Motto Rotondo m.1928 - Cresta SW-S


Publiziert von Poncione , 2. November 2016 um 23:36.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum:31 Oktober 2016
Wandern Schwierigkeit: T5+ - anspruchsvolles Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: III (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Tamaro-Lema 
Zeitbedarf: 9:15
Aufstieg: 1659 m
Abstieg: 1511 m
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Tamaro (aperta da Giugno a Ottobre)
Kartennummer:CNS 286T Malcantone 1:50000 (ed.2005)

Dopo due mesi rieccomi al Motto Rotondo...
 Stavolta però "la prendo larga", partendo cioè da Bioggio, "luganese profondo", non volendo accatastare troppe ore (le giornate si sono accorciate) sui mezzi pubblici. Mi studio ben benino un percorso che si svolge nelle pieghe dell'Alto Malcantone passando da Bosco Luganese per giungere infine ad Arosio. Come spesso capita in questa zona e a queste quote la segnaletica non è ottimale per lo standard ticinese, e più volte devo consultare la cartina per orientarmi correttamente: sta di fatto che un primo bel sentiero tra boschi mi porta a Bosco Luganese, ed un secondo, molto lungo e in salita graduale, da quest'ultimo centro ad Arosio. Ora mi si ripropone la "solita" interminabile forestale per Pian Cusello, che continuo a ritenere uno degli angoli più graziosi del Sottoceneri. La giornata è soleggiata ma non calda, e lo sviluppo chilometrico di questo percorso è comunque notevole, così approfitto dei tavolini di Pian Cusello per rifocillarmi un attimo e studiare molto bene ciò che m'aspetta. Nonostante il sole c'è qualche nube che copre la vetta del Motto Rotondo ed in parte la visuale sul percorso che dovrei fare per salirci... mentre il Tamaro, viceversa, è sgombro. Anche stavolta i nani di Nebelheim vorrebbero giocarmela forse...
   Riparto, dunque, proseguendo sulla forestale che piega verso Mezzovico e ai bacini dell'acquedotto, finchè all'altezza di un'evidente curva a destra noto un sentierino di servizio che sale: l'accesso ai "piani alti" è dunque insospettabilmente "facile" e alcuni cippi azzurri dell'AIL sembrano quasi fungere da segnavia... Quando il sentiero, che sale tra due riali, s'interrompe non resta che salire dritti nell'erba secca (ma alta) con pendenza immediatamente impegnativa... entro quindi in pineta, dalla quale "emergo" con non poca fatica per poi salire in pendenza lievemente diminuita tra prati e betulle: qui posso finalmente "intuire" il canalone che dovrebbe portarmi in vetta, tra una bruma e l'altra. Entro, con pendenza sempre severa, in un'altra pineta, ove passaggi d'animali mi facilitano un po' la vita, finchè esco allo scoperto in via definitiva. Il pendio erboso pare proseguire, ma il canale è alla mia destra: non ho neanche dovuto impazzire tanto a trovarlo, considerata la visibilità così e così. Perchè un conto è osservarlo comodamente assisi sul Gradiccioli, e un altro cercarlo dal basso, dove è tutto un caotico intreccio di canali, rocce e torrioni. La via va trovata e letta ben benino.
  Traverso dunque a destra ed entro nel canale, che è ancora abbastanza stretto, ma che mi si presenta da par suo con un bel passaggino valutabile intorno al III° da superare in aderenza sfruttando gli unici appigli disponibili. Risalgo qualche metro giungendo a un'altra strozzatura, e qui la cosa si fa seriamente tecnica e fisica in quanto ci sarebbe da affrontare una placca semi-verticale alta quasi 4 metri con appigli laterali a destra. Anche qui potrei approcciare in aderenza, ma siamo effettivamente su livelli severi per le mie possibilità, e valuto un passaggio leggermente più appigliato sempre su bella roccia alla sua sinistra, ma anche qui non mi sento di rischiare, cosicchè mi resta l'ultima possibilità di uscire dal canale sfruttando un canalino erboso comunque di II°. A questo punto dovrei scendere a sinistra ancora nel canale, ma guardo in su e capisco che è meglio affrontare la ripidissima cresta su terreno misto. La stanchezza inizia a farsi sentire, anche perchè il terreno e la pendenza non permettono distrazioni, a causa dell'esposizione sempre più forte: si deve salire con pendenza ai limiti, un po' gattonando tra fastidiosi fili d'erba, un po' arrampicando (dove c'è roccia la si cerca), superando vari speroni. In un solo passaggio, il più adrenalinico perchè in traverso, mi tocca l'arrampicata (II°) obbligata, poi verso la fine - quando ormai comincio a vedere la cresta W - posso anche compiere con cautela un paio d'aggiramenti giusto sopra il canalone, finchè monto definitivamente in cresta per gli ultimi metri... ma mi fermo un attimo per rifiatare e catturare qualche immagine selvaggia ed insolita. Gli ultimi metri sono soltanto a due zampe, e quasi non ci credo dopo aver passato quasi tre ore da "camoscitt". :)
 Mi godo un po' la vetta, dopo questa fatica, ricostruendo nuovamente l'omino (anche ad agosto era a terra), divorando le cibarie, e osservando un mare di nubi che permettono la vista comunque di un club di cime da "pochi ma buoni". Non avrò salito una vetta "rinomata", ne attraversato le fiamme per impalmare una vergine guerriera, ma la contentezza è pari più o meno a quella del Siegfried wagneriano: chi s'accontenta gode.

