Anello ed Ascesa del Sosto (m.2221)
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Partiamo da Olivone con intenzione di fare un bell'anello intorno a una cima che ci attrae da sempre come una calamita... il Sosto. Ovvio, tuttavia, che l'anello funga da antipasto e dolce al "piatto forte". Benchè le previsioni annuncino piogge e temporali nel secondo pomeriggio decidiamo di provare, sperando che questi non giungano in anticipo.
Percorriamo così il suggestivo sentiero scavato nella roccia, separato dall'immane parete ovest del Sosto dal brenno, che scorre impetuoso. Contornata la galleria della Töira siamo a Campo Blenio, ove inforchiamo il sentiero per la diga del Luzzone, che incrocia in più punti la strada (ancora chiusa per la frana). Saliamo sulla diga, ammirando il solito suggestivo panorama del Lago e del Piz Terri, quindi la discendiamo recuperando la strada asfaltata per la diga di Compietto che - dopo un lungo tratto in galleria - giunge al Passo Muazz e ai Prati di Compietto. Alla fontana individuiamo la traccia da seguire, che quasi subito s'impenna solcando prati ripidissimi, in un tripudio di stupende fioriture. Qualche tornante attenua talvolta la pendenza, ma la salita è complessivamente senza tregua, finchè si traversa orizzontalmente a sinistra del colle m.2103 giungendo a una suggestiva sella posta verticalmente quasi 1000 metri sopra Campo Blenio. Si riprende a salire sempre in modo ripido giungendo alla fine del prato e al "punto chiave", in cui si deve attraversare una quindicina di metri su placche decisamente infide, con forte esposizione. Qui occorre calma e concentrazione: più che alle prese delle mani bisogna affidarsi alla tenuta degli scarponi, in quanto la roccia friabile resta letteralmente tra le dita... Con calma, ma al tempo stesso sottile inquietudine, superiamo il tratto più impegnativo risalendo poi più facilmente la china e giungendo sull'ampia e pianeggiante vetta erbosa, che poi si abbassa su rocce lisce alla croce affacciata 1300 metri a picco su Olivone. Vetta davvero ardita e stupenda, come ampiamente previsto, il Sosto: il libro di vetta non mostra moltissime visite, e la cosa si può ben comprendere.
Superata l'adrenalina del tratto finale la discesa appare meno complicata del previsto, a parte la sempre fortissima esposizione e, gradualmente, si può tirare il fiato senza mai abbassare tuttavia la guardia vista la verticalità dell'intera tratta fino al Passo Muazz, che raggiungiamo con calma e dove gustiamo il pranzo, mentre inizia ad alzarsi un po' di vento e giungere qualche nuvola. Ripartiamo quindi verso Olivone proseguendo l'anello in direzione dell'alpe di Compietto (m.1570). S'inizia quindi ad attraversare, in lieve risalita, verso Garnaira (m.1536), per poi finalmente iniziare ad abbassarsi con decisione in un bel bosco misto che ci riporta a Olivone, dove "sostiamo" ;) in un bar per la meritata e rituale bevuta. Pochi minuti e arriva l'acqua dal cielo... É andata bene. Grazie ad Ale: e... Avanti così.
froloccone
Grazie a un consiglio di
danicomo unito alla nostra idea riusciamo a compiere una vera "circumcamminazione" del Sosto. La salita sino alle placche finali non presenta nessuna difficoltà, a parte rintracciare il sentierino che parte dal Passo Muazz.
Le placche molto esposte sono ricoperte da detriti e erba e vanno affrontate con la giusta concentrazione pur non presentando difficoltà tecniche.
La verticalità di questa cima da tutti i lati oltre alla posizione centrale la rendono spettacolare e panoramica.
Davvero una signora cima!!!
Giornata più che positiva soprattutto nella meteo(fedele alle previsioni svizzere di quella zona!!) che ci ha permesso di salire il "Cervino della Valle di Blenio".
