Passo del Busan con la prima neve.
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Ancora sabato sera le previsioni meteorologiche danno qualche speranza di tempo asciutto per le valli locarnesi, Monica è raffreddata e così decidiamo di fare una gita tranquilla e ritornare in Val Vergelletto per raggiungere qualche cima nei dintorni della capanna Salei.
Arrivati a Zott il tempo è in realtà decisamente molto nuvoloso ma decidiamo di salire comunque.
Alla stazione superiore dellla funivia pioviggina e ci attrezziamo, ci dirigiamo verso la vicina capanna e da lì proseguiamo per il lago dei Salei, non distante, quando vi giungiamo la visibilità è decisamente scarsa. Saliamo al Passo Bùsan dove la visibilità sembra un po' migliorare ma la pioviggine si trasforma in nevischio. Proseguire per il Pilone non ha molto senso per cui decidiamo di comune accordo di ridiscendere, ripassiamo per il lago, dove la nebbia si è alzata ed ora la vista è più apprezzabile ed ha, nonostante il tempo inclemente, una sua bellezza.
Sta nevicando bene ormai, ripassiamo dalla capanna e decidiamo di fare la nostra sosta pranzo al coperto alla stazione d'arrivo della funivia, il termometro che qui si trova segna 2°C. Ci riscaldiamo con il the caldo e diamo fondo alle provviste ed ai generi di conforto che, prevedendo la giornata uggiosa, ci siamo portati.
Ora non resta che scendere in funivia, ripromettendoci di ritornare con un tempo più clemente perchè, per quanto visto, o meglio intuito, i posti sono decisamente belli.
Arrivati a Zott il tempo è in realtà decisamente molto nuvoloso ma decidiamo di salire comunque.
Alla stazione superiore dellla funivia pioviggina e ci attrezziamo, ci dirigiamo verso la vicina capanna e da lì proseguiamo per il lago dei Salei, non distante, quando vi giungiamo la visibilità è decisamente scarsa. Saliamo al Passo Bùsan dove la visibilità sembra un po' migliorare ma la pioviggine si trasforma in nevischio. Proseguire per il Pilone non ha molto senso per cui decidiamo di comune accordo di ridiscendere, ripassiamo per il lago, dove la nebbia si è alzata ed ora la vista è più apprezzabile ed ha, nonostante il tempo inclemente, una sua bellezza.
Sta nevicando bene ormai, ripassiamo dalla capanna e decidiamo di fare la nostra sosta pranzo al coperto alla stazione d'arrivo della funivia, il termometro che qui si trova segna 2°C. Ci riscaldiamo con il the caldo e diamo fondo alle provviste ed ai generi di conforto che, prevedendo la giornata uggiosa, ci siamo portati.
Ora non resta che scendere in funivia, ripromettendoci di ritornare con un tempo più clemente perchè, per quanto visto, o meglio intuito, i posti sono decisamente belli.
Tourengänger:
paoloski

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