Cresta... Cime di Pozzuoli-Scona d'Batagg-PuntaTuriggia
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Riprendo la dorsale che separa la Val Troncone dalla Val Loranco, dalla sella tra Il Segnale (quota 2545) e i Gemelli Ton, proprio dove ero arrivato la volta precedente partendo allora dal Lago di Antrona.
La partenza è un po’ ritardata… dai rigori… comunque, visto che le previsioni danno bel tempo per tutta la giornata, non dovrebbero esserci problemi per riuscire a completare questo lungo e selvaggio tour…
Cheggio ore 8,30: Seguo il percorso che costeggia il Bacino dei Cavalli sino all’inizio del pendio erboso che risale il ripido fianco est… diretto ma faticoso… sino all’evidente duplice gobba del Monte Forcolaccia (mt 2091) con al centro la copia dei piloni bianco-rossi della teleferica di servizio al Rifugio Antrona.
Erba, rododendri, e qualche rado albero… difficoltà poche ma fatica tanta… per uscire tra le gobbe del Forcolaccia poco sopra i ruderi dell’Alpe Curtit dove si scorgono le tracce del sentiero diretto ai superiori Laghi di Pozzuoli.
Senza scendere sino all’alpeggio, con un traverso più alto… non so quanto redditizio… raggiungo l’ampia conca oltre i Gemelli Ton ripotandomi così a riprendere la costiera Pozzuoli-Turiggia alla sella prima del Segnale…
Il Segnale ore 12: Ora, da qui in poi, c’è solo da seguire la sinuosa dorsale… da Il Segnale al Turiggia.
Sino alla quota 2602 si viaggia per lo più in piano… si cammina… poi la cresta prosegue dentellata, con grossi blocchi malagevoli… nulla di difficile, la roccia nel complesso è bella solida… rimontando il punto culminante (mt 2701) della Cresta di Pozzuoli.
Oltre la Cima di Pozzuoli la cresta, sempre rocciosa, perde leggermente quota prima del ripido tratto (max II°) che porta alla Quota 2762 oltre la quale il percorso, anche se in parte su sfasciume, ritorna ad essere camminabile…
Punta Turriggia ore 14,45: spettacolare vista circolare su tutti i monti della Valle Antrona… Andolla, Pizzo Loranco, Bottarello, Cresta di Saas…
Tornato al Passo di Turriggia, che non è la depressione più bassa ma un passaggio su cengia circa a metà della dorsale segnalato con un ometto, posso scendere ai vasti nevai che ancora ricoprono la conca del Ciapivul “glaciale” e da qui abbassarmi sul fondovalle del Loranco… molto impetuoso… per studiare il da farsi…
Varcare il torrente per raggiungere l’Alpe Camasco e da qui il Rifugio Antrona pare impossibile, quindi non mi resta che ritornare in parte sui miei passi per poter traversare sulla linea dei Laghi di Pozzuoli Inferiori (traccia segnalata) tornando così alla base del Forcolaccia ai ruderi dell’Alpe Curtit…
Di fare tutto il lungo giro col passaggio sul tibetano non mi va… ho già camminato a basta… così opto nuovamente per la diretta, al quanto scivolosa, dalla verde Est del Forcolaccia… ancor più faticosa che farla in salita…
Alpe Cheggio ore 19: Più lunga e del previsto… sono stracco stracco…
…e anche questa è andata!!!

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