Madone o Batnall 2784,4m
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Mi sento in settimana con Andrea(Andrew),l'idea era quella di concatenare 2 pregiati,il pizzo Quadro e il madone Batnall,si pensava che il tempo fosse bello e che non ci fosse molta neve,ma arrivando a cimalmotto e guardando le montagne la situazione era da Inverno.
Per fortuna avevo già pensato ad una simile situazione,ed allora ho detto ad Andrea di prendere picca ramponi corda ecc ecc.
Questa zona del Ticino mi affascina molto,é sperduta nel remoto,e le montagne qui sono molto poco battute e molto interessanti oltreché belle.
Ci prepariamo,fra freddino,chissà lassù ....meglio non pensarci....,iniziamo a percorrere un po di strada asfaltata,per poi prendere il sentiero bollato bianco e rosso,e portarci all'alpe di magnello,il pizzo quadro si riesce ad intravvedere perché la nebbia copiosa che lo avvolgeva é sparita per un attimo,sembra di essere in pieno inverno.
Saliamo ancora per sentiero ed arriviamo ad una piana dove in fondo ci si para davanti il fiume,ci sono degli ometti di sasso,sarebbe meglio proseguire a sinistra(senso di marcia),ma invece noi passiamo su dritti per il fiume facendo un po di wild.....
I sassi e il sentiero sono ghiacciati,siamo saliti a quota 2100 e qui lo scenario é cambiato radicalmente,se sotto era autunno,qui e pieno inverno! Neve freddo e ghiaccio,il pizzo quadro non si vede più ormai da tempo essendo sempre nella nebbia.....
Arriviamo circa a quota 2400 dove davanti a noi si erge sopra la coll ina il fortino,bellissimo ma non abbiamo tempo,qui c'é neve e la progressione diventa più lunga del previsto....
dico ad Andrea:
.- Senti li c'é il famoso valico per il quadro,ma non si vede niente,io direi visto che siamo sotto la sella per il Madone di fare il Madone poi permettendo e se il tempo si apre proviamo anche il quadro....
Iniziamo a salire l'irto pendio,ma sarà nulla a confronto della cresta che faremo a salire sul Madone.
Arriviamo alla sella,dove ci ramponiamo e piccozze alla mano,iniziamo a salire sulla lunga e ripida cresta,la neve non é molta ma abbastanza per far prendere piccozza e ramponi,é gelata e molto dura.....
Più saliamo e guardiamo indietro,più ci rendiamo conto della pendenza,mamma mia non vorrei scivolare proprio da qui,la salita si fa sempre più adrenalina,saliamo mettendo i ramponi di traverso e scalindando come se fossero scarponi,un rampone alla volta,e picca sempre dentro nel possibile.
Cavoli questa salita é da brivido,finalmente arriviamo a 50 metri dalla vetta,dove la neve si fa un po' più spessa e fresca e questo ci rassicura,arrivati finalmente in vetta tiriamo un sospiro di sollievo e ci fermiamo un po' a godercela,visto che ci abbiamo messo un casino a salire e il quadro non é più fattibile,per via che la discesa sarà peggio che la salita.
Peccato per il panorama,firmiamo il libro di vetta e ci stringiamo la mano,poi andiamo a vedere il secondo omino e ci prepariamo per la discesa.
La discesa sembra interminabile,scendiamo a mo di gambero e io picchio dentro con forza i ramponi in diagonale,per farli prendere bene(mi sono accorto a casa che mi sono rotto i piedi),ma meglio cosi che scivolare di sotto....,finito l'interminabile brivido di discesa arrivati alla sella possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo e mangiare qualcosa.
Ci abbiamo messo tanto tempo,e il quadro non é neanche da pensare,iniziamo a sentire la stanchezza per via del freddo e l'adrenalina durante la salita e la discesa,é ora di scendere,siamo contenti,una bellissima vetta che ci ha dato soddisfazione.
Scendiamo dalla sella e ci facciamo una bella ganna innevata,dove in alcuni punti sprofondiamo nei sassi,la neve comunque rallenta,finito il pezzo nevoso ci facciamo una discesa ad occhio tra rododendri e labili traccie di animali,dove arrivati alla placche viriamo a destra(direzione di marcia),dove prendiamo una traccia che ci porterà al pianoro situato circa a 100-150 metri dalla capanna.
Da qui per sentiero segnato c'é la spariamo giu sino all'alpe dove ci congediamo una breve pausa.
Intanto la temperatura si é alzata e il mio cammeo bag si e decongelato e posso finalmente bere....seguamo il sentiero sino all'auto dove finalmente ci possiamo cambiare e prenderci un po di caldo...
Bellissima vetta,bellissima salita,bravissimo Andrea,oggi eri veramente motivato,mi ha fatto piacere fare una bellissima vetta,in veste si può dire invernale,tornerò per chiudere i conti.....
La salita alla cresta é stata veramente da brivido,ma ci ha dato tanta soddisfazione,ho gia adocchiato altre mete,chissà......
