Nürnberger Hütte (2278 m) – DAV


Publiziert von siso , 1. Oktober 2016 um 15:40.

Region: Welt » Österreich » Zentrale Ostalpen » Stubaier Alpen
Tour Datum:12 September 2016
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: A 
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 922 m
Strecke:Parcheggio Spitz (1369 m) – Bsuchalm (1580) – Nürnberger Hütte (2278 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dalla Svizzera: Feldkirch – Tunnel dell’Arlberg – A14 – A12 – Innsbruck – A13 – Wipptal – Stubaital – Neustift – Ranalt – Spitz (1369 m).
Unterkunftmöglichkeiten:Nürnberger Hütte.
Kartennummer:Extra Tourenkarte Stubaital, Kompass. 1:35000; Wanderkarte Stubai, Alpenwelt Verlag Bruneck – 1:40000.

Escursione nella Langental, una laterale di destra della Stubaital, a circa 34 km a Sud di Innsbruck. Dopo una prima parte di salita nel bosco, il paesaggio si apre a cominciare dall’antico Bsuchalm, un alpeggio che da solo meriterebbe la gita.

 

Inizio dell’escursione: ore 9.00

Fine dell’escursione: ore 14.45

Temperatura alla partenza: 10°C

Temperatura alla capanna, ore 12.40: 14°C

Temperatura al rientro: 21°C

Sorgere del sole: 6.40

Tramonto del sole: 19.41

 

Dal parcheggio della capanna Nürnberger Hütte, in località Spitz (1369 m), circa 1 km dopo Ranalt, il sentiero sale nella pineta sul versante destro della Langental. È un risveglio muscolare senza traumi, nella frescura del bosco. Vedo l’immancabile altarino, appeso al tronco di un abete, che ricorda una persona perita. Questa volta non si tratta di un alpinista, bensì di un boscaiolo trentacinquenne perito durante il lavoro.

La gamba è allenata; seguendo senza possibilità di errore il sentiero, sbuco dopo meno di mezz’ora sulla piana dell’alpeggio B’suchalm, che raggiungo dopo aver superato il ponte sul Langentalbach.

La prima attrazione è una ruota idraulica in funzione. Un cartello in tre lingue invita i visitatori a non toccarla; è stata costruita “dal bisnonno”. La traduzione in italiano, probabilmente fatta da un traduttore al computer, così recita:

“Cari ospiti!!! Chiediamo al ruota idraulica che il nostro grande nonno si è costruito per non cogliere”. “Non bere – acqua!!!”.

La seconda attrazione, pochi metri oltre, è la moderna cappella, intitolata alla Madonna e ai Santi Giorgio e Martino. L’interno è arricchito da un bell’altare ligneo decorato con bassorilievi pure di legno. Una scritta sul campanile dice:

Viele Wege führen zu Gott, einer über die Berge”.

Il mio sentiero parte proprio di fianco alla chiesetta.

 

Non c’è vallata che non abbia un valico, anche se a volte, solo alpinistico. La Langental che oggi visito per la prima volta, ha selle riservate agli esperti escursionisti (“nur für Geübte!”). La civiltà montana ha toccato l’apice nel Quattrocento e nel Cinquecento col fiorire dei grandi stati feudali e al conseguente sviluppo dei passi. Accanto ai grandi valichi, che assunsero un ruolo dominante a seconda dello spostamento del centro di gravità dell’economia (dal Piccolo e Gran San Bernardo, al Moncenisio, al Monginevro, al Passo del San Gottardo, al Brennero), ci sono i passi secondari alle testate delle valli, lungo lo spartiacque, che fungono da legame tra i versanti uniti da solidarietà economiche e a volte, ma non sempre, religiose.

Dal fondo della piana, 500 m oltre il ristoro della malga Bsuchalm, il sentiero si inerpica per superare il gradino di sbocco della valle, snodandosi fra cespugli di ontano verde e sambuco rosso. Incontro un gregge di una dozzina di capre bianche, che imperturbabili non si scansano dal sentiero. Mi osservano incuriosite e continuano a ruminare, sicure e tranquille.

Mi resta un’ora di cammino, su un sentiero sempre ben tracciato, compreso un aereo passaggio su un’ampia cengia rocciosa.

Dopo 2 h e 20 min dalla partenza posso affermare Nürnberger Hütte (2278 m) geschafft!
 

                                           Nürnberger Hütte (2278 m)

Ancora una volta sono stupito dalla massiccia affluenza di alpinisti in un giorno feriale di settembre. Il grande rifugio del DAV è un importante snodo lungo dei trekking che collegano diverse capanne e cime. La vetta più prestigiosa, raggiungibile da questa base in 4 h, è la Cima Libera (3418 m) o Wilder Freiger (difficoltà F). La cima turistica è per contro la Mairspitze (2780 m), che richiede 1 h 40 min di cammino, con difficoltà T3.

La terrazza è affollata di escursionisti assetati e affamati. Qui vige il self-service, motivo per il quale si crea inevitabilmente un po’ di confusione tra chi aspetta il piatto ordinato e chi è in coda per l’ordinazione. Come se non bastasse, il  leggero vento fa sbattere ripetutamente la finestra al terzo piano, ma nessuno si scomoda per chiuderla.

Nonostante questo piccolo disagio, apprezzo molto il vaso di garofani freschi su ogni tavolo della terrazza e l’interno della capanna, come sempre ben arredato e curato anche nei dettagli. Una volta che il gruppone è partito, si ritorna alla normalità e alla tranquillità che ci si aspetta di trovare in un rifugio alpino.

Alle 12:40 riprendo il cammino di discesa sulla stessa via della salita.

 

Escursione nella Langental, valle che in estate è accessibile a tutti. D’inverno è invece il regno del silenzio, poiché è immersa totalmente nella neve, e tale regno viene rotto solo ogni tanto dal fruscio degli scialpinisti che la frequentano lungo la via che conduce al Wilder Freiger: ben 2100 m di dislivello in salita e altrettanti in discesa. Come alternativa in inverno è possibile pernottare nel “Winterraum” della capanna, con 6 posti ubicati nel locale della funivia per il materiale.

 

Tempo di salita: 2 h 20 min

Tempo totale: 5 h 45 min

Tempi parziali:

Parcheggio Spitz (1369 m) – Bsuchalm (1580): 35 min

Bsuchalm (1580) – Nürnberger Hütte (2278 m): 1 h 45 min

Nürnberger Hütte (2278 m) – Parcheggio Spitz (1369 m): 1 h 50 min

Dislivello in salita: 922 m

Sviluppo complessivo: 11,0 km

Difficoltà: T2

Copertura della rete cellulare: buona

Telefono d’emergenza: 140 o 112

Libro di capanna: sì.

Tourengänger: siso


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