Corno Rosso, Corno Cieco e Klein Blinnenhorn
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Da quando scalai il Pizzo Gallina e guardando verso sud-ovest vidi l'imponente ghiacciaio del Gries con le sue cime mi posi l'obiettivo di recarvici un giorno. Più volte ho proposto a Messner questa gita ma per un motivo o un altro abbiamo sempre rimandato. L'ultima volta solo un mese fa dove purtroppo abbiamo dovuto abdicare perché durante la discesa dal Clariden Messner ha perso la picozza...
Ora trascorsi diversi anni dall'ascesa al Gallina il sogno diventa realtà!
Siccome le giornate si sono già accorciate di parecchio decidiamo di partire presto e dopo un'oretta di Ayrton Senna posteggiamo la macchina dopo la deviazione dalla strada del passo e scendiamo. Sono le 6.30 e il chiarore dell'alba, lentamente rischiara le vette e il ghiacciaio. La temperatura è di meno 5.
Sacchi in spalla e si parte. Sensa esagerare con l'andatura e concedendoci di tanto in tanto una pausetta superiamo la prima parte del Gries senza ramponi mentre nella seconda dove il ghiacciaio aumenta di pendenza e i vistosi crepacci sono ben visibili ci mettiamo i ramponi.
Salendo costanti raggiungiamo la sella del Rosso. Che spettacolo. La breve ma esposta cresta non sembra molto difficile e difatti poco dopo siamo in vetta. Bellissimo. Dopo uno spuntino scendiamo dal versante opposto e puntiamo verso il Corno Cieco. La discesa richiede un po' di prudenza ma nel complesso è facile e arriviamo alla Gran Sella. Guardando di nuovo il Rosso non sembra vero che siamo scesi di li!!!
Puntiamo cosi sulla spalla sinistra del Cieco. Un po' più lunga ma senz'altro più facile; e dopo il ghiacciaio togliamo pure i ramponi. La quota e l'aria rarefatta un po' si fanno sentire ma verso mezzogiorno siamo in vetta. Anche da qui la vista è mozzafiato e felici firmiamo il libro di vetta.
Per abbreviare la strada scendiamo dunque dalla direttissima verso il Klein. Ci sono delle tracce vecchie che scendono a zig zag ma noi con l'aiuto della picca e della corda scendiamo in verticale. La poca neve è comunque dura e in circa 10 minuti siamo di nuovo al sole.
La salita al Klein è poca cosa ma merita anch'essa come le altre due. Per il rientro occore attraversare di nuovo il ghiacciaio che come spesso accade in montagna la via del rientro pare sempre più lunga. Per sicurezza ci incordiamo poiché alcuni crepacci sono nascosti sotto uno strato superficiale di neve.
Alle 16.30 siamo alla macchina. Che liberazione togliere gli scarponi e cambiare la t-schirt ;-)
Grande Messner, il prossimo è il Finster o il Tödi scegli tu!!!
Ora trascorsi diversi anni dall'ascesa al Gallina il sogno diventa realtà!
Siccome le giornate si sono già accorciate di parecchio decidiamo di partire presto e dopo un'oretta di Ayrton Senna posteggiamo la macchina dopo la deviazione dalla strada del passo e scendiamo. Sono le 6.30 e il chiarore dell'alba, lentamente rischiara le vette e il ghiacciaio. La temperatura è di meno 5.
Sacchi in spalla e si parte. Sensa esagerare con l'andatura e concedendoci di tanto in tanto una pausetta superiamo la prima parte del Gries senza ramponi mentre nella seconda dove il ghiacciaio aumenta di pendenza e i vistosi crepacci sono ben visibili ci mettiamo i ramponi.
Salendo costanti raggiungiamo la sella del Rosso. Che spettacolo. La breve ma esposta cresta non sembra molto difficile e difatti poco dopo siamo in vetta. Bellissimo. Dopo uno spuntino scendiamo dal versante opposto e puntiamo verso il Corno Cieco. La discesa richiede un po' di prudenza ma nel complesso è facile e arriviamo alla Gran Sella. Guardando di nuovo il Rosso non sembra vero che siamo scesi di li!!!
Puntiamo cosi sulla spalla sinistra del Cieco. Un po' più lunga ma senz'altro più facile; e dopo il ghiacciaio togliamo pure i ramponi. La quota e l'aria rarefatta un po' si fanno sentire ma verso mezzogiorno siamo in vetta. Anche da qui la vista è mozzafiato e felici firmiamo il libro di vetta.
Per abbreviare la strada scendiamo dunque dalla direttissima verso il Klein. Ci sono delle tracce vecchie che scendono a zig zag ma noi con l'aiuto della picca e della corda scendiamo in verticale. La poca neve è comunque dura e in circa 10 minuti siamo di nuovo al sole.
La salita al Klein è poca cosa ma merita anch'essa come le altre due. Per il rientro occore attraversare di nuovo il ghiacciaio che come spesso accade in montagna la via del rientro pare sempre più lunga. Per sicurezza ci incordiamo poiché alcuni crepacci sono nascosti sotto uno strato superficiale di neve.
Alle 16.30 siamo alla macchina. Che liberazione togliere gli scarponi e cambiare la t-schirt ;-)
Grande Messner, il prossimo è il Finster o il Tödi scegli tu!!!
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