Motto Rotondo (1928 m) via Valle Cusella
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Lunga e faticosa escursione ad anello alla scoperta della Valle Cusella.
Dalla cima del Motto Rotondo discesa lungo la cresta ESE, passando dalla Bocchetta di Campo (1772 m), dalla Cima Torrione (1783 m) e da Camusio (1650 m).
Inizio dell’escursione: ore 8:50
Fine dell’escursione: ore 15:55
Temperatura alla partenza: 13°C
Temperatura al rientro: 21°C
Per questo sabato, dagli amici ho ricevuto tre proposte: un quattromila e due tremila. Declino l’invito e scelgo una meta nostrana con una quota che non arriva nemmeno ai duemila metri, ma che per fatica supera sicuramente molti tremila.
Oggi me la prendo comoda: parto dal parcheggio dei Monti di Mezzovico alle 8:50. Non è più il siso di una volta…
I responsabili dei segnavia hanno avuto la buona idea di piazzare la palina con le indicazioni delle mete, la quota e la tempistica, 300 m sopra il parcheggio, ben oltre il primo bivio. Leggerezza imperdonabile!
Si parte con il botto: salitone impegnativo per i muscoli ancora freddi. Passo di fronte a cascine e baite ben riattate. In alcuni casi il termine baita è sin troppo riduttivo; si tratta in effetti di autentici villini di vacanza. Dai 980 m di quota il sentiero spiana e si addentra nella boscosa Valle Cusella, ai piedi della ripidissima catena Camusio – Cima Torrione. Dal versante destro della valle un cervo fa sentire ripetutamente il suo bramito: la stagione degli amori è iniziata. A quota 1135 m circa il sentiero si porta sul lato orografico destro della valle. È una zona di protezione delle sorgenti. Le AIL (Aziende industriali di Lugano) stanno eseguendo degli importanti lavori per la captazione delle acque, per la protezione delle sorgenti e per la ristrutturazione di vecchi edifici, trasformandoli in case forestali. L’acquedotto del Cusello consta di 103 prese e di 19 camere di raccolta. Attraverso un fitto sistema di tubature le acque raccolte vengono convogliate verso Crana - Massagno da dove parte la condotta di trasporto verso la città.
Dopo 1:50 h di cammino arrivo in un posto bellissimo, molto suggestivo: il Pian Cusello (1343 m). Qui gli edifici, tra i quali la Casa Forestale, sono circondati da un “green” del tutto naturale, da far invidia ai migliori campi da golf.
Il luogo è raggiungibile con l’auto (solo dagli autorizzati), tramite una sterrata forestale che parte da Arosio. È probabilmente il tratto paesaggisticamente più bello dell’escursione. Mi trovo in un bosco rado di conifere: abeti, larici e più in alto anche cembri. Un chilometro dopo Pian Cusello arrivo ad un altro alpeggio di straordinaria bellezza: l’Alpe Canigiolo (1495 m). Presumo che non sia più caricato da diversi anni; ciò nonostante il suo stato di conservazione è eccellente. Sembra di trovarsi in un parco: un tavolo di pietra con due belle panchine e una fontana lo rendono luogo ideale per una prolungata sosta. La costruzione in pietra naturale è veramente interessante anche dal punto di vista architettonico. Sul lato Ovest un manufatto a forma di cuneo, sempre in muro a secco, protegge l’edificio dalle slavine. Affronto ora una lunga traversa boschiva di circa un chilometro che mi porta alla Bassa di Indemini (1723 m).
Motto Rotondo (1928 m)
Mi trovo ora su un tratto del frequentatissimo crinale della traversata Tamaro – Lema. Dal silenzio della Valle Cusella passo ai ciarlieri crocchi di escursionisti e ai ciclisti muniti di rampichini dell’ultima generazione. Devo commutarmi sullo Schwitzerdütsch e il francese. È un continuo ripetersi di “Grüezi!”, di “Bonjour” e di domande del tipo “arriverò al Lema entro le 16:30?”. Nel frattempo lancio qualche occhiata alla vetta che desidero raggiungere. Il versante meridionale del Motto Rotondo si presenta con una ripida parete, in parte rocciosa, caratterizzata da un profondo intaglio a V, che costituisce la via alpinistica di salita, in particolare quando il canalone è ancora innevato. Non fa per me: lo raggiungerò dalla via normale. Lungo la traversa che conduce alla Bocchetta del Motto Rotondo (1843 m) incrocio decine di escursionisti. C’è molto movimento anche al Monte Tamaro: sulla cresta ENE e sulla vetta sembrano degli indiani, come più volte abbiamo visto nei film western.
A 1890 m di quota abbandono il sentiero della “traversata” e svolto a destra verso la vicina costruzione in muratura, un edificio militare sfruttato decenni fa dal CAS Ticino come rifugio. La vetta dista solo 140 m, su un pendio erboso esposto ad Est. Dopo 3:40 h di cammino posso esclamare “Motto Rotondo geschafft!”
Bellissimo panorama, parzialmente guastato da qualche bancone di nebbia.
Decido di affrontare la discesa dalla cresta ESE, lungo sentierini di pecore, passando dalla Bocchetta di Campo (1772 m), dalla Cima Torrione (1783 m) e da Camusio (1650 m).
Raggiunto l’Alpe di Duragno (1483 m) ritorno ai Monti di Mezzovico seguendo il sentiero che ho percorso più volte anche con la neve.
Lunga escursione sulle Prealpi ticinesi, con l’ulteriore conferma che non necessariamente le alte vette siano quelle che richiedono il maggior dispendio d’energia.
Tempo di salita: 3:40 h
Tempo totale: 7 h 05 min
Tempi parziali
Monti di Mezzovico (758 m) – Alpe Canigiolo (1495 m): 2.20 h
Alpe Canigiolo (1495 m) – Bassa di Indemini (1723 m): 40 min
Bassa di Indemini (1723 m) - Motto Rotondo (1928 m): 40 min
Motto Rotondo (1928 m) – Alpe di Campo (1723 m): 30 min
Alpe di Campo (1723 m) – Cima Torrione (1783 m) – Camusio (1650 m) – Alpe Duragno (1483 m): 50 min
Alpe Duragno (1483 m) – Monti di Mezzovico (758 m): 1.30 h
Dislivello in salita: 1260 m
Sviluppo complessivo: 16.2 km
Difficoltà: T3
Coordinate Motto Rotondo: 711166 / 107022
Libro di vetta: no
Copertura della rete cellulare: da sufficiente a buona
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