Quando un "Gannista" incontra un "Placchista" nasce.. la Direttissima alla CIMA DI MORISSOLO
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Proprio così...
Quando un bravissimo, entusiasta ed instancabile "Gannista" alias Emiliano
Poncione incontra un "ex-Placchista" come me accadono cose strane... molto strane e dirette, anzi DIRETTISSIME!!! :-))
DIRETTISSIMA alla Cima di Morissolo:
Inizia circa 40-50 metri prima della "ufficiosa" vetta con le tre croci ed è stato istintivo inventarla e quindi seguirla assecondando le placche rocciose, l' erba ripida, le tante foglie infide e le cengettine ambigue... declinando i timori e perdendosi nelle emozioni più istintuali e vere.
Dal fuori sentiero in cresta dopo aver fatto i primi tre-quattro metri di III°- su gran bella roccia, mi sono spostato, con ascesa diagonale verso destra, su terreno più facile ma reso infido dalle foglie e dall' erba alta.
Quindi altra placca, questa volta più facile e corta (direi un II° grado) ma mooolto più esposta del passaggio tecnico precedente (dove realmente se cadevo non avrei rischiato nulla...) e con le prese per i piedi nascoste dall' erba sovrastante delle microcengette.
Quindi poi delicato e psicologico passo di equilibrio e ristabilimento finale su corto pendio erboso molto ripido.
Poi gli ultimi 5-6 metri sono molto facili e senza nessun problema...
Tempo di salita da Cannero alla vetta: 2 ore e 50 minuti
(con pause comprese e compresi anche i vari, faticosi e rallentanti ravanamenti, causa perdita del sentiero relativo alla ufficiosa "diretta", ormai molto compromessa dalla vegetazione nel tratto che va dall' Alpe Ronno alla vetta, PURTROPPO!!!)
DOMANDA:
A quando la sistemazione di questa bella variante di salita alla Cima di Morissolo...???
* Momento più preciso: NESSUNO... oggi io e Emi eravamo perennemente in ritardo!!! :-))
Dato che abbiamo perso, per motivi esoterici legati alle brioches vegane..., il traghetto delle 08,45 che partiva da Luino per Cannero Riviera... poi è stato tutto un inseguire eterei ed evanescenti progetti! :-)
Sappiate che abbiamo iniziato a camminare alle 10,30...!!! Orario quasi da Giorgio
GIBI
** Momento più tenero: l' incontro con un dolcissimo asinello all' Alpe Ronno
*** Momento più drammatico: quando il forte vento in vetta mi ha fatto volare il panino, con preziosissimo culatello di Zibello, e ancora intonso (SIC!) fino a quota 2700 metri!!! LI' MORTACCI SUA...
**** Momento più bello: l' incontro a Cannero Riviera con il mitico Eugenio alias
veget.
Caro Eugenio perdona il nostro forte ritardooooo....!!!
***** Momento più incomprensibile: ma 'sto cazzo di Emiliano non molla mai...???
****** Momento più intrigante ed ambiguo: quando la placca mi ha fatto vedere la sua reglette... :-)
******* Momento più vero ed intimamente formativo: la commovente ed orgasmica crostata alle amarene presso la pasticceria a Cannero... alias il mio UNICO e SOLO SCOPO dell' intera giornata...!!! :-))
Ancora non mi capacito...
GRAZIE Emiliano per la bella compagnia... per la splendida cima proposta... e per l' intensa giornata montanara trascorsa assieme che, ovviamente, ricorderò sempre col sorriso...
Della serie PICCOLE cime per GRANDI emozioni, vero...?!
Cari saluti a Tutti...
Angelo
Poncione
Mi spiace iniziare con una piccola considerazione che mette un po' in cattiva luce una montagna, giustamente definita da Eugenio
veget il "fiore all'occhiello" di questa fantastica e soleggiata zona verbanese, che pur circondata da cime maestose come la Zeda e il Gridone già da Luino sul lato opposto del Maggior Lago fa la sua sporca figura, diventando un desiderio da scalare e rincorrere. In fondo è stata solo la terza volta che l'ho salita da questa via, ma francamente ritengo questo piccolo Cervino di Cannero una delle mie preferite in ambito prealpino... ma ancora per quanto?
Rispetto all'avventurosa salita nevosa del 2013 (http://www.hikr.org/tour/post73376.html) e a quella di due anni fa' con
Micaela e
froloccone (http://www.hikr.org/tour/post89664.html) ho purtroppo dovuto constatare le condizioni di totale abbandono di questa bellissima cresta, che di fatto rendono buona parte dell'ascesa (dall'Alpe Ronno alla vetta) un ravano inutile ed eccessivo in quanto il sentiero in vari punti "sparisce" mescolandosi a tracce animali che inducono in errore... certo, la cresta è una e basta salire dritti, ma mentre scrivo queste note le mie mani sono ancora brucianti da tagli, piccole escoriazioni, spine e schegge. Non oso pensare in estate cosa diventi quella che potrebbe essere una delle più belle ed emozionanti salite sul Verbano in condizioni d'ancor maggiore rigoglio vegetativo... Sarebbe ideale che qualche CAI della zona intervenga con una buona ribollatura e decespugliata (ove serva) prima che sia troppo tardi e qualche inesperto possa farsi male, perchè è assolutamente normale che l'itinerario attragga in molti. La roccia, come sottolineato da Angelo, talvolta è buona, talaltra (provato) è come estrarre un volume dalla libreria, per cui qualche difficoltà nascosta può sempre esserci su questo terreno insidioso e da non sottovalutare.
Venendo invece al "bello" della giornata, ciò non toglie che la salita sia stata nuovamente emozionante, fatta con piccole (più o meno volute) varianti, tra cui quella "mostruosamente impossibile", almeno per me, praticata e inventata dal fortissimo Angelo nei metri finali quando la cresta s'addrizza in un autentico muro e il sentiero aggira a sinistra e risale da roccette più semplici giungendo alle tre croci e quindi in vetta. Non fosse che anche il sentiero normale tende a perdersi e mi sia spostato troppo a sinistra dovendomi pure io inventare un traverso e una risalita tra paglia-saponetta, roccia infida e cengette disagevoli. ;) Ergo, il III° grado l'ha fatto solo Angelo, che quando s'è attaccato alla roccia non ha più sentito ragioni. :)
Piacevole anche la chiaccherata con Laura, ex hockeysta su ghiaccio (!), che gestisce il ristorante a Pian Cavallo (ho già un'ideuzza ;)...), ove abbiamo bevuto un caffè veloce prima di tornare sui nostri passi per il più comodo (ma anche qui poco marcato dove serve ed è facile confondersi) sentiero n.5 per l'Alpe Morissolo e l'Alpe Ronno, che mai avevo percorso. Ma fantastico è stato, ancora una volta, incontrare il paziente e buon Eugenio
veget che ci ha attesi fiducioso a Cannero mentre sbucavamo dalla mulattiera con l'ultima luce per la dovuta "appendice" in pasticceria prima di reimbarcarci per Luino fendendo un'aria mite e graziosa, ben lontana dalla "bufera" che ci aveva accompagnato sull'arcigno Morissolo.
Grazie Angelo, un'altra giornata da ricordare e... avanti così.
Quando un bravissimo, entusiasta ed instancabile "Gannista" alias Emiliano