Grazie a Emiliano per la giornata.
-Olivone---Ghirone---Passo Muazz : T1/T2
-Passo Muazz---Inizio placche: T3+
-Inizio placche---Sosto: T5
-Passo Muazz---Compietto----Garnàira---Olivone: T2
NB:Dal Passo Muazz alla Cima del Sosto: Itinerario 641 della Guida delle Alpi Ticinesi vol.3
Percorriamo così il suggestivo sentiero scavato nella roccia, separato dall'immane parete ovest del Sosto dal brenno, che scorre impetuoso. Contornata la galleria della Töira siamo a Campo Blenio, ove inforchiamo il sentiero per la diga del Luzzone, che incrocia in più punti la strada (ancora chiusa per la frana). Saliamo sulla diga, ammirando il solito suggestivo panorama del Lago e del Piz Terri, quindi la discendiamo recuperando la strada asfaltata per la diga di Compietto che - dopo un lungo tratto in galleria - giunge al Passo Muazz e ai Prati di Compietto. Alla fontana individuiamo la traccia da seguire, che quasi subito s'impenna solcando prati ripidissimi, in un tripudio di stupende fioriture. Qualche tornante attenua talvolta la pendenza, ma la salita è complessivamente senza tregua, finchè si traversa orizzontalmente a sinistra del colle m.2103 giungendo a una suggestiva sella posta verticalmente quasi 1000 metri sopra Campo Blenio. Si riprende a salire sempre in modo ripido giungendo alla fine del prato e al "punto chiave", in cui si deve attraversare una quindicina di metri su placche decisamente infide, con forte esposizione. Qui occorre calma e concentrazione: più che alle prese delle mani bisogna affidarsi alla tenuta degli scarponi, in quanto la roccia friabile resta letteralmente tra le dita... Con calma, ma al tempo stesso sottile inquietudine, superiamo il tratto più impegnativo risalendo poi più facilmente la china e giungendo sull'ampia e pianeggiante vetta erbosa, che poi si abbassa su rocce lisce alla croce affacciata 1300 metri a picco su Olivone. Vetta davvero ardita e stupenda, come ampiamente previsto, il Sosto: il libro di vetta non mostra moltissime visite, e la cosa si può ben comprendere.
Superata l'adrenalina del tratto finale la discesa appare meno complicata del previsto, a parte la sempre fortissima esposizione e, gradualmente, si può tirare il fiato senza mai abbassare tuttavia la guardia vista la verticalità dell'intera tratta fino al Passo Muazz, che raggiungiamo con calma e dove gustiamo il pranzo, mentre inizia ad alzarsi un po' di vento e giungere qualche nuvola. Ripartiamo quindi verso Olivone proseguendo l'anello in direzione dell'alpe di Compietto (m.1570). S'inizia quindi ad attraversare, in lieve risalita, verso Garnaira (m.1536), per poi finalmente iniziare ad abbassarsi con decisione in un bel bosco misto che ci riporta a Olivone, dove "sostiamo" ;) in un bar per la meritata e rituale bevuta. Pochi minuti e arriva l'acqua dal cielo... É andata bene. Grazie ad Ale: e... Avanti così.

Grazie a un consiglio di

Le placche molto esposte sono ricoperte da detriti e erba e vanno affrontate con la giusta concentrazione pur non presentando difficoltà tecniche.
La verticalità di questa cima da tutti i lati oltre alla posizione centrale la rendono spettacolare e panoramica.
Davvero una signora cima!!!
Giornata più che positiva soprattutto nella meteo(fedele alle previsioni svizzere di quella zona!!) che ci ha permesso di salire il "Cervino della Valle di Blenio".
Grazie a Emiliano per la giornata.
-Olivone---Ghirone---Passo Muazz : T1/T2
-Passo Muazz---Inizio placche: T3+
-Inizio placche---Sosto: T5
-Passo Muazz---Compietto----Garnàira---Olivone: T2
NB:Dal Passo Muazz alla Cima del Sosto: Itinerario 641 della Guida delle Alpi Ticinesi vol.3
Tourengänger:
Poncione,
froloccone


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Kommentare (29)