https://www.youtube.com/watch?v=qsbRjRMNtKc

  Per la discesa, ovviamente, mi volgo alla via più diretta, ovvero la Valle Duragno, puntando a Mezzovico, dove arrivo senza forzare alle 17, incastrando perfettamente mezzi pubblici e coincidenze varie che mi riportano in Valganna due ore dopo.

    Nonostante il Motto Rotondo appaia un po' come il "fratellino" minore dell'elegante Tamaro, e pertanto un po' snobbato, bisogna ammettere che i suoi versanti Sud e Ovest rappresentano un mondo a parte, ostico, impervio e severo, dove non a caso non pare esservi traccia d'attività umana. E nonostante la mia intenzione fosse quella d'affrontare il canalone centrale, alla fine mi son fatto prendere dalla cresta. Mentirei nel dire che mi sia piaciuta al 100%, visto chè è tutta fatica, e non mi sento per varie ragioni di consigliarla a qualcuno: l'unica considerazione da fare è che su questo percorso per muoversi più agili è meglio la metà primavera, visto che un paio d'anni fa' da queste parti feci un'altra bella salita con l'incomparabile apporto del buon gbal proprio in quel periodo, e il ravano fu assai minore: http://www.hikr.org/tour/post80071.html
 A Giulio è dedicata pertanto l'impegnativa ascesa odierna al Motto Rotondo, sapendo che l'ispirazione della "via" (del canalone, poi abortito) da lui è giunta.
Avanti così.

NB. Bioggio-Arosio T2 / Arosio-Pian Cusello-Bivio Motto Rotondo T1 / Motto Rotondo da canalone e cresta sud T5+ / Motto Rotondo-Alpe di Campo T3 / Alpe di Campo-Mezzovico T2


Tourengänger: Poncione


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Kommentare (28)


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GIBI hat gesagt:
Gesendet am 3. November 2016 um 09:13
ecco Emiliano spiegato il tuo commento di ieri … anche tu a ravanare in zona in solitaria pur con ben altre difficoltà tecniche, comunque dovremmo creare anche insieme a gbal un associazione di simpatizzanti del Pian Cusello !

ciao Giorgio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. November 2016 um 13:45
Ok, allora quest'anno s'organizza il raduno a Pian Cusello.
Però c'è solo acqua, e non so in quanti verrebbero. :)))

Ciao

blepori hat gesagt:
Gesendet am 3. November 2016 um 11:30
Ma questo è un giro dei miei, complimenti! Benedetto

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. November 2016 um 13:46
Grazie mille Benedetto.
Ma in che senso "dei tuoi"? Come "stile" o perchè sei salito anche tu da questo lato?
Ciao

blepori hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. November 2016 um 19:58
primo perché sei partito bello lontano (Luzi una volta mi ha chiesto se per partire da più in basso non mi servivano maschera e pinne...), poi per il percorso avventuroso, un giro che ripeterei volentieri. Un caro saluto Benedetto

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. November 2016 um 23:49
Se intendi farlo ti consiglio però di salire (l'ho realizzato solo dopo) da Mezzovico o Sigirino, almeno la salita è più diretta. Il Brenna salì dal canalone, e grossomodo son rimasto parallelo al suo percorso consigliato.

