Pizzo Moriscioi, 2061 m
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Scelgo questa meta per fare un po' di allenamento. Sono sicuro,considerata quota ed esposizione, di non incontrare neve.
Parto dal fondovalle, dall'abitato di Maggia. La via dove parcheggio, molto decentrata dal centro del paese, mi permette di imboccare subito il sentiero che mi porta alla “Capela dal Scinc” percorrendo una lunga scalinata. Alla prima segnavia seguo la traccia sulla destra e raggiungo un nuovo bivio dove mantengo la sinistra. Supero un lungo tratto pianeggiante e arrivo in località Cropp dove sorgono un paio di belle e grandi baite abitate. Il sentiero prosegue verso nord perdendo quota e superando un ponticello che mi conduce in località Giovastia e poi a Alzoi quotato in cartina 724 metri. Fin qui tutto bene, anche se ho la conferma che la traccia pianificata non è tra le piu' frequentate. Dalla località Alzoi fino a I Travers e fino ad incontrare il sentiero che proviene da Marena il percorso è decisamente difficile da individuare e seguire; la scelta di percorrere questa via per ridurre lo sviluppo e velocizzare la salita si rivela controproducente perchè la progressione diventa molto lenta.
Dopo un gran ravanamento raggiungo la traccia proveniente da Marena cosi arrivo a Tasmei, splendido complesso servito da una comoda teleferica che parte da Coglio. Verso nord-est si sviuppa la traccia che sale a Setmeo. Perdo nuovamente quota per poi risalire ripidamente nel bosco e raggiungere quota 1700 m dove inizia la cresta che mi conduce all'Alpe Moriscioi. La cresta, mai difficile, richiede a tratti passo sicuro e permette di godere di ottimi scorci panoramici sulle Valle Maggia e sulla impervia Val di Foo.
Dall'Alpe Moriscioi, 1838 m., senza piu traccia obbligata, taglio il pendio in direzione est e prendo la cresta che mi accompagna alla vetta del Pizzo Moriscioi dopo 2 ore e 40 minuti di cammino e 1850 metri di dislivello. La vetta, priva di croce e ometto, è un buon punto panoramico su Poncione Pianciasca, Pizzo Cramalina e altre principali elevazioni della zona.
Soddisfatto della performance scendo altrettanto velocemente seguendo fedelmente la traccia di salita. Imboccato il sentiero per Marena “tiro diritto” evitando di ripercorrere la traccia di salita poco evidente, cosi supero l'Alpe Marena e raggiungo una bella cappella e un altrettanto fantastico prato che potrebbe competere con un campo da golf oltre ad una imponente croce che domina la Valle del Salto. Continuo la discesa verso La Dova e raggiungo il sentiero del “Giro Valle del Salto”. Rientro a Maggia dopo aver percorso un nuovo ed ultimo tratto in salita in prossimità del ponte Salto Maggia.
Bella escursione in ambiente poco frequentato a tratti selvaggio con un buon dislivello positivo che richiede un'ottima preparazione fisica. Parte del tracciato potrebbe risultare poco visibile per via dello sviluppo della vegetazione.

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