Sosto 2221m - Winter Edition!
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Il Sosto è una cima a dir poco stupenda, sia in versione estiva che invernale. Nella sua veste invernale è indubbiamente ben poco frequentato, e ciò per ottimi motivi.
L'accesso alla via normale (Passo Muazz) non è triviale: se si parte da Ghirone (più facile, meno dislivello, adatto per le pelli) bisogna attraversare da 2 a 4 depositi valanghivi che si abbattono ogni anno sulla strada, e, a seconda delle condizioni, potrebbe essere necessario mettere i ramponi. Inoltre c'è il tunnel da attraversare, che non pone problemi ma sicuramente non è l'esperienza più invogliante che si possa fare.
Partendo da Olivone, il sentiero estivo fino a Garnàira non presenta difficoltà, ma il tratto Garnàira-Compietto non va assolutamente sottovalutato. Lì infatti vengono giù sul sentiero ogni anno dalle 3 alle 5 valanghe, e anche qui, a volte, potrebbe essere necessario ramponare. In alcuni punti inoltre sussiste il rischio di scivolare. Ma il problema principale di questo tratto è l'orientamento: chi non conosce bene il sentiero, e/o non ha il gps, è quasi garantito che si perde. Ancora peggio se percorso al buio e nessuno è ancora passato di lì (non è molto frequentato in inverno). Gli animali non sono stupidi, e spesso usano il sentiero; in caso di dubbio provare a seguire le loro tracce. Fare questo sentiero con le pelli penso sia assai sgradevole.
Un'altra difficoltà di questa salita è il rischio valanghe: la via normale al Sosto è al 99% terreno potenzialmente valanghivo, quindi la valutazione dello stato della neve non può essere lasciata al caso.
Sconsiglio caldamente di salire dall'evidente canalino. Sebbene fattibilissimo, tutti i distacchi spontanei nella parte superiore finiscono lì dentro, quindi...
Nel mio caso sono potuto andare a piedi fino oltre Garnàira, poi alla 3 valanga (su 4) ho dovuto ramponare poiché era talmente dura e scivolosa che sembrava ghiaccio puro. Da Compietto ho messo le racchette fino alla "pre-cima" P.2102m. Poi ramponi fino in vetta, e anche per la discesa, fino a fare il traverso sotto il P.2102m. Poi di nuovo racchette fin poco sotto Garnàira.
Arrivato alle placche (parte sommitale) sono stato superato con stupore e piacere dalla macchina da guerra Tiziano C., un altro local in solitaria con due palle grosse come una mongolfiera: infatti è sceso dal Sosto con gli sci, su una neve che definire schifosa e non sciabile è un eufemismo! Grandissimo! Io sono sceso faccia a monte ahah.
L'idea di questa salita era di essere il primo e l'ultimo a salire sul Sosto nel 2019 e, almeno sulla carta (libro di vetta) è riuscita. In realtà probabilmente non è davvero così, anche perché questa salita è stata condivisa con Tiz, ma soprattutto in pochi hanno voglia di scavare fuori il libro d'inverno. Chissà...
Nota sui tempi: sì, sono un bradipo... Da Ghirone ci si mette molto meno, soprattutto con le pelli.
Nota sulla difficoltà: Boooo... se si resta religiosamente sulla via normale è un PD/PD+. Io sono salito più sulla cresta NE, un pelo più difficile.
L'accesso alla via normale (Passo Muazz) non è triviale: se si parte da Ghirone (più facile, meno dislivello, adatto per le pelli) bisogna attraversare da 2 a 4 depositi valanghivi che si abbattono ogni anno sulla strada, e, a seconda delle condizioni, potrebbe essere necessario mettere i ramponi. Inoltre c'è il tunnel da attraversare, che non pone problemi ma sicuramente non è l'esperienza più invogliante che si possa fare.
Partendo da Olivone, il sentiero estivo fino a Garnàira non presenta difficoltà, ma il tratto Garnàira-Compietto non va assolutamente sottovalutato. Lì infatti vengono giù sul sentiero ogni anno dalle 3 alle 5 valanghe, e anche qui, a volte, potrebbe essere necessario ramponare. In alcuni punti inoltre sussiste il rischio di scivolare. Ma il problema principale di questo tratto è l'orientamento: chi non conosce bene il sentiero, e/o non ha il gps, è quasi garantito che si perde. Ancora peggio se percorso al buio e nessuno è ancora passato di lì (non è molto frequentato in inverno). Gli animali non sono stupidi, e spesso usano il sentiero; in caso di dubbio provare a seguire le loro tracce. Fare questo sentiero con le pelli penso sia assai sgradevole.
Un'altra difficoltà di questa salita è il rischio valanghe: la via normale al Sosto è al 99% terreno potenzialmente valanghivo, quindi la valutazione dello stato della neve non può essere lasciata al caso.
Sconsiglio caldamente di salire dall'evidente canalino. Sebbene fattibilissimo, tutti i distacchi spontanei nella parte superiore finiscono lì dentro, quindi...
Nel mio caso sono potuto andare a piedi fino oltre Garnàira, poi alla 3 valanga (su 4) ho dovuto ramponare poiché era talmente dura e scivolosa che sembrava ghiaccio puro. Da Compietto ho messo le racchette fino alla "pre-cima" P.2102m. Poi ramponi fino in vetta, e anche per la discesa, fino a fare il traverso sotto il P.2102m. Poi di nuovo racchette fin poco sotto Garnàira.
Arrivato alle placche (parte sommitale) sono stato superato con stupore e piacere dalla macchina da guerra Tiziano C., un altro local in solitaria con due palle grosse come una mongolfiera: infatti è sceso dal Sosto con gli sci, su una neve che definire schifosa e non sciabile è un eufemismo! Grandissimo! Io sono sceso faccia a monte ahah.
L'idea di questa salita era di essere il primo e l'ultimo a salire sul Sosto nel 2019 e, almeno sulla carta (libro di vetta) è riuscita. In realtà probabilmente non è davvero così, anche perché questa salita è stata condivisa con Tiz, ma soprattutto in pochi hanno voglia di scavare fuori il libro d'inverno. Chissà...
Nota sui tempi: sì, sono un bradipo... Da Ghirone ci si mette molto meno, soprattutto con le pelli.
Nota sulla difficoltà: Boooo... se si resta religiosamente sulla via normale è un PD/PD+. Io sono salito più sulla cresta NE, un pelo più difficile.
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