Corno Bussola 3022 m
Anche se le previsioni non sono delle migliori, la speranza di non prendere pioggia ci porta nuovamente in Val d’Aosta.
Vista la situazione meteo che più che variabile sembra coperto molto coperto, cambiamo programma e ripieghiamo su una zona conosciuta, i laghi Palasinaz. Non sapendo fin dove riusciremo ad arrivare, partiamo bassi e, con il senno di poi la scelta si è rivelata ottima per evitare la discesa delle mucche a valle.
Lasciata l’auto poco sopra Brusson, imbocchiamo il sentiero per il lago Bringuez. Al bivio decidiamo di puntare prima ai laghi Palasinaz, magari fino al colle ci riesce di arrivare…
Attenzione che poco dopo il sentiero lascia la sterrata, bollo sbiadito su un albero, e comincia a salire nel bosco. Ritorniamo sulla sterrata che continuiamo a seguire. Un paletto su un tornante indica la deviazione per i laghi Palasinaz ma il cartello è per terra. Sta cominciando a piovere, secondo tentativo, e vedendo una malga poco sopra la raggiungiamo. Troviamo un riparo e in attesa che smetta, speriamo…facciamo un piccolo spuntino.
Terminato il secondo scroscio, scendiamo al bivio e seguendo una vaga traccia a volte più evidente a volte meno o forse siamo noi che, non avendo molto da osservare attorno, parliamo e non prestiamo molta attenzione, fatto sta che a un certo punto vediamo una sterrata sopra di noi, la raggiungiamo e la seguiamo fino a un bivio. Qui la lasciamo svoltando a sx e raggiungendo l'Alpe Palasinaz superiore dietro la quale prosegue il sentiero, ora ben marcato, per i laghi Palasinaz, che raggiungiamo nel giro di poco. Da qui partono i due sentieri per il Corno Bussola. La differenza è di mezz’ora se non ricordo male. Rimaniamo fedeli a quanto pensato e svoltiamo a dx in direzione del Colle Palasinaz e percorso più lungo per il Corno Bussola, che rimane comunque una chimera. La salita si fa un po’ più ripida e giungiamo abbastanza velocemente al colle. Nebbia totale naturalmente anche se sembra ci sia più luce quassù.
Continua a non piovere, proviamo a proseguire, di neve al momento non c’è traccia, qualcosina sul versante nord. Saliamo ancora più ripidamente, sempre terreno prativo, fino a giungere in cresta. Totalmente pulita. La cresta è semplice, ha un unico passaggio attrezzato, potrebbe avere un po’ di esposizione ma oggi non si vede una fava e comunque si cammina sempre comodamente.
Al termine della cresta, con un breve traverso su ghiaie ci congiungiamo all’altro sentiero e con una serie di ripidi tornanti siamo in cima, cosa che oggi non avremmo mai pensato!
Sosta velocissima, fa freddo! Giusto il tempo di bere un bicchiere di te e poi giù. Seguiamo l’altro sentiero, altro breve passaggio attrezzato, qui calpestiamo un po’ di neve e giungiamo al Colle Bringuez. Breve e ripido tratto per scendere al lago. Lo costeggiamo e quindi cominciamo a scendere per prati. Il sentiero si fa man mano sempre più ripido e in alcuni casi anche poco evidente, fortunatamente siamo fuori dalla nebbia.
Raggiungiamo un piccolo alpeggio diroccato, Les Chavannes, dove facciamo sosta pranzo.
Poco dopo la sosta raggiungiamo una sterrata e un altro alpeggio diroccato, Bringuez. Continuiamo sul sentiero che sempre ripidamente taglia la sterrata. Entriamo quindi nel bosco e con una lunga serie di brevi tornanti torniamo al bivio della mattina e quindi alla macchina.
Beh la giornata non sarà di quelle da ricordare per il bel tempo e i panorami ma è stata comunque una bellissima giornata, in giro solo un pescatore…
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