Piz Argient e Punta Marinelli
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Premessa
Quasi all'ultimo riusciamo a prenotare il rifugio Marinelli per la notte di domenica, mi viene in mente che potremmo fare il Piz Zupò dalla Fuorcla settentrionale del Zupò ed anche il Piz Argient dalla cresta che collega queste 2 cime facendo cosi un bel giro ad anello per scendere poi dal Rifugio Marco e Rosa...
Primo giorno
Partiamo da campo moro belli carichi alle 8, raggiungiamo dapprima il rifugio carate, poi dalla bocchetta delle forbici il sentiero scende leggermente e una volta raggiunto il lago musella sale di nuovo fino ad arrivare al rifugio marinelli, che raggiungiamo alle ore 12.
Qui scarichiamo un po di materiale e ripartiamo per la vicina Punta Marinelli. A circa 15 minuti dal rifugio iniziamo a pestare la neve, abbandoniamo a sinistra la traccia che va verso il passo marinelli occidentale quindi in breve giungiamo nei pressi del passo marinelli orientale, da qui seguiamo degli ometti e delle tracce presenti che portano sulla larga cresta, a tratti nevosa che conduce in poco tempo alla cima con madonnina.
Il tempo si è un po guastato e non ci permette una chiara visione del percorso da fare il giorno dopo, quindi scendiamo ed in un oretta siamo di ritorno al rifugio.
Approfittiamo del resto del pomeriggio per riposare un poco e per chiedere al rifugista le condizioni degli itinerari.
Secondo giorno
Ci alziamo alle 3 di notte, facciamo colazione e alle 3.40 siamo pronti per ripartire.
Percorriamo lo stesso tratto del giorno prima sino al passo marinelli orientale, da qui la traccia si fa pressochè pianeggiante, costeggia la parete SE del Piz Argient e Zupò, poi pian piano il percorso inizia a salire verso il Passo di Sasso Rosso, seguiamo una vecchia traccia, probabilmente del giorno prima.
Nel frattempo il cielo inizia a colorarsi,passiamo a destra della serraccata del Passo di Sasso Rosso che raggiungiamo alle 6 circa.
Qui il sole fa capolino, vediamo chiaramente la Fuorcla settentrionale di Zupò, ma presenta una terminale abbastanza larga dove non notiamo nessuna traccia ne punti dove sia possibile oltrepassarla.
Decidiamo che è meglio fare il giro e salire da dietro passando sotto i Bellavista quindi ci dirigiamo verso la Fuorcla Bellavista seguendo una larga traccia.
Alla Fuorcla prendiamo la traccia a sinistra ci sono già alcune cordate che provengono dal Marco e Rosa, passiamo sotto i Bellavista in un bellissimo ambiente glaciale con seracchi pensili.
Dopo circa 1 ora e mezza dal Passo di Sasso Rosso, arriviamo in vista della Crest'aguzza (davvero bellissimo da qui) e del Piz Argient, qui scendiamo un pezzettino e prendiamo la traccia che risale il vallone racchiuso dallo Zupò e dall'Argient.
La stanchezza inizia a farsi sentire, seguiamo come automi una traccia che sale la cresta NW del Piz Argient (quella che si fa per fare la traversata Argient-Zupò -Bellavista), salendo notiamo una terminale, ma pare che a destra si riesca ad aggirare, infatti è cosi, una volta aggirata si sale belli diritti su un muretto di 45/50° con neve bella dura, poco dopo il muretto spiana e diventa cresta affilata che conduce in poco tempo alla base rocciosa della cima composta da massi instabili ed in 5 minuti siamo in vetta (ore 8.40, 5 ore dal Rifugio Marinelli).
Il pensiero di salire anche il Zupò si allontana da noi, troppo stanchi ed in più non vediamo traccia-.... sappiamo che potremmo fare la crestina che collega Argient e Zupò oppure la via normale che si sviluppa sulla parete W dello Zupò, ma come detto non vedendo traccia ed essendo già stanchi decidiamo di accontentarci e di scendere al Marco e Rosa.
Scendiamo quindi su percorso a zig zag in mezzo ai seracchi, alcuni davvero paurosi, in circa un'ora e mezza raggiungiamo il Marco e Rosa, qui dopo esserci riposati un attimo ed aver cambiato assetto, ripartiamo in discesa per la ferrata.
Ferrata che non ricordavo cosi brutta, l'avevo fatta nel 2006 e me la ricordavo migliore; primo tratto in discesa su sfaciume e neve, secondo tratto su catene lunghissime (che sbilanciano un po) quindi pezzo finale che porta sul ghiacciaio dove preferisco attrezzare una doppia per farci scendere più facilmente.
Arrivati di nuovo sulla neve, ripartiamo legati in discesa ed aggiriamo un paio di seracchi alla base del canalone del Marco e Rosa, poi percorso lungo e monotono, prima in piano, poi in salita al Passo Marinelli Occidentale quindi di nuovo in discesa al Rifugio Marinelli.
Rifugio che raggiungiamo alle 15 circa dopo circa 11 ore di cammino... la tentazione di fermarci a dormire qui è tanta, ma rimboccate le maniche, bevuta una birra con pezzo di torta, ripartiamo con più forza in discesa, lunga, davvero lunga fino all'auto che raggiungiamo alle ore 18.
Bella avventura con Paola, peccato per non aver raggiunto anche lo Zupò ma sarà per la prossima volta!
