Bernina - 4049 m
|
||||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Bagaj che avventura... un viaggio....
Partiamo da Campo Moro alle 8,15 diretti al Rifugio Marco e Rosa. Arrivati al Passo Marinelli perdiamo un bel po' quota per mettere piede sul Ghiacciaio Scerscen.... o di quello che ne rimane...
Più che su un ghiacciaio mi sembra di essere in un vero e proprio labirinto: quella che avrebbe dovuto essere una "semplice" traversata quasi pianeggiante su neve, si è rivelata un continuo su e giù, avanti e indietro, dentro e fuori tra i buchi. Finalmente arriviamo alla base del Canalone della Cresta Guzza, purtroppo non in condizioni (è un fiumeeee!!!). Il superamento della terminale avviene senza particolari problemi, basta stare un attimo all'occhio. I problemi arrivano dopo... Per raggiungere l'agognato attacco della ferrata abbiamo perso un sacco di tempo su un ripido pendio di ghiaccio dove scaricava quasi continuamente... sembrava quasi di essere puntati da una mitragliatrice. Erano solo 50/60 mt... ma sono stati interminabili...
Finalmente tra mille imprecazioni riusciamo a trovare l'attacco della ferrata, che risaliamo in conserva e con la longe: non è molto sicura, gli ancoraggi si muovono tutti...
Dopo 7,30h scorgiamo la Marco e Rosa: che bella visione!!!
La notte trascorre pressochè insonne: il nostro vicino di branda russa come se non ci fosse un domani!
L'alba è davvero unica...: una di quelle che non mi scorderò mai più!!
La cresta la troviamo quasi tutta di roccia, con qualche pezzo su neve: mannaggia, siamo costretti ad arrampicare ramponati... Alle h9,00 siamo in vetta al 4000 più orientale delle Alpi: ci hai dato del filo da torcere nè!!
Breve pausa e subito giù per affrontare la luuuuuuuunga discesa....
Da Campo Moro (q. 1934 m), seguire il sentiero segnalato per il Rifugio Carate Brianza (q. 2636 m). Dal Rifugio, si raggiunge, in breve, la Bocchetta della Forbici (q. 2636 m), dalla quale si apre un panorama mozzafiato sulla triade Roseg, Scerscen e Bernina.
In leggera discesa, si perviene all'ampio anfiteatro racchiuso dalle Cime di Musella e dalla Bocchetta di Caspoggio. Da qui, inizia la ripida risalita verso il Rifugio Marinelli-Bombardieri (q. 2813 m).
Tra pietraie e instabili detriti, proseguire alle spalle del Rifugio fino al Passo Marinelli Occidentale (q. 3014 m), dove si abbandona sulla destra la traccia per la Bignami. Proseguire, dunque verso sinistra. Dal Colle, occorre perdere quota per portarsi sul Ghiacciaio di Scerscen Superiore. Facendo attenzione ai numerosi crepacci (molto aperti in tarda stagione), attraversare il ghiacciaio tenendosi piuttosto in alto. Superato l'imbocco del Canale della Cresta Guzza, facendo molta attenzione, portarsi verso la base dello sperone roccioso al cui vertice è posto il Rifugio Marco e Rosa e attraversare la crepaccia terminale. Risalire il Canale costeggiando le rocce dello sperone sopracitato fino all'attacco della ferrata (rocce bianche).
Raggiunto il Rifugio Marco e Rosa (q. 3609 m), risalire il ripido ghiacciaio alle sue spalle, puntando all'attacco dell'evidente cresta rocciosa (bollo giallo).
In caso di scarso innevamento, la salita alla vetta si svolge su terreno misto: tratti di cresta rocciosa (difficoltà fino al III UIAA) si alternano a tratti su neve. Lungo la cresta sono presenti numerose soste e anche alcuni spit, pertanto è possibile farsi sicura ed, eventualmente, attrezzare delle doppie per la discesa.
Dopo essere passati per la cima italiana (PUNTA PERRUCCHETTI o LA SPEDLA q. 4020 m), si perde leggermente quota e si superano le ultime e facili roccette (II) che conducono alla vetta (q. 4049 - 2/2,30 ore dalla Marco e Rosa).
CONDIZIONI AL 27/08/17:
con Dany, Fra, Peru e Vale.
Partiamo da Campo Moro alle 8,15 diretti al Rifugio Marco e Rosa. Arrivati al Passo Marinelli perdiamo un bel po' quota per mettere piede sul Ghiacciaio Scerscen.... o di quello che ne rimane...
Più che su un ghiacciaio mi sembra di essere in un vero e proprio labirinto: quella che avrebbe dovuto essere una "semplice" traversata quasi pianeggiante su neve, si è rivelata un continuo su e giù, avanti e indietro, dentro e fuori tra i buchi. Finalmente arriviamo alla base del Canalone della Cresta Guzza, purtroppo non in condizioni (è un fiumeeee!!!). Il superamento della terminale avviene senza particolari problemi, basta stare un attimo all'occhio. I problemi arrivano dopo... Per raggiungere l'agognato attacco della ferrata abbiamo perso un sacco di tempo su un ripido pendio di ghiaccio dove scaricava quasi continuamente... sembrava quasi di essere puntati da una mitragliatrice. Erano solo 50/60 mt... ma sono stati interminabili...
