Una Via per Oliviero - parte 4
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Giunge finalmente il momento di passare dalle idee alla loro realizzazione...
La dedica al compianto Oliviero Bellinzani della cresta N-NW del Poncione di Ganna, impegnativo percorso di cresta che permette di salire sul Re valgannese da uno dei suoi lati più verticali (quello W lo è ancora di più...), passa dalla sua messa in sicurezza per chi decidesse di affrontarlo con materiale alpinistico. La via è affrontabile anche in libera e slegati, ma è evidente che i rischi aumentino esponenzialmente, e una minima disattenzione assai difficilmente lascerebbe appello.
Mi ritrovo in Valganna, dunque, con Xania, figlia dell'Uomo con le Ali, il suo compagno Vittorio e un'affiatata coppia di Alpinisti ossolano-vigezzina, Giovanna e Massimiliano, cui è affidato il compito - col beneplacito del CAI Luino - di piantare uno spit che permetta l'auto-assicurazione nel punto più impegnativo e pericoloso della scalata.
Partiamo dall'Alpe Tedesco e, giunti all'attacco della via e alla targa provvisoria che la segnala (qui il CAI Luino porrà in seguito un adeguato cartello indicatore) risaliamo il ripido sentiero che porta alla base dello stretto intaglio che rappresenta il settore della "Foglia", percorso da tre vie (già spittate) di un certo impegno, benchè brevissime. Fuori dall'intaglio si nota il bollo giallo che suggerisce d'infilarsi in uno stretto canale erboso e roccioso molto ripido, da cui si risale in breve il pendio boscoso ed erboso che porta ai piedi del passaggio chiave. Descrivo ciò che seguirà a Massimiliano, il quale con attenzione sceglie il punto adatto per piantare lo spit: assicurato a dovere, in pochi minuti il lavoro è bello che fatto.
Ora non resta che "inaugurare" l'installazione legandoci assieme e iniziare l'ascesa vera e propria. Massimiliano sale da primo, seguo io, a ruota Xania e Giovanna. In questo frangente vedere Xania sulle orme di Papà Oliviero è stato, ammetto, bello ed emozionante, e si nota subito quanto di buono, unito a evidenti doti naturali, ha saputo da lui apprendere.
Giunti ai piedi del secondo settore d'arrampicata, scegliamo la crestina integrale (III°) anzichè il caminetto (II+) alla sua sinistra e in breve giungiamo in vetta, firmando il quaderno a suggello dell'operazione riuscita.
Mentre Giovanna e Massimiliano si rilassano, io e Xania scendiamo a recuperare Vittorio (e gli zaini), che ci attendeva nella zona della Foglia: per far prima, anzichè ridiscendere alla base e risalire, mi viene in mente la presenza di un sentierino secondario, all'altezza di un intaglio roccioso sulla via normale, che senza farci perdere troppa quota ci porta abbastanza in breve proprio dove intendevo arrivare. Ripercorriamo in salita lo stesso sentierino e ci riportiamo così in vetta, raggiunta oggi per la prima volta da Vittorio. Ammiriamo ancora un po' il panorama su valli e laghi circostanti, finchè scendiamo.
Giornata breve ma bellissima, e fortemente voluta: da quasi due anni si erano poste le basi per questa realizzazione simbolica, proprio perchè Oliviero Bellinzani amava e si allenava spesso sui picchi rocciosi del Poncione di Ganna, in vista delle sue innumerevoli scalate in luoghi che molti di noi si scordano... Ringrazio ancora Xania per l'approvazione, e Massimiliano e Giovanna per aver realizzato il passo decisivo verso il riconoscimento "ufficiale" alla "via" dedicata all'indimenticabile Uomo con le Ali.
Avanti così.
https://www.youtube.com/watch?v=_c_pDrQ2Mm8
La dedica al compianto Oliviero Bellinzani della cresta N-NW del Poncione di Ganna, impegnativo percorso di cresta che permette di salire sul Re valgannese da uno dei suoi lati più verticali (quello W lo è ancora di più...), passa dalla sua messa in sicurezza per chi decidesse di affrontarlo con materiale alpinistico. La via è affrontabile anche in libera e slegati, ma è evidente che i rischi aumentino esponenzialmente, e una minima disattenzione assai difficilmente lascerebbe appello.
Mi ritrovo in Valganna, dunque, con Xania, figlia dell'Uomo con le Ali, il suo compagno Vittorio e un'affiatata coppia di Alpinisti ossolano-vigezzina, Giovanna e Massimiliano, cui è affidato il compito - col beneplacito del CAI Luino - di piantare uno spit che permetta l'auto-assicurazione nel punto più impegnativo e pericoloso della scalata.
Partiamo dall'Alpe Tedesco e, giunti all'attacco della via e alla targa provvisoria che la segnala (qui il CAI Luino porrà in seguito un adeguato cartello indicatore) risaliamo il ripido sentiero che porta alla base dello stretto intaglio che rappresenta il settore della "Foglia", percorso da tre vie (già spittate) di un certo impegno, benchè brevissime. Fuori dall'intaglio si nota il bollo giallo che suggerisce d'infilarsi in uno stretto canale erboso e roccioso molto ripido, da cui si risale in breve il pendio boscoso ed erboso che porta ai piedi del passaggio chiave. Descrivo ciò che seguirà a Massimiliano, il quale con attenzione sceglie il punto adatto per piantare lo spit: assicurato a dovere, in pochi minuti il lavoro è bello che fatto.
Ora non resta che "inaugurare" l'installazione legandoci assieme e iniziare l'ascesa vera e propria. Massimiliano sale da primo, seguo io, a ruota Xania e Giovanna. In questo frangente vedere Xania sulle orme di Papà Oliviero è stato, ammetto, bello ed emozionante, e si nota subito quanto di buono, unito a evidenti doti naturali, ha saputo da lui apprendere.
Giunti ai piedi del secondo settore d'arrampicata, scegliamo la crestina integrale (III°) anzichè il caminetto (II+) alla sua sinistra e in breve giungiamo in vetta, firmando il quaderno a suggello dell'operazione riuscita.
Mentre Giovanna e Massimiliano si rilassano, io e Xania scendiamo a recuperare Vittorio (e gli zaini), che ci attendeva nella zona della Foglia: per far prima, anzichè ridiscendere alla base e risalire, mi viene in mente la presenza di un sentierino secondario, all'altezza di un intaglio roccioso sulla via normale, che senza farci perdere troppa quota ci porta abbastanza in breve proprio dove intendevo arrivare. Ripercorriamo in salita lo stesso sentierino e ci riportiamo così in vetta, raggiunta oggi per la prima volta da Vittorio. Ammiriamo ancora un po' il panorama su valli e laghi circostanti, finchè scendiamo.
Giornata breve ma bellissima, e fortemente voluta: da quasi due anni si erano poste le basi per questa realizzazione simbolica, proprio perchè Oliviero Bellinzani amava e si allenava spesso sui picchi rocciosi del Poncione di Ganna, in vista delle sue innumerevoli scalate in luoghi che molti di noi si scordano... Ringrazio ancora Xania per l'approvazione, e Massimiliano e Giovanna per aver realizzato il passo decisivo verso il riconoscimento "ufficiale" alla "via" dedicata all'indimenticabile Uomo con le Ali.
Avanti così.
https://www.youtube.com/watch?v=_c_pDrQ2Mm8
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