Quasi all'ultimo riusciamo a prenotare il rifugio Marinelli per la notte di domenica, mi viene in mente che potremmo fare il Piz Zupò dalla Fuorcla settentrionale del Zupò ed anche il Piz Argient dalla cresta che collega queste 2 cime facendo cosi un bel giro ad anello per scendere poi dal Rifugio Marco e Rosa...
Primo giorno
Partiamo da campo moro belli carichi alle 8, raggiungiamo dapprima il rifugio carate, poi dalla bocchetta delle forbici il sentiero scende leggermente e una volta raggiunto il lago musella sale di nuovo fino ad arrivare al rifugio marinelli, che raggiungiamo alle ore 12.
Qui scarichiamo un po di materiale e ripartiamo per la vicina Punta Marinelli. A circa 15 minuti dal rifugio iniziamo a pestare la neve, abbandoniamo a sinistra la traccia che va verso il passo marinelli occidentale quindi in breve giungiamo nei pressi del passo marinelli orientale, da qui seguiamo degli ometti e delle tracce presenti che portano sulla larga cresta, a tratti nevosa che conduce in poco tempo alla cima con madonnina.
Il tempo si è un po guastato e non ci permette una chiara visione del percorso da fare il giorno dopo, quindi scendiamo ed in un oretta siamo di ritorno al rifugio.
Approfittiamo del resto del pomeriggio per riposare un poco e per chiedere al rifugista le condizioni degli itinerari.
Secondo giorno
Ci alziamo alle 3 di notte, facciamo colazione e alle 3.40 siamo pronti per ripartire.
Percorriamo lo stesso tratto del giorno prima sino al passo marinelli orientale, da qui la traccia si fa pressochè pianeggiante, costeggia la parete SE del Piz Argient e Zupò, poi pian piano il percorso inizia a salire verso il Passo di Sasso Rosso, seguiamo una vecchia traccia, probabilmente del giorno prima.
Nel frattempo il cielo inizia a colorarsi,passiamo a destra della serraccata del Passo di Sasso Rosso che raggiungiamo alle 6 circa.
Qui il sole fa capolino, vediamo chiaramente la Fuorcla settentrionale di Zupò, ma presenta una terminale abbastanza larga dove non notiamo nessuna traccia ne punti dove sia possibile oltrepassarla.
Decidiamo che è meglio fare il giro e salire da dietro passando sotto i Bellavista quindi ci dirigiamo verso la Fuorcla Bellavista seguendo una larga traccia.
Alla Fuorcla prendiamo la traccia a sinistra ci sono già alcune cordate che provengono dal Marco e Rosa, passiamo sotto i Bellavista in un bellissimo ambiente glaciale con seracchi pensili.
Dopo circa 1 ora e mezza dal Passo di Sasso Rosso, arriviamo in vista della Crest'aguzza (davvero bellissimo da qui) e del Piz Argient, qui scendiamo un pezzettino e prendiamo la traccia che risale il vallone racchiuso dallo Zupò e dall'Argient.
La stanchezza inizia a farsi sentire, seguiamo come automi una traccia che sale la cresta NW del Piz Argient (quella che si fa per fare la traversata Argient-Zupò -Bellavista), salendo notiamo una terminale, ma pare che a destra si riesca ad aggirare, infatti è cosi, una volta aggirata si sale belli diritti su un muretto di 45/50° con neve bella dura, poco dopo il muretto spiana e diventa cresta affilata che conduce in poco tempo alla base rocciosa della cima composta da massi instabili ed in 5 minuti siamo in vetta (ore 8.40, 5 ore dal Rifugio Marinelli).
Il pensiero di salire anche il Zupò si allontana da noi, troppo stanchi ed in più non vediamo traccia-.... sappiamo che potremmo fare la crestina che collega Argient e Zupò oppure la via normale che si sviluppa sulla parete W dello Zupò, ma come detto non vedendo traccia ed essendo già stanchi decidiamo di accontentarci e di scendere al Marco e Rosa.
Scendiamo quindi su percorso a zig zag in mezzo ai seracchi, alcuni davvero paurosi, in circa un'ora e mezza raggiungiamo il Marco e Rosa, qui dopo esserci riposati un attimo ed aver cambiato assetto, ripartiamo in discesa per la ferrata.
Ferrata che non ricordavo cosi brutta, l'avevo fatta nel 2006 e me la ricordavo migliore; primo tratto in discesa su sfaciume e neve, secondo tratto su catene lunghissime (che sbilanciano un po) quindi pezzo finale che porta sul ghiacciaio dove preferisco attrezzare una doppia per farci scendere più facilmente.
Arrivati di nuovo sulla neve, ripartiamo legati in discesa ed aggiriamo un paio di seracchi alla base del canalone del Marco e Rosa, poi percorso lungo e monotono, prima in piano, poi in salita al Passo Marinelli Occidentale quindi di nuovo in discesa al Rifugio Marinelli.
Rifugio che raggiungiamo alle 15 circa dopo circa 11 ore di cammino... la tentazione di fermarci a dormire qui è tanta, ma rimboccate le maniche, bevuta una birra con pezzo di torta, ripartiamo con più forza in discesa, lunga, davvero lunga fino all'auto che raggiungiamo alle ore 18.
Bella avventura con Paola, peccato per non aver raggiunto anche lo Zupò ma sarà per la prossima volta!
Tourengänger:
Alpingio

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