Sòta e sura al Madalena...
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A Brescia questa settimana il week end è lungo, complice la festa del patrono della città, S. Faustino, perché allora non festeggiare anche la giornata di S. Valentino facendo un bel giro sulla Maddalena? Montagna dei bresciani di città? Via allora…
Ancora una volta ce la prendiamo con calma, e questo mi preoccupa non poco, temo di aver preso la malattia di GIBI, ma siamo a km zero a livello di strada e questa se non altro è una buona scusa.
E’ un giro che conosciamo e di ravani oggi non se ne parla, così cominciamo a camminare seguendo il sentiero 1 Via Crucis/Via dell’Amore, facciamo 3 o 4 tornanti, poi… ma cos’è quella deviazione che porta alle Vie dell’Angiolino? Dopo breve consulto, ovviamente prendiamo questo sentiero non ufficiale che entra in uno spoglio boschetto. Ad un certo punto perdiamo le tracce… e si ravana! Azz…
E’ un continuo girovagare tra la fitta boscaglia, con i rami che ti scudisciano un po ovunque, “e questo non è bello” direbbe il buon Razzi, passiamo due delle tantissime BÜSE/Grotte presenti in loco, e poi puff, a questo punto bisognerebbe risalire un verticale tratto franoso. No, no ragazzi, con i cani non è possibile fare sta magata, m‘anculèt, torniamo sui nostri passi.
Attratti come le mosche sulla m..da, ad un certo punto notiamo una traccia con un bollo verde mezzo sbiadito, proseguiamo fiduciosi per qualche decina di metri, e… cazzo!!! Le Vie dell’Angiolino!!! Qua si arrampica… ma Vieeeeeeeni!!! Quattro passi di III° su belle rocce sono una provocazione che accetto.
Bello questo posto, e bella la via di salita, chissà se porta sul soprastante crinale (150 mt circa il dislivello), a breve proviamo la via e al limite: bomboletta rossa alla mano e si apre una via in continuazione sino al crinale. I passaggi sono tutti valutati di III° e IV° e si sale in libera, caschetto e corda sono pronti. Un po di sicurezza non guasta mai.
Impresso nella mente il futuro giro, ora si ritorna verso il sentiero conosciuto, affrontiamo il bel crinale parzialmente roccioso e via sulla Maddalena, montagna veramente di casa. Il misero pranzo al sacco lo facciamo in zona Cavrelle, usufruendo dei tavoli esterni del ristorante omonimo. Qua si mangia bene e si spende poco, ma oggi è chiuso per turno.
Ora siamo pronti per la discesa e prendiamo il sentiero N°2, passiamo la zona delle Pozze, e sempre seguendo le indicazioni S. Eufemia/Triinale, torniamo alla macchina seguendo il sentiero che scende “sparato” sino alle prime case. Fa caldo, ci vorrebbe una bella birra fresca…il Circolo del Monco è chiuso, fanculo, torniamo a casa a bocca asciutta.
Nota 2): Cose a caso e chi se ne frega!
Bel canto spinoza: Se con la fine di Sanremo credevate fosse finita l’agonia, pensate a San Valentino!
Lercio: Trump compra la Muraglia cinese, costa un decimo di quelle originali.
Lercio Scienza: Evoluzione, gli anziani svilupperanno la vista ai Raggi X per vedere oltre ai muri del cantiere.
Nota 3): Fottutamente Eric…
MADDALENA.
Partiamo cazzeggiando col passo da novena,
io fischio e Rosa canta ma è tanto per far scena,
la cima è ancor distante e fluttua da sirena.
Maddalena,
che bello c’è ‘na roccia e sembra di morena,
il III° grado è tanto e salgo a malapena,
coi rovi di traverso mi squarto mezza vena.
Maddalena,
giunti sulla vetta noi c’appoggiam di schiena,
mangiamo dolci assurdi con dentro la maizena,
aiuto son sul cesso… e tiro la catena.
Il rutto che preparo mi esce a malapena, e in fondo mi domando: sei tu mia Maddalena?
A’ la prochaine! Menek,Rosa e canidi
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