Cima di Morissolo dalla cresta est (sentiero "vertikal").
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Lo spunto di questa escursione l’ho preso da una relazione su HIKR di Antonio59 !, che leggo spesso con piacere perché è anche un frequentatore della Val Grande e delle sue zone circostanti, considerando anche che c’è stato lo stimolo di visitare una zona nuova per tutti (lambita in un’altra occasione quando salimmo alla Zeda passando dal Passo Folungo).
Arrivati a Cannero Riviera (uscire A 26 a Verbania e poi seguire SS 34 lungo il Lago Maggiore) iniziamo subito a seguire una bella mulattiera che ci porta con pendenze medie al nucleo di Oggiogno, un bel borgo posto in posizione panoramica su questo tratto di Lago Maggiore.
Dopo aver visitato con calma il luogo, al bivio per il sentiero «Vertikal» che risale la cresta est, facciamo una votazione per salirla o meno (c’è in alternativa un altro sentiero meno ripido), con il risultato di: 1 favorevole, 1 contrario e 2 astenuti, ma siccome poco prima avevamo trovato una signora anziana che ci aveva detto di vedere in noi delle facce da «vertikal», l’ago della bilancia si è spostato inesorabilmente lì.
La salita di questa cresta prevalentemente boscosa sarà il tratto più piacevole e caratteristico dell’escursione: non è difficile o pericolosa, è solamente faticosa, in quanto si risalgono 600 m di dislivello su pendenze impegnative, ma la vista sul Lago Maggiore che accompagna sempre la progressione e qualche bel passaggio divertente, la rendono davvero piacevole.
Raggiunta la cima del Morissolo facciamo le foto di rito ed ammiriamo il grande panorama, ma il vento gelido che ha iniziato a soffiare dall’inizio della salita ci induce a non divagare troppo, per cui prendiamo il sentiero che scende verso sud e attraversiamo una bella faggeta, dove camminando in piano arriviamo all’Alpe Colle, incrociando la stradina asfaltata che sale dal lago.
Saltata la salita al Monte Spalavera (si poteva fare ma saremmo arrivati un po’ lunghi con l’orario che ci eravamo prefissati), iniziamo a seguire lungamente verso destra la stradina asfaltata, fermandoci a consumare il nostro pranzo a mezzogiorno con i tempi dovuti (1 h e 15’) all’esterno di un gruppo di baite, con grande vista sul lago e sulle montagne circostanti.
Da qui in poi sarà solo discesa, che facciamo seguendo una serie di belle mulattiere rimanendo prevalentemente nei boschi (sul lato opposto della valle che abbiamo fatto salendo), visitando l’Oratorio della Madonna Addolorata e Sant’Eurosia, il bel nucleo di Trarego e altre testimonianze incontrate lungo il cammino, che concludiamo arrivando a Cannero alle 15,30 (dopo più di 8 ore di escursione), concedendoci la consueta sosta birra/cioccolata calda, oggi molto gradita dopo il vento freddo che abbiamo «subito» per gran parte del percorso.
Concludendo, possiamo dire che è stata veramente una bella escursione dal giusto impegno (1280 m di dislivello su un anello di 17,5 km), svolta in un ambiente aperto e molto panoramico, che ci ha fatto conoscere questi posti, sicuramente meritevoli di un ritorno. (Altre note dell’escursione sulle didascalie delle foto).
Arrivati a Cannero Riviera (uscire A 26 a Verbania e poi seguire SS 34 lungo il Lago Maggiore) iniziamo subito a seguire una bella mulattiera che ci porta con pendenze medie al nucleo di Oggiogno, un bel borgo posto in posizione panoramica su questo tratto di Lago Maggiore.
Dopo aver visitato con calma il luogo, al bivio per il sentiero «Vertikal» che risale la cresta est, facciamo una votazione per salirla o meno (c’è in alternativa un altro sentiero meno ripido), con il risultato di: 1 favorevole, 1 contrario e 2 astenuti, ma siccome poco prima avevamo trovato una signora anziana che ci aveva detto di vedere in noi delle facce da «vertikal», l’ago della bilancia si è spostato inesorabilmente lì.
La salita di questa cresta prevalentemente boscosa sarà il tratto più piacevole e caratteristico dell’escursione: non è difficile o pericolosa, è solamente faticosa, in quanto si risalgono 600 m di dislivello su pendenze impegnative, ma la vista sul Lago Maggiore che accompagna sempre la progressione e qualche bel passaggio divertente, la rendono davvero piacevole.
Raggiunta la cima del Morissolo facciamo le foto di rito ed ammiriamo il grande panorama, ma il vento gelido che ha iniziato a soffiare dall’inizio della salita ci induce a non divagare troppo, per cui prendiamo il sentiero che scende verso sud e attraversiamo una bella faggeta, dove camminando in piano arriviamo all’Alpe Colle, incrociando la stradina asfaltata che sale dal lago.
Saltata la salita al Monte Spalavera (si poteva fare ma saremmo arrivati un po’ lunghi con l’orario che ci eravamo prefissati), iniziamo a seguire lungamente verso destra la stradina asfaltata, fermandoci a consumare il nostro pranzo a mezzogiorno con i tempi dovuti (1 h e 15’) all’esterno di un gruppo di baite, con grande vista sul lago e sulle montagne circostanti.
Da qui in poi sarà solo discesa, che facciamo seguendo una serie di belle mulattiere rimanendo prevalentemente nei boschi (sul lato opposto della valle che abbiamo fatto salendo), visitando l’Oratorio della Madonna Addolorata e Sant’Eurosia, il bel nucleo di Trarego e altre testimonianze incontrate lungo il cammino, che concludiamo arrivando a Cannero alle 15,30 (dopo più di 8 ore di escursione), concedendoci la consueta sosta birra/cioccolata calda, oggi molto gradita dopo il vento freddo che abbiamo «subito» per gran parte del percorso.
Concludendo, possiamo dire che è stata veramente una bella escursione dal giusto impegno (1280 m di dislivello su un anello di 17,5 km), svolta in un ambiente aperto e molto panoramico, che ci ha fatto conoscere questi posti, sicuramente meritevoli di un ritorno. (Altre note dell’escursione sulle didascalie delle foto).
Tourengänger:
imerio

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