"Il Viso" fra tanti sassi.
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Giretto domenicale sui sentieri di casa. Per l'occasione ripeto parte del giro fatto qualche giorno prima, giro che mi permette di costruire ulteriori ometti lungo nella zona de "Il Viso" e verso la "pancia" centrale della Val Carobbio che ho percorso durante la prima discesa.
Con Rosa partiamo da Via Ontini, all'ingresso della Val Carobbio, sul sentiero bollato di Giallo passiamo accanto alle grotte chiamate G 3 per poi, poco dopo, incrociare il masso marchiato con un bollo Rosso e un ometto che segnala il punto di salita per il "Viso di Cristo". Come già relazionato, la salita attraversa un terreno con balze erbose e qualche passaggio tra facili roccette ove trovate qualche bollo, stando attenti a seguire anche gli ometti si giunge nei pressi del "Viso" dopo aver superato un piccolo agglomerato di alberelli. A questo punto si prosegue a sinistra, restando quasi incollati alle rocce, dopo 15/20 metri di percorso lineare una freccia disegnata sulla roccia indica il punto di salita, una breve placca alta 4 o 5 metri che va superata con facili passaggi di II°, mentre "l'uscita" risulta un po sporca e per questo motivo bisogna prestare un minimo di attenzione. Passato il punto più delicato si seguono ancora i bolli e gli ometti, zigzagando ancora tra balze erbose e qualche semplice (I°+ max) passaggio su roccette, tenendo praticamente come riferimento i fili dell'alta tensione, arrivati alla sinistra del traliccio questo primo punto wild è superato sbucando su una evidente traccia che percorriamo in direzione N (destra) puntando verso la Malga Romèt.
Poco prima di raggiungere il Bus de Val Romèt, si piega a destra (ometto + bollo) seguendo l'evidente traccia, traccia che ben presto abbandoniamo per scendere il costolone semi erboso. Con un po di attenzione anche qua troverete dei piccoli ometti e qualche bollo rosso che vi accompagneranno sino alla panchina posta sul Sentiero dei Bucaneve, che seguiamo brevemente sino a raggiungere sulla sinistra la deviazione che ci porta prima al Bus sotto Poffa, poi una volta giunti sulla dorsale del Sentiero N°1, passiamo il M. Poffa per poi giungere all'ennesima deviazione (uscita Via Marina/Jean), dove scendiamo tra i massi della via di rientro della Via Marina.
Sbucati alla Croce del Sochèt ora seguiamo il sentiero che porta all'attacco delle Vie Marina/Jean, superate le quali, con un bellissimo tratto su stretta traccia ci portiamo alla Casina Sella per poi risalire ancora una volta seguendo il "Sentiero x Esperti", che poi risulta essere assolutamente facile da percorrere; dopo qualche semplice divagazione passiamo dal Forte Garibaldi dove riprendiamo il Sentiero N°1 che ci riporta a S. Eufemia, chiudendo così un anello smandrappato.
Nota 1): Per chi abita in zona alcuni tratti sono molto conosciuti, mentre la zona del "Viso" e il "costolone" risultano essere poco o per nulla frequentati, zone buone per chi vuole camminare in perfetta solitudine. La zona del "Viso" è segnalata con rari bolli rossi e qualche ometto, idem dicesi per il "costolone", il mio invito è quello di frequentarli il più possibile così da creare una traccia naturale. Attenzione solo alla parete arrampicabile.
Nota 2): Cazzeggiandum...
Lercioanimals: Roma. Rissa al Pincio fra una gang di cinghiali e una di gabbiani.
Spinozagirl: Dopo dieci anni la Turchia si ritira dalla Convenzione contro la violenza sulle donne. "Scusate, l'abbiamo letta solo adesso".
Spinozaschool: Arrestato il fondatore di Cepu. Farà tre anni di galera in uno.
Musica per pensare...
https://www.youtube.com/watch?v=fJv4d2HK-eg
A' la prochaine! Menek Bluff
Con Rosa partiamo da Via Ontini, all'ingresso della Val Carobbio, sul sentiero bollato di Giallo passiamo accanto alle grotte chiamate G 3 per poi, poco dopo, incrociare il masso marchiato con un bollo Rosso e un ometto che segnala il punto di salita per il "Viso di Cristo". Come già relazionato, la salita attraversa un terreno con balze erbose e qualche passaggio tra facili roccette ove trovate qualche bollo, stando attenti a seguire anche gli ometti si giunge nei pressi del "Viso" dopo aver superato un piccolo agglomerato di alberelli. A questo punto si prosegue a sinistra, restando quasi incollati alle rocce, dopo 15/20 metri di percorso lineare una freccia disegnata sulla roccia indica il punto di salita, una breve placca alta 4 o 5 metri che va superata con facili passaggi di II°, mentre "l'uscita" risulta un po sporca e per questo motivo bisogna prestare un minimo di attenzione. Passato il punto più delicato si seguono ancora i bolli e gli ometti, zigzagando ancora tra balze erbose e qualche semplice (I°+ max) passaggio su roccette, tenendo praticamente come riferimento i fili dell'alta tensione, arrivati alla sinistra del traliccio questo primo punto wild è superato sbucando su una evidente traccia che percorriamo in direzione N (destra) puntando verso la Malga Romèt.
Poco prima di raggiungere il Bus de Val Romèt, si piega a destra (ometto + bollo) seguendo l'evidente traccia, traccia che ben presto abbandoniamo per scendere il costolone semi erboso. Con un po di attenzione anche qua troverete dei piccoli ometti e qualche bollo rosso che vi accompagneranno sino alla panchina posta sul Sentiero dei Bucaneve, che seguiamo brevemente sino a raggiungere sulla sinistra la deviazione che ci porta prima al Bus sotto Poffa, poi una volta giunti sulla dorsale del Sentiero N°1, passiamo il M. Poffa per poi giungere all'ennesima deviazione (uscita Via Marina/Jean), dove scendiamo tra i massi della via di rientro della Via Marina.
Sbucati alla Croce del Sochèt ora seguiamo il sentiero che porta all'attacco delle Vie Marina/Jean, superate le quali, con un bellissimo tratto su stretta traccia ci portiamo alla Casina Sella per poi risalire ancora una volta seguendo il "Sentiero x Esperti", che poi risulta essere assolutamente facile da percorrere; dopo qualche semplice divagazione passiamo dal Forte Garibaldi dove riprendiamo il Sentiero N°1 che ci riporta a S. Eufemia, chiudendo così un anello smandrappato.
Nota 1): Per chi abita in zona alcuni tratti sono molto conosciuti, mentre la zona del "Viso" e il "costolone" risultano essere poco o per nulla frequentati, zone buone per chi vuole camminare in perfetta solitudine. La zona del "Viso" è segnalata con rari bolli rossi e qualche ometto, idem dicesi per il "costolone", il mio invito è quello di frequentarli il più possibile così da creare una traccia naturale. Attenzione solo alla parete arrampicabile.
Nota 2): Cazzeggiandum...
Lercioanimals: Roma. Rissa al Pincio fra una gang di cinghiali e una di gabbiani.
Spinozagirl: Dopo dieci anni la Turchia si ritira dalla Convenzione contro la violenza sulle donne. "Scusate, l'abbiamo letta solo adesso".
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