Gaggio (m.2267) dalla Val Moleno
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Non avevo mai visitato la Valle di Moleno "da dentro", pertanto colgo l'occasione di una mia alquanto "malsana" idea di salita da nord verso cime che peraltro già conosco.
"Malsana" più che altro perchè proprio in una giornata in cui temperature elevate, umidità e aria calda l'hanno - purtroppo - fatta da padrone rintuzzando e annullando qualsiasi buona intenzione.
Parto relativamente tardi da Moleno (m.270) dopo la solita "odissea" dalla Valganna ;), e nonostante l'afa in un'oretta ho già guadagnato i 909 metri di Monte Gaggio, nome che - per pura casualità - coinciderà anche con la meta più alta di giornata. Qui, come del resto m'aspettavo, iniziano i "dolori" poichè per guadagnarne altri 500, cioè i 1422 metri della Capanna Alpe Gariss, ci vorrà quasi il doppio del tempo. Soltanto l'ambiente solitario, lo scroscio continuo del torrente e dei suoi numerosi salti, in un ambiente chiuso dalla Cima d'Aspra e delle Cime di Visghèd e Sbordan, abbellito da un delizioso ponte romano nei pressi dell'Alpe di Ripiano, rendono il tutto comunque piacevole all'occhio. A Gariss, ove giungo già abbastanza accaldato, mi accoglie una capretta solitaria, poi proseguo - dopo aver superato un paio di nevaietti infami su altrettanti torrenti - per l'Alpe Cusale (m.1640), ove invece trovo una pecorella solitaria osservarmi a prudente distanza all'ora del pranzo.
Osservo da qui ciò che vorrei fare, ma il caldo mi ha veramente tolto le forze per affrontare qualsiasi via "inedita", da rimandare a tempi migliori, pertanto non mi resta che raccogliere i residui di forza e di voglia per raggiungere la bocchetta d'Albagno (m.2057) e infine il Gaggio (m.2267), dove purtroppo una nuvola sbarazzina si è appena posata rendendo la vista solo parziale.
Mi fermo pochi minuti, decidendo dove volgermi per la discesa: avrei davvero voglia di buttarmi dalla "direttissima" verso l'Alpe Arami e i Monti di Bedretto, ma la forma non eccellente e il caldo sfiancante mi suggeriscono invece la soluzione più "saggia" della via normale per la Capanna Albagno e soprattutto per Mornera - ove non ero mai stato prima - dove la teleferica mi sconterà i 1100 metri conclusivi di discesa a valle. Scelta ottima che mi risparmierà ulteriori "code" pedestri in Val Marchirolo e Valganna, come già successo altre volte. ;)
Diciamo che per oggi va bene così. ;)
"Malsana" più che altro perchè proprio in una giornata in cui temperature elevate, umidità e aria calda l'hanno - purtroppo - fatta da padrone rintuzzando e annullando qualsiasi buona intenzione.
Parto relativamente tardi da Moleno (m.270) dopo la solita "odissea" dalla Valganna ;), e nonostante l'afa in un'oretta ho già guadagnato i 909 metri di Monte Gaggio, nome che - per pura casualità - coinciderà anche con la meta più alta di giornata. Qui, come del resto m'aspettavo, iniziano i "dolori" poichè per guadagnarne altri 500, cioè i 1422 metri della Capanna Alpe Gariss, ci vorrà quasi il doppio del tempo. Soltanto l'ambiente solitario, lo scroscio continuo del torrente e dei suoi numerosi salti, in un ambiente chiuso dalla Cima d'Aspra e delle Cime di Visghèd e Sbordan, abbellito da un delizioso ponte romano nei pressi dell'Alpe di Ripiano, rendono il tutto comunque piacevole all'occhio. A Gariss, ove giungo già abbastanza accaldato, mi accoglie una capretta solitaria, poi proseguo - dopo aver superato un paio di nevaietti infami su altrettanti torrenti - per l'Alpe Cusale (m.1640), ove invece trovo una pecorella solitaria osservarmi a prudente distanza all'ora del pranzo.
Osservo da qui ciò che vorrei fare, ma il caldo mi ha veramente tolto le forze per affrontare qualsiasi via "inedita", da rimandare a tempi migliori, pertanto non mi resta che raccogliere i residui di forza e di voglia per raggiungere la bocchetta d'Albagno (m.2057) e infine il Gaggio (m.2267), dove purtroppo una nuvola sbarazzina si è appena posata rendendo la vista solo parziale.
Mi fermo pochi minuti, decidendo dove volgermi per la discesa: avrei davvero voglia di buttarmi dalla "direttissima" verso l'Alpe Arami e i Monti di Bedretto, ma la forma non eccellente e il caldo sfiancante mi suggeriscono invece la soluzione più "saggia" della via normale per la Capanna Albagno e soprattutto per Mornera - ove non ero mai stato prima - dove la teleferica mi sconterà i 1100 metri conclusivi di discesa a valle. Scelta ottima che mi risparmierà ulteriori "code" pedestri in Val Marchirolo e Valganna, come già successo altre volte. ;)
Diciamo che per oggi va bene così. ;)
Tourengänger:
Poncione

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Kommentare (21)