Dromegio-Poncione Piancascia-Verde-Croadino-Morisciöi
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Partiamo di buon mattino con un programma ambizioso che comprende la visita a due selvaggi Alpeggi e ben 5 vette.
Saliamo da sentieri ufficiali sino alla baita dell'Alpe Canaa, abbandoniamo il percorso bollato e percorriamo il "buon" sentiero che ci condurrà ad Antrona. All'altezza di una curva "secca" del fiume (1200 m circa) ignoriamo la traccia che prosegue ben evidente, guadiamo per la seconda volta il corso d'acqua e andiamo a recuperare una flebile traccia in direzione N, all'inizio inesistente, che in pochi minuti ci conduce in questo luogo magnifico. Da qui, in direzione NE (prestare attenzione alla baita più a destra) seguendo dei bollini saliamo su terreno ripido e invaso dalla vegetazione uscendo presto in una radura dove troveremo la traccia che conduce a Rebi, ove resta una sola baita. Ora non ci resta che cercare di "montare" in cresta per cominciare la nostra attraversata (mancano circa 400 m). Intercettiamo un buon sentiero in direzione NW che violando l'unico punto debole della bastionata sovrastante ci conduce ai "piani alti" e da li con ripido pendio erboso sempre in direzione N raggiungiamo il sentiero della Via Alta Vallemaggia e in pochi minuti la cima del Pizzo Dromegio.
Ripartiti, ci abbassiamo 200 m dalla cima (evitando la cresta probabilmente percorribile) su di una costola andando a recuperare la V.A.V.M, "bypassiamo" le costiere rocciose di cresta e ricominciamo a salire il pendio da prima erboso e poi roccioso che ci porta sulla cresta SE della seconda meta della giornata, la più alta, il Poncione Piancascia che raggiungiamo senza patemi.
Il panorama da questa montagna è davvero superlativo!
Ripartiti, scendiamo la larga cresta SW, prendiamo per la terza volta la V.A.V.M che porta al colletto sottostante (quota 1940 m) superando facili tratti attrezzati. Da qui affrontiamo la selvaggia cresta che culminerà con il Pizzo Morisciöi superando ben 6 cime di cui solo tre con nome. Il dislivello da superare è ancora di circa 300 m e la cresta presenta arbusti e piante e alcuni passaggi di arrampicata sino al II+ (un paio di muretti di 5/7 m) da fare con attenzione anche a causa della poca affidabilità della roccia.
Giunti sull'ultima elevazione, scendiamo su terreno libero all'evidente Alpe di Morisciöi e poi finalmente di nuovo su sentieri ufficiali con una lunga discesa raggiungiamo Maggia dopo ben 12 ore.
CONSIDERAZIONI (personali e non..)
Maggia-----Antrona: T3/T4
Antrona---Rebi---Pizzo Dromegio---Poncione Piancascia-----Sella quota 1940m: T4
Sella quota 1940-----Pizzo Morisciöi: T5 /II°+
Pizzo Morisciöi-----Alpe Morisciöi----Setmeo---Spin---Marena-----Maggia: T3/T2
Giro davvero bello e vario per ambienti.
Selvaggia e dimenticata la cresta dal Pizzo Verde al Pizzo Morisciöi.
Antrona da sola merita una visita.
gmonty
Il Piancascia da Antrona, una piacevole ossessione, attesa per anni. Rebi, un triste dolcissimo luogo. La Valle del Salto, cinque sei sette volte e sempre la stessa emozione. E non è finita qui, credo
Poncione
Lunghissimo giro architettato magnificamente da Guido... che ha lasciato il segno in tutti i sensi. Per la bellezza dei sentieri principali, per la bellezza incantata di certi angoli raggiungibili - almeno in questa stagione - con percorsi ravanosi abitati da innumerevoli zecche (a quota 25 sia io che Ale abbiamo smesso di contarle...), per il panorama bellissimo del Poncione Piancascia, per la divertente ma impegnativa e selvaggia cresta dei tre Pizzi, a tratti da fare con le pinze per il terreno assai instabile.
Poge
Con il resto del gruppo (grazie) riusciamo a concordare un orario che mi permetta di rientrare in tempo per cena ... visto che l'invitato sono io (è il mio compleanno), mancare l'appuntamento sarebbe poco carino. Il giro, parzialmente nei miei programmi, sembra molto interessante e quindi seguo con fiducia i soci di giornata ... giornata che si rivelerà decisamente piena, visto che si affronta terreno per lunghi tratti senza sentiero ... con pause minime sindacali (scusate) giusto per riuscire a sopravvivere fino al Pizzo Moriscioi. Ad ogni modo, con un piccolo allungo sul finale, riesco ad arrivare alla macchina giusto in tempo per un puntualissimo rientro a casa. Grazie mille ai compagni per la splendida avventura di oggi!
NB: La zona è particolarmente infestata a bassa quota(fino a 1600m) dalle zecche.
Saliamo da sentieri ufficiali sino alla baita dell'Alpe Canaa, abbandoniamo il percorso bollato e percorriamo il "buon" sentiero che ci condurrà ad Antrona. All'altezza di una curva "secca" del fiume (1200 m circa) ignoriamo la traccia che prosegue ben evidente, guadiamo per la seconda volta il corso d'acqua e andiamo a recuperare una flebile traccia in direzione N, all'inizio inesistente, che in pochi minuti ci conduce in questo luogo magnifico. Da qui, in direzione NE (prestare attenzione alla baita più a destra) seguendo dei bollini saliamo su terreno ripido e invaso dalla vegetazione uscendo presto in una radura dove troveremo la traccia che conduce a Rebi, ove resta una sola baita. Ora non ci resta che cercare di "montare" in cresta per cominciare la nostra attraversata (mancano circa 400 m). Intercettiamo un buon sentiero in direzione NW che violando l'unico punto debole della bastionata sovrastante ci conduce ai "piani alti" e da li con ripido pendio erboso sempre in direzione N raggiungiamo il sentiero della Via Alta Vallemaggia e in pochi minuti la cima del Pizzo Dromegio.
Ripartiti, ci abbassiamo 200 m dalla cima (evitando la cresta probabilmente percorribile) su di una costola andando a recuperare la V.A.V.M, "bypassiamo" le costiere rocciose di cresta e ricominciamo a salire il pendio da prima erboso e poi roccioso che ci porta sulla cresta SE della seconda meta della giornata, la più alta, il Poncione Piancascia che raggiungiamo senza patemi.
Il panorama da questa montagna è davvero superlativo!
Ripartiti, scendiamo la larga cresta SW, prendiamo per la terza volta la V.A.V.M che porta al colletto sottostante (quota 1940 m) superando facili tratti attrezzati. Da qui affrontiamo la selvaggia cresta che culminerà con il Pizzo Morisciöi superando ben 6 cime di cui solo tre con nome. Il dislivello da superare è ancora di circa 300 m e la cresta presenta arbusti e piante e alcuni passaggi di arrampicata sino al II+ (un paio di muretti di 5/7 m) da fare con attenzione anche a causa della poca affidabilità della roccia.
Giunti sull'ultima elevazione, scendiamo su terreno libero all'evidente Alpe di Morisciöi e poi finalmente di nuovo su sentieri ufficiali con una lunga discesa raggiungiamo Maggia dopo ben 12 ore.
CONSIDERAZIONI (personali e non..)
Maggia-----Antrona: T3/T4
Antrona---Rebi---Pizzo Dromegio---Poncione Piancascia-----Sella quota 1940m: T4
Sella quota 1940-----Pizzo Morisciöi: T5 /II°+
Pizzo Morisciöi-----Alpe Morisciöi----Setmeo---Spin---Marena-----Maggia: T3/T2
Giro davvero bello e vario per ambienti.
Selvaggia e dimenticata la cresta dal Pizzo Verde al Pizzo Morisciöi.
Antrona da sola merita una visita.

Il Piancascia da Antrona, una piacevole ossessione, attesa per anni. Rebi, un triste dolcissimo luogo. La Valle del Salto, cinque sei sette volte e sempre la stessa emozione. E non è finita qui, credo

Lunghissimo giro architettato magnificamente da Guido... che ha lasciato il segno in tutti i sensi. Per la bellezza dei sentieri principali, per la bellezza incantata di certi angoli raggiungibili - almeno in questa stagione - con percorsi ravanosi abitati da innumerevoli zecche (a quota 25 sia io che Ale abbiamo smesso di contarle...), per il panorama bellissimo del Poncione Piancascia, per la divertente ma impegnativa e selvaggia cresta dei tre Pizzi, a tratti da fare con le pinze per il terreno assai instabile.

Con il resto del gruppo (grazie) riusciamo a concordare un orario che mi permetta di rientrare in tempo per cena ... visto che l'invitato sono io (è il mio compleanno), mancare l'appuntamento sarebbe poco carino. Il giro, parzialmente nei miei programmi, sembra molto interessante e quindi seguo con fiducia i soci di giornata ... giornata che si rivelerà decisamente piena, visto che si affronta terreno per lunghi tratti senza sentiero ... con pause minime sindacali (scusate) giusto per riuscire a sopravvivere fino al Pizzo Moriscioi. Ad ogni modo, con un piccolo allungo sul finale, riesco ad arrivare alla macchina giusto in tempo per un puntualissimo rientro a casa. Grazie mille ai compagni per la splendida avventura di oggi!
NB: La zona è particolarmente infestata a bassa quota(fino a 1600m) dalle zecche.
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Kommentare (17)