Anello Klein Blinnenhorn 3315 - Blinnenhorn 3374 m - Rothorn 3288 m

Il Griesgletscher con i suoi tremila si presta bene per un'escursione appagante in quota senza difficoltà particolari. Da tempo vedevo il Blinnenhorn sulla mappa come meta interessante circondata da un grande ghiacciaio. Avevo bisogno di fare andare le gambe, di godere di un'ambiente alpino speciale e di prendere un po' di fresco. Pertanto è arrivato il giorno di andare alla Nüfenen. Le condizioni tardo estive rendono possibile risalire il ghiacciaio in solitaria in quanto questo è tutto scoperto e i crepacci sono ben visibili. Con il passo aperto si può partire già da una quota alta. 
(karll è stato sbloccato da Sion alle 14.00. Il suo passaggio dalla Nüfenen unito alla costante visione del Gallina mi hanno fatto sentire vicino a lui. Forse è questo il vero motivo della scelta della mia escursione).

Non ci sono parole per descrivere la bellezza del Blinnenhorn (qui visto dal Corno Rosso)


In breve

Ho svolto lo stesso tour di igor la cui traccia è stata per me di aiuto. Tuttavia ho invertito il senso svolgendolo in modo antiorario (prima il Klein Blinnenhorn) e ho risalito il Klein Blinnenhorn dalla cresta NE anzichè dal ghiacciaio. Si tratta di un'escursione sul lungo ghiacciaio del Gries. Ho toccato le 3 vette principali che lo dominano. Sono ridisceso poi dalla stessa via di salita (inizialmente pensavo di tornare dal lato italiano). 


Avvicinamento lungo il Griesgletscher

Sono partito dal secondo tornante dopo il Passo della Nüfenen nel lato vallesano. 
C'è un ampio spiazzo per parcheggiare. Con me sono partiti due vallesani che però avevano un'altra meta. 
La strada per il lago diga Griessee è chiusa a causa della caduta di massi. Noi siamo transitati senza indugiare sul percorso. Ci si impiega una decina di minuti. L'alternativa è quella di scendere a valle e aggirare allontanandosi dalla pericolosa parete. 
Dal lago, una volta attraversata la diga, ho imboccato un sentiero che si tiene sul lato destro lungo un pendio. Esso conduce su un balcone che si affaccia sul ghiacciaio e sulle mie mete. Sono sceso per un centinaio di metri fino a raggiungere la fronte del ghiacciaio. Si tratta di una palude argillosa cosparsa di ghiaccio vivo insidioso. Ho indossato i ramponi e mi sono affacciato su un territorio vasto e attraente. C'è una piana glaciale immensa da percorrere seguita da un ampio e dolce canale che conduce ad un ulteriormente grande plateau glaciale. Sullo sfondo svettano le cime di giornata. 

Griesglatscher - Punto di inizio del percorso glaciale


Gradualmente ho raggiunto la porzione in salita che ho percorso tenendomi a sinistra. Ho descritto un'ampia curva per evitare la zona profondamente fratturata che si presenta sulla destra. Sul plateau sono avanzato regolarmente guadagnando quota fino a portarmi alla base dei due Blinnenhorn.


Klein Blinnenhorn 3316 m

Sulla destra c'è il Klein e sulla sinistra la vetta principale. In mezzo c'è un pendio glaciale crepacciato e ricoperto di detriti. Ho osservato la cresta NE del Klein Blinnenhorn e ho deciso di provare a risalirla. Non mi appariva difficile. Ho preferito evitare di avventurarmi sul pendio sopracitato. Non mi ispirava molta sicurezza. La cresta è piuttosto ripida e sdrucciolevole. Sarà un T5 da percorrere con prudenza ma nulla di troppo complicato. Ogni tanto bisogna addentare il terreno. Il culmine non è la vera vetta. Ma una spalla. C'era un'incognita legata al non aver studiato quel percorso: la cresta sarebbe stata percorribile fino alla vetta? La risposta è stata positiva: dal punto quota 3004 m fino alla vetta si segue una crestina affilata. Mi sono tenuto sulla sinistra del filo, mi sono aiutato con le mani tenendomi al filo stesso. La pendenza sottostante è sostenuta. 
Ho raggiunto la vetta rapidamente e mi sono fermato per una pausa. 
Fino a qui le viste sono state spettacolari e le tempistiche accettabili (tre ore per la base della cresta). 

Vista sul ghiacciaio e sul Rothorn dalla cresta per il Klein Blinnenhorn



Blinnenhorn / Corno Cieco (3374 m)

Sono disceso verso la sella che separa i due Blinnenhorn. La discesa si svolge su un pendio molto ripido e insidioso. Mi sono aiutato con le mani e ho misurato i passi. Raggiunta la sella ho intrapreso la salita. Anche in questo caso il terreno è franoso e mi sono dovuto aiutare con le mani. Ho seguito una flebile traccia che mi ha condotto fino alla croce di vetta. 
Sul Blinnenhorn  c'erano alcune persone e ho incontrato una coppia italiana che mi ha fatto delle fotografie. 
Mi sono trattenuto solo il tempo necessario a compilare il libro, scambiare due parole e scattare diverse foto. La Punta d'Arbola è molto vicina e ben visibile. Un giorno mi piacerebbe farci un'escursione. 


Il pendio glaciale del Blinnenhorn che ho evitato (sulla destra lungo la cresta si sale su terreno libero)


Rothorn / Corno Rosso (3289 m)

Dalla vetta mi sono abbassato a sud lungo un'ampia cresta. C'è un'evidente traccia (T3) che descrive un semicerchio attorno al ghiacciaio. L'ho presto abbandonata puntando dritto al ghiacciaio. Ho attraversato la Gran Sella del Gries contemplando il Rothorn di fronte a me e leggendone i pendii. Sono salito quindi un po' a sentimento addentrandomi in un avvallamento. C'è un tratto piuttosto faticoso e ripido dove occorre infilare bene lo scarpone nel ghiaietto. Quindi ho raggiunto una prima elevazione dalla quale mi sono poi abbassato un po' percorrendo una crestina. Infine sono risalito fino alla vetta mediante passaggi da arrampicare (facili ma esposti max I grado). 
La vetta è dotata di croce ed è piuttosto stretta ma lunga. È precipite in tutti i lati. Bisogna stare all'occhio lassù. Il panorama è spaziale. 

Il Rothorn visto dalla Gran Sella del Gries


Discesa lungo il ghiaccio


Per scendere dalla vetta ho proseguito lungo la cresta (verso est) fino ad abbassarmi quasi all'altezza del ghiacciaio. Ho poi abbandonato la cresta e mi sono abbassato su pendio fino ad immettermi nel ghiacciaio. 
Lungo il ghiacciaio ho commesso un errore: mi sono fatto ingannare dai crepacci aggirandoli a sinistra. Così mi sono allontanato dalla traccia andando ad imbegolarmi nella zona molto crepacciata. 
Sono ritornato indietro e ho corretto la rotta. 
Dal fondo del ghiacciaio ho ripreso il sentiero per il lago. Da questo ho percorso la strada fino alla macchina. Mi sono beccato una lavata (almeno mezz'ora di grandine e pioggia torrenziali). Giunto alla macchina ero talmente infreddolito che, una volta disceso in Ticino e in pianura, nonostante sia passato da 10 gradi a 34 sono rimasto freddo fino a casa. 

Video

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