Monte Bar (1816m) - Segor (2097m)- Gazzirola (2116m) da Corticiasca
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Giornata incerta, dopo una sveglia tarda non so che fare, se una corsa o un trekking. Esce una via di mezzo molto improvvisata (l'idea iniziale era salire solo al Monte Bar e in seguito pisolare un paio d'ore alla Capanna Monte Bar...).
Alle 10.30 circa parto da Corticiasca q1018 in direzione Monte Bar. Da questo lato della ValColla le montagne sono brulle, calde, con un pizzico di morfologia da far west. Probabilmente l'intenso sfruttamento del passato per il legname deve averle rese così spoglie. Tutto sommato sono presenti una moltitudine di fontanelle, il che mostra un intelligente e giovevole distribuzione dell'acqua. Di buon passo raggiungo la futuristica nuova Capanna Monte Bar q1600 e in 1h esatta dalla partenza sono sul Monte Bar q1816. Il paesaggio si apre sul sopraceneri e anche la mia pigrizia mattiniera pare essere rimasta in valle. Con un'occhiata veloce alla mappa decido di provare a raggiungere il Gazzirola. E' interessante osservare la precisione impeccabile degli organizzatori dello Scenic Trail (nuovo trail che in estate ripercorre ad anello l'intera ValColla): ogni 200m è presente una palina segnaletica, utile per chi, da fuori, voglia cimentarsi in questo trail per conto proprio durante qualsiasi periodo dell'anno.
Dopo numerosi saliscendi tra roccette e avvallamenti supero il Moncucco q1725 e raggiungo il bivio di Pozzaiolo q1718. Qui, troppo spavaldamente, decido di deviare alla B.tta di Revolte per aggiungere anche il Camoghè alla scorpacciata. Mi accorgerò ben presto che i tempi si stanno allargando troppo e potrei rischiare di far tardi.
Raggiunta la Bocchetta q1978, a malincuore, decido di ritornare verso il Gazzirola sulla bella crestina che separa la Val di Serdena dalla Valmaggina. Qui ci sono alcuni passaggi davvero divertenti, un po' aerei ma mai tecnicamente difficili. Nel particolare un piccolo tratto di II° (forse evitabile) e alcuni punti dove il sentiero si stringe e richiede piede sicuro e controllo dell'equilibrio. Nel complesso è stato il pezzo più divertente della giornata, con diversi facili tratti di I° dove usar le mani. Un ultima salita e si raggiunge il Monte Segor, sul confine con l'Italia. La vista spazia dalla Va Cavargna al Pizzo di Gino, dal Lago di Como alle Grigne.
In breve raggiungo la cima q2116 del Gazzirola. Corricchiare su questi prati, in quota e con la vista di oggi è impagabile! Purtroppo uno sferzante vento polare spegne l'idea di una lunga pausa al sole.
Scendo diretto per la cresta WSW di nuovo a Pozzaiolo. Qui la temperatura concede una pausa. In seguito, scendendo all'Alpe Pietrarossa q1549 imbocco la larga strada sterrata (ben utilizzata dalle mountain bike) puntando verso la Capanna Monte Bar. Al segnavia di Moncucco devio per Scareglia perdendo il sentiero e scendendo a naso verso Scareglia q984. Qui non ci sono sentieri ben tenuti ne frequentati. Da Scareglia il ritorno a Corticiasca è su strada asfaltata con ulteriori saliscendi.
Difficoltà:
Corticiasca - Monte Bar = T2
Monte Bar - Pozzaiolo - B.tta Revolte = T3
B.tta di Revolte - Monte Segor = T4- e I° (un passaggio di II° forse evitabile)
Monte Segor - Gazzirola = T2
Gazzirola - Pozzaiolo - Alpe Pietrarossa = T2
Alpe Pietrarossa - Moncucco = T1
Moncucco - Scareglia = traccia non evidente, T2..
Distanza: circa 21,5km
Dislivello: circa 1700m
Tempistiche totali lorde: 4h34'(con ulteriori saliscendi).

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