Finalmente tra mille imprecazioni riusciamo a trovare l'attacco della ferrata, che risaliamo in conserva e con la longe: non è molto sicura, gli ancoraggi si muovono tutti...
Dopo 7,30h scorgiamo la Marco e Rosa: che bella visione!!!
La notte trascorre pressochè insonne: il nostro vicino di branda russa come se non ci fosse un domani!
L'alba è davvero unica...: una di quelle che non mi scorderò mai più!!
La cresta la troviamo quasi tutta di roccia, con qualche pezzo su neve: mannaggia, siamo costretti ad arrampicare ramponati... Alle h9,00 siamo in vetta al 4000 più orientale delle Alpi: ci hai dato del filo da torcere nè!!
Breve pausa e subito giù per affrontare la luuuuuuuunga discesa....
Da Campo Moro (q. 1934 m), seguire il sentiero segnalato per il Rifugio Carate Brianza (q. 2636 m). Dal Rifugio, si raggiunge, in breve, la Bocchetta della Forbici (q. 2636 m), dalla quale si apre un panorama mozzafiato sulla triade Roseg, Scerscen e Bernina.
In leggera discesa, si perviene all'ampio anfiteatro racchiuso dalle Cime di Musella e dalla Bocchetta di Caspoggio. Da qui, inizia la ripida risalita verso il Rifugio Marinelli-Bombardieri (q. 2813 m).
Tra pietraie e instabili detriti, proseguire alle spalle del Rifugio fino al Passo Marinelli Occidentale (q. 3014 m), dove si abbandona sulla destra la traccia per la Bignami. Proseguire, dunque verso sinistra. Dal Colle, occorre perdere quota per portarsi sul Ghiacciaio di Scerscen Superiore. Facendo attenzione ai numerosi crepacci (molto aperti in tarda stagione), attraversare il ghiacciaio tenendosi piuttosto in alto. Superato l'imbocco del Canale della Cresta Guzza, facendo molta attenzione, portarsi verso la base dello sperone roccioso al cui vertice è posto il Rifugio Marco e Rosa e attraversare la crepaccia terminale. Risalire il Canale costeggiando le rocce dello sperone sopracitato fino all'attacco della ferrata (rocce bianche).
Raggiunto il Rifugio Marco e Rosa (q. 3609 m), risalire il ripido ghiacciaio alle sue spalle, puntando all'attacco dell'evidente cresta rocciosa (bollo giallo).
In caso di scarso innevamento, la salita alla vetta si svolge su terreno misto: tratti di cresta rocciosa (difficoltà fino al III UIAA) si alternano a tratti su neve. Lungo la cresta sono presenti numerose soste e anche alcuni spit, pertanto è possibile farsi sicura ed, eventualmente, attrezzare delle doppie per la discesa.
Dopo essere passati per la cima italiana (PUNTA PERRUCCHETTI o LA SPEDLA q. 4020 m), si perde leggermente quota e si superano le ultime e facili roccette (II) che conducono alla vetta (q. 4049 - 2/2,30 ore dalla Marco e Rosa).
CONDIZIONI AL 27/08/17:
- il ghiacciaio d scerscen superiore è un vero e proprio labirinto tra crepacci: occorre fare molta attenzione in questo tratto. I ponti tengono sì e tengono no, pertanto consiglio, se possibile, di nsaltare :);
- il canalone di neve tra la Marco e Rosa e la Cresta Guzza non è in condizioni, in quanto è un vero e proprio fiume che scarica;
- un punto molto critico e pericoloso è dal Ghiacciaio raggiungere l'attacco della ferrata: il canale scarica in continuazione, inoltre bisogna superare un tratto molto ripido su ghiaccio vivo (utili chiodi da ghiaccio per assicurarsi soprattutto in discesa);
- la ferrata non è molto sicura, infatti abbiamo preferito salire rimanendo in conserva (oltre che utilizzare la longe);
- il ghiacciaio che dal marco e rosa conduce all'attacco della cresta è chiuso e in buone condizioni;
- la cresta che porta in vetta al Bernina è diventata una vera e propria via di arrampicata (III): solo pochi tratti su neve;
- in discesa è possibile effettuare una doppia prima dell'ultimo saltino roccioso (primo tiro in salita) e scendere direttamente sul ghiacciaio.
- in condizioni ideali la difficoltà si aggira sul PD+, ma, a causa delle pessime condizioni del ghacciaio di scerscen superiore e della cresta di misto, mi sembra più giusto assegnare un AD-.
con Dany, Fra, Peru e Vale.
Tourengänger:
irgi99

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (39)