3022 m - Punta Palasina 2782 m e Corno Vitello 3056 m
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Puntiamo alla Valle d’Aosta senza una meta precisa, tre cartine, qualche idea…vedremo.
Alla fine decidiamo per la Valle d’Ayas, la zona del Corno Bussola più che altro perché vorremmo salire un po’ con la quota.
Lasciamo l’auto poco fuori Brusson e saliamo al lago Bringuez. Anche oggi la salita è piuttosto ripida ma dopo il Cornell Bus questa è uno scherzo. Una breve sosta al lago e quindi con un ultimo strappetto saliamo al colle omonimo. In traverso andiamo a raccordarci alla salita al Corno Bussola. Riprendiamo a salire e superiamo un breve passaggio attrezzato. Raggiungiamo quindi le ghiaie e roccette finali e siamo alla croce. La giornata, come da previsioni, è migliorata. Un fresco venticello ci fa compagnia e si sta che è una meraviglia.
Scendiamo poco sotto la croce e imbocchiamo il sentiero che, seguendo la cresta, va al Colle Palasina.
Giunti al colle decidiamo di proseguire lungo il tratto di cresta verso il Corno Vitello, sentiero che non abbiamo mai fatto.
Riprendiamo a salire e torniamo in cresta, veloce deviazione alla Punta Palasina e dopo vari sali scendi giungiamo al bivio per il rifugio Arp/Corno Vitello. La giornata è magnifica e il Corno Vitello si è avvicinato parecchio per cui decidiamo di fare un ultimo sforzo e raggiungerlo.
Continuiamo a salire sempre su buon sentiero fino a scendere su pietraia e con un ultimo ripido strappo giungiamo in cima. Ci sono una decina di persone ma se ne vanno quasi subito e rimaniamo noi e Piercarlo, una nuova conoscenza. Come fortunatamente a volte ancora accade, intavoliamo una bella conversazione, il tempo scorre inesorabile ma nessuno ha la minima voglia di scendere…facciamo passare un’oretta forse poi siamo costretti a lasciare il paradiso. Al bivio per il rifugio Arp, io e Marco scendiamo ai laghi di Valfredda per la sosta pranzo mentre Piercarlo prosegue per il Colle Palasina. Ci diamo appuntamento per una birra al rifugio.
Ci fermiamo quindi al laghetto più in basso, panini e puccio dei piedi!
Scendiamo quindi al rifugio e tempo una decina di minuti arriva anche Piercarlo.
Difficile riuscire a prendere una birra al rifugio, non tanto per la gente che ormai se ne è andata quasi tutta, quanto per la calma e la chiacchiera delle ragazze al bar, anche il caffè sarà un’impresa, ma tanto non abbiamo fretta…
Fatto ciò, ci salutiamo, Piercarlo scende a Estoul noi a Brusson.
Prendiamo quindi il sentiero per i laghi Palasina abbandonandolo al bivio con il sentiero 4 per Brusson. Il sentiero non è granchè individuabile. Teniamo la sterrata per un paio di tornanti poi ci spostiamo sulla dx e per prati, seguendo una labile traccia, scendiamo ai resti di una cascina. La traccia scende poco sotto e compie un traverso fino a raggiungere una sterrata che seguiamo fino all’Alpe Lavassey. Il sentiero prosegue sotto l’alpe e diventa più visibile. Attraversiamo una prima volta una sterrata, il sentiero, ora ci sono anche delle frecce blu e rosse, prosegue e giunge a un’altra sterrata che seguiamo verso dx fino al bivio per il lago Bringuez. Pochi minuti e siamo alla macchina.
Giornata bellissima…ne avevamo tanto bisogno!
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