Alla prox.
Km totali 16.2
Attenzione:
peccato la mia macchina foto si sia spenta per il gelo,senno le fotografie non sarebbe state cosi poche....
Per fortuna avevo già pensato ad una simile situazione,ed allora ho detto ad Andrea di prendere picca ramponi corda ecc ecc.
Questa zona del Ticino mi affascina molto,é sperduta nel remoto,e le montagne qui sono molto poco battute e molto interessanti oltreché belle.
Ci prepariamo,fra freddino,chissà lassù ....meglio non pensarci....,iniziamo a percorrere un po di strada asfaltata,per poi prendere il sentiero bollato bianco e rosso,e portarci all'alpe di magnello,il pizzo quadro si riesce ad intravvedere perché la nebbia copiosa che lo avvolgeva é sparita per un attimo,sembra di essere in pieno inverno.
Saliamo ancora per sentiero ed arriviamo ad una piana dove in fondo ci si para davanti il fiume,ci sono degli ometti di sasso,sarebbe meglio proseguire a sinistra(senso di marcia),ma invece noi passiamo su dritti per il fiume facendo un po di wild.....
I sassi e il sentiero sono ghiacciati,siamo saliti a quota 2100 e qui lo scenario é cambiato radicalmente,se sotto era autunno,qui e pieno inverno! Neve freddo e ghiaccio,il pizzo quadro non si vede più ormai da tempo essendo sempre nella nebbia.....
Arriviamo circa a quota 2400 dove davanti a noi si erge sopra la coll ina il fortino,bellissimo ma non abbiamo tempo,qui c'é neve e la progressione diventa più lunga del previsto....
dico ad Andrea:
.- Senti li c'é il famoso valico per il quadro,ma non si vede niente,io direi visto che siamo sotto la sella per il Madone di fare il Madone poi permettendo e se il tempo si apre proviamo anche il quadro....
Iniziamo a salire l'irto pendio,ma sarà nulla a confronto della cresta che faremo a salire sul Madone.
Arriviamo alla sella,dove ci ramponiamo e piccozze alla mano,iniziamo a salire sulla lunga e ripida cresta,la neve non é molta ma abbastanza per far prendere piccozza e ramponi,é gelata e molto dura.....
Più saliamo e guardiamo indietro,più ci rendiamo conto della pendenza,mamma mia non vorrei scivolare proprio da qui,la salita si fa sempre più adrenalina,saliamo mettendo i ramponi di traverso e scalindando come se fossero scarponi,un rampone alla volta,e picca sempre dentro nel possibile.
Cavoli questa salita é da brivido,finalmente arriviamo a 50 metri dalla vetta,dove la neve si fa un po' più spessa e fresca e questo ci rassicura,arrivati finalmente in vetta tiriamo un sospiro di sollievo e ci fermiamo un po' a godercela,visto che ci abbiamo messo un casino a salire e il quadro non é più fattibile,per via che la discesa sarà peggio che la salita.
Peccato per il panorama,firmiamo il libro di vetta e ci stringiamo la mano,poi andiamo a vedere il secondo omino e ci prepariamo per la discesa.
La discesa sembra interminabile,scendiamo a mo di gambero e io picchio dentro con forza i ramponi in diagonale,per farli prendere bene(mi sono accorto a casa che mi sono rotto i piedi),ma meglio cosi che scivolare di sotto....,finito l'interminabile brivido di discesa arrivati alla sella possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo e mangiare qualcosa.
Ci abbiamo messo tanto tempo,e il quadro non é neanche da pensare,iniziamo a sentire la stanchezza per via del freddo e l'adrenalina durante la salita e la discesa,é ora di scendere,siamo contenti,una bellissima vetta che ci ha dato soddisfazione.
Scendiamo dalla sella e ci facciamo una bella ganna innevata,dove in alcuni punti sprofondiamo nei sassi,la neve comunque rallenta,finito il pezzo nevoso ci facciamo una discesa ad occhio tra rododendri e labili traccie di animali,dove arrivati alla placche viriamo a destra(direzione di marcia),dove prendiamo una traccia che ci porterà al pianoro situato circa a 100-150 metri dalla capanna.
Da qui per sentiero segnato c'é la spariamo giu sino all'alpe dove ci congediamo una breve pausa.
Intanto la temperatura si é alzata e il mio cammeo bag si e decongelato e posso finalmente bere....seguamo il sentiero sino all'auto dove finalmente ci possiamo cambiare e prenderci un po di caldo...
Bellissima vetta,bellissima salita,bravissimo Andrea,oggi eri veramente motivato,mi ha fatto piacere fare una bellissima vetta,in veste si può dire invernale,tornerò per chiudere i conti.....
La salita alla cresta é stata veramente da brivido,ma ci ha dato tanta soddisfazione,ho gia adocchiato altre mete,chissà......
Alla prox.
Km totali 16.2
Attenzione:
peccato la mia macchina foto si sia spenta per il gelo,senno le fotografie non sarebbe state cosi poche....
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