DIRETTISSIMA alla Cima di Morissolo:
Inizia circa 40-50 metri prima della "ufficiosa" vetta con le tre croci ed è stato istintivo inventarla e quindi seguirla assecondando le placche rocciose, l' erba ripida, le tante foglie infide e le cengettine ambigue... declinando i timori e perdendosi nelle emozioni più istintuali e vere.
Dal fuori sentiero in cresta dopo aver fatto i primi tre-quattro metri di III°- su gran bella roccia, mi sono spostato, con ascesa diagonale verso destra, su terreno più facile ma reso infido dalle foglie e dall' erba alta.
Quindi altra placca, questa volta più facile e corta (direi un II° grado) ma mooolto più esposta del passaggio tecnico precedente (dove realmente se cadevo non avrei rischiato nulla...) e con le prese per i piedi nascoste dall' erba sovrastante delle microcengette.
Quindi poi delicato e psicologico passo di equilibrio e ristabilimento finale su corto pendio erboso molto ripido.
Poi gli ultimi 5-6 metri sono molto facili e senza nessun problema...
Tempo di salita da Cannero alla vetta: 2 ore e 50 minuti
(con pause comprese e compresi anche i vari, faticosi e rallentanti ravanamenti, causa perdita del sentiero relativo alla ufficiosa "diretta", ormai molto compromessa dalla vegetazione nel tratto che va dall' Alpe Ronno alla vetta, PURTROPPO!!!)
DOMANDA:
A quando la sistemazione di questa bella variante di salita alla Cima di Morissolo...???
* Momento più preciso: NESSUNO... oggi io e Emi eravamo perennemente in ritardo!!! :-))
Dato che abbiamo perso, per motivi esoterici legati alle brioches vegane..., il traghetto delle 08,45 che partiva da Luino per Cannero Riviera... poi è stato tutto un inseguire eterei ed evanescenti progetti! :-)
Sappiate che abbiamo iniziato a camminare alle 10,30...!!! Orario quasi da Giorgio