gbal hat gesagt:
Gesendet am 3. November 2016 um 14:22
Grazie per la citazione Emiliano e grandi complimenti per averlo salito...un po' di qui un po' di là....per stavolta va benissimo così.
Grazie anche per il reportage che agevolerà sicuramente chi vorrà emularti.
Ciao, comply

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. November 2016 um 23:51
Ciao Giulio,
la via ora è "aperta" e, come puoi ben capire, ci si può divertire e cercare una sudatissima avventura a due passi da casa. Citazione dovuta e, a maggio, ci si può anche pensare. ;)

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 3. November 2016 um 16:12
Onore all'alpinista...
....ma pure all'abile cesellatore di incastri orari di mezzi pubblici....

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. November 2016 um 23:52
Grazie Dani, cesellatore forse, fattore C tantissimo, alpinista... chi? :)
A presto.

cappef hat gesagt:
Gesendet am 3. November 2016 um 17:34
Bravo tanta fatica ben ripagata...complimenti!
Flavio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. November 2016 um 23:54
Ben detto, Flavio. Fatica, emozione e tanta bellezza una volta lassù.
Ciao

igor hat gesagt:
Gesendet am 3. November 2016 um 18:18
Bravo bel giro ! Ciaooo

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. November 2016 um 23:54
Grazie Igor. Ciao

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 3. November 2016 um 18:20
Grande, Emi: va mia in gir da partì. Ciao.
roby

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. November 2016 um 23:56
Grazie Robi. A volte qualche "sortita solistica" ce la si può permettere, no? :)

veget hat gesagt:
Gesendet am 3. November 2016 um 19:49
Ciao Emiliano, leggendo la tua relazione,hai trasmesso anche ha me l'adrenalina ..... che ti ha accompagnato a portare (finalmente e solo) alla vittoriosa salita di questa cresta...
Complimenti!
Eugenio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. November 2016 um 00:43
Grazie Eugenio, una salita sudata ma per questo indimenticabile...
Ciao

Menek hat gesagt:
Gesendet am 3. November 2016 um 21:20
Grande Emiii!

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. November 2016 um 00:41
Grazie Dome, a presto.

GAQA hat gesagt:
Gesendet am 4. November 2016 um 19:12
Ciao Emi,un altra perla da aggiungere alla tua collezione di cime "locali",fatte e rifatte,conoscendone ormai le parti più selvagge e remote di queste belle montagne.
Alla prossima:)
Alessandro

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. November 2016 um 21:38
Ciao Ale, grazie: era un po' che mi frullava in testa questa "via", e prima o poi dovevo provarci. E' andata. :)

froloccone hat gesagt:
Gesendet am 5. November 2016 um 14:52
Davvero una bella salita!!!!!Se vorrai ripeterla,magari in primavera con il canale scarico ma innevato................. Complimenti!!! ALE

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. November 2016 um 19:00
Grazie Ale,
come ho scritto, credo che il periodo migliore sia metà primavera, appena dopo lo scioglimento delle nevi quando l'erba è ancora bassa. Il canale ha dei bei passaggi, con ottima roccia, ma da quanto ho visto il livello pare alto.

Serzo hat gesagt: Da veri esploratori
Gesendet am 5. November 2016 um 16:56
Uno di quei percorsi in cui oltre a guardare in su, non si deve mai dimenticare di voltarsi per memorizzare i punti chiave. E mi sa che qui ce ne sono parecchi... EmisacheEmilosa. Grande avventura, complimenti. Sergio

Poncione hat gesagt: RE:Da veri esploratori
Gesendet am 5. November 2016 um 19:05
Grazie mille Sergio,
quando rientri contattami, che magari si fa qualche giro, Ok?
La salita si è svolta, bene o male, su un versante mai abbandonato: in caso di ostacoli insormontabili avrei "solo" dovuto scendere, possibilmente senza rotolare. :)
Ciao

Serzo hat gesagt: RE:Da veri esploratori
Gesendet am 6. November 2016 um 01:56
Molto volentieri! Io rientro 20 giorni ogni 3 mesi, ma considerando che qui ci sono sempre almeno 25 gradi, dubito che a fine Gennaio saro' in grado. Intanto cerco di conservare la forma... Ciao, Sergio

Poncione hat gesagt: RE:Da veri esploratori
Gesendet am 6. November 2016 um 17:50
Qualunque sia la forma... vedrai che a gennaio ci s'inventa qualcosa. ;)
Ciao


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