** Momento più tenero: l' incontro con un dolcissimo asinello all' Alpe Ronno
*** Momento più drammatico: quando il forte vento in vetta mi ha fatto volare il panino, con preziosissimo culatello di Zibello, e ancora intonso (SIC!) fino a quota 2700 metri!!! LI' MORTACCI SUA...
**** Momento più bello: l' incontro a Cannero Riviera con il mitico Eugenio alias

Caro Eugenio perdona il nostro forte ritardooooo....!!!
***** Momento più incomprensibile: ma 'sto cazzo di Emiliano non molla mai...???
****** Momento più intrigante ed ambiguo: quando la placca mi ha fatto vedere la sua reglette... :-)
******* Momento più vero ed intimamente formativo: la commovente ed orgasmica crostata alle amarene presso la pasticceria a Cannero... alias il mio UNICO e SOLO SCOPO dell' intera giornata...!!! :-))
Ancora non mi capacito...
GRAZIE Emiliano per la bella compagnia... per la splendida cima proposta... e per l' intensa giornata montanara trascorsa assieme che, ovviamente, ricorderò sempre col sorriso...
Della serie PICCOLE cime per GRANDI emozioni, vero...?!
Cari saluti a Tutti...
Angelo

Mi spiace iniziare con una piccola considerazione che mette un po' in cattiva luce una montagna, giustamente definita da Eugenio

Rispetto all'avventurosa salita nevosa del 2013 (http://www.hikr.org/tour/post73376.html) e a quella di due anni fa' con


Venendo invece al "bello" della giornata, ciò non toglie che la salita sia stata nuovamente emozionante, fatta con piccole (più o meno volute) varianti, tra cui quella "mostruosamente impossibile", almeno per me, praticata e inventata dal fortissimo Angelo nei metri finali quando la cresta s'addrizza in un autentico muro e il sentiero aggira a sinistra e risale da roccette più semplici giungendo alle tre croci e quindi in vetta. Non fosse che anche il sentiero normale tende a perdersi e mi sia spostato troppo a sinistra dovendomi pure io inventare un traverso e una risalita tra paglia-saponetta, roccia infida e cengette disagevoli. ;) Ergo, il III° grado l'ha fatto solo Angelo, che quando s'è attaccato alla roccia non ha più sentito ragioni. :)
Piacevole anche la chiaccherata con Laura, ex hockeysta su ghiaccio (!), che gestisce il ristorante a Pian Cavallo (ho già un'ideuzza ;)...), ove abbiamo bevuto un caffè veloce prima di tornare sui nostri passi per il più comodo (ma anche qui poco marcato dove serve ed è facile confondersi) sentiero n.5 per l'Alpe Morissolo e l'Alpe Ronno, che mai avevo percorso. Ma fantastico è stato, ancora una volta, incontrare il paziente e buon Eugenio

Grazie Angelo, un'altra giornata da ricordare e... avanti così.
Tourengänger:
Poncione,
Angelo